Prendo spunto dalle osservazioni di una mia amica che si occupa di grafica in maniera seria (mica come me, che faccio finta di capirci qualcosa), alla quale avevo chiesto di dare un’occhiata al mio blog, per sapere cosa ne pensava, sia dal punto di vista estetico, che da quello dell’accessibilità. Mi ha fatto notare che la legge italiana, anche nota come “Legge Stanca” (non perché si sia affaticata troppo, ma per via del cognome del suo promotore), ad un certo punto (articolo 3.4 delle linee guida), dice testualmente: “Usare unità relative e non assolute nei valori degli attributi del linguaggio dei marcatori e i valori della proprietà del foglio di stile”. Eppure questo blog ha larghezza fissa, come mai?
L’articolo, infatti, va applicato non solo alla dimensione dei caratteri della pagina (che quindi diventano ridimensionabili dall’utente) ma ad ogni attributo del foglio di stile, compresa la larghezza del “contenitore” in cui sono visualizzati i testi. Anch’essa, stando all’applicazione “fedele” della legge, dovrebbe essere espressa in percentuale (unità relativa) e quindi adattabile dall’utente in base alla risoluzione del suo schermo.
Mettere un po’ di liquidi nei siti
In questo contesto è nata la definizione di “sito fluido” (in inglese, liquid design): impaginazione in grado di adattarsi, espandendosi o stringendosi, alla larghezza della finestra del browser. In effetti l’argomento sulla fluidità dei siti, è stato trattato a più riprese anche sulla lista di discussione di WebAccessibile, dove si ritrovano i “bravi” esperti dell’accessibilità italiana.
Credo che il problema di un layout fluido visto su schermo con risoluzione troppo alta non sia più di accessibilità, ma di usabilità: non è che non si può leggere, solo che viene scomodo. A suo tempo qualcuno propose un layout “gelatinoso”, ovvero una via di mezzo tra quello liquido e quello fisso: in pratica si tratta, ancora una volta, di usare dei trucchi che consentano di fornire all’utente la migliore impaginazione possibile, in base alla sua configurazione.
Personalmente, credo che debba essere l’utente stesso a decidere cosa sia meglio per lui: ecco che ritengo utili i pulsantini di “cambio stile” per passare da una impaginazione ad un’altra, senza troppi fronzoli. E penso che sia giusto dare questa opportunità anche a chi non ha javascript attivo sul proprio computer. Questa cosa vale per i caratteri, per l’allineamento del testo, per la larghezza della pagina.
Sul mio sito, in effetti, ho deciso in maniera “secca” la soluzione a larghezza fissa, perché la ritenevo più adatta ad un blog, ma è chiaro che il contesto diverso può portare a conclusioni diverse. Si può dire quindi che questo sito non è compatibile al cento per cento con la legge, ma credo che lo sia già molto di più della maggior parte dei siti delle pubbliche amministrazioni, che la legge sono obbligati a rispettarla.