due chiacchiere

Canederli alla trentina

Quando siamo andati a trovare i nostri amici in trentino la settimana scorsa, a cena ci hanno fatto assaggiare una tipica ricetta locale: i canederli. Una vera prelibatezza fatta con elementi poveri, ma che rendono giustizia alla tradizione culinaria più genuina, che non utilizza gli “intrugli” moderni del supermercato. Sfortunatamente nella fretta non ho avuto tempo di appuntarmi la ricetta, e così ne ho trovata una in rete, che può essere suscettibile di miglioramenti o correzioni. Per la cronaca, cercando con Google mi sono accorto che sono molto famosi anche all’estero ed oltre oceano.

Due palline (canederli) su un piatto

Ingredienti per 4 persone

100 grammi di speck, 300 grammi di pane bianco raffermo eventualmente tagliato a cubetti, 2 uova, 2 bicchieri di latte, 2 cucchiai di farina, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, un dado da cucina, 2 litri d’acqua

Tempi e strumenti

Il tempo di preparazione è di circa 20 minuti per le palline più altri 20 per la cottura. Userai una terrina, una pentola di media grandezza, un mestolo ed un coltello

Se il pane raffermo che hai a disposizione è in un blocco unico, aiutandoti con il coltello sbriciolalo in pezzetti del diametro di circa un centimetro. Versalo nella terrina insieme al latte, alla farina, alle due uova leggermente sbattute, ed allo speck. Amalgama bene il tutto con le mani, fino ad ottenere un impasto denso e compatto. Lascialo riposare per almeno 30 minuti.

Nel frattempo puoi preparare il brodo: se non vuoi usare il dado “industriale”, prendi una cipolla, due gambi di sedano, una carota, una patata ed altre verdure a tuo piacimento, e falle bollire nell’acqua per circa 30 minuti, opportunamente tagliate a pezzetti e ben pulite. Una variante che ci hanno fatto provare i nostri amici è di soffriggere i canederli, quindi in questo caso non ti servirà il brodo, ma ti basterà usare acqua salata, come per la pasta.

Adesso forma delle sferette di circa 4 centimetri di diametro, con l’impasto preparato in precedenza. Buttale nel brodo e cuocile per circa 10 minuti, dando così il tempo all’uovo di rapprendersi e rendere le palline compatte ed uniformi. Da servire calde con formaggio grattugiato ed un filo d’olio extravergine d’oliva. Se vuoi fare la variante “soffritta”, dopo 10 minuti, passale in una padella con una noce di burro per qualche minuto. Le puoi quindi condire con una fogliolina di salvia.

Commenti

  1. Trapanator
    ha scritto:

    Ottimo soprattutto per assumere proteine, quando fuori fa freddo 😛

  2. giorgio
    ha scritto:

    Questa ricetta è quella più vicina alla vera ricetta trentina-nonesa. In genere nei canederli si preferisce utilizzare l’erba cipollina al posto del prezzemolo, ovvero se si usa il prezzemolo si può aggiungere della cipolla fresca sminuzzata, ma mai noce moscata come ho visto in alcune ricette su internet. Buon appetito.

  3. camu
    ha scritto:

    Ciao Giorgio, grazie per l’apprezzamento. D’altro canto io più che copiarla da Internet, l’ho avuta direttamente da una ragazza del Trentino, quindi non poteva che essere la ricetta originale!

  4. alessia
    ha scritto:

    Ciao Giorgio,ho trovato su internet la stessa tua ricetta,l’ho provata ed è squisita,l’unica variante molto gustosa è stata quella di inserire dei pezzetti di formaggio all’interno delle palline!Una vera delizia!

  5. Antonio
    ha scritto:

    Ma insomma,

    dal profondo Trentino vi dico che il brodo va fatto con verdure ma anche e sopratturro con un mezzo di carne di manzo o gallina che poi viene lasciata fareddare e condita con olio pepe e aceto: così si mangiano canerderli in brodo e “carne en salata”.

    Antonio

  6. camu
    ha scritto:

    antonio, grazie per la precisazione. Si vede che… trentino che vai, ricetta che trovi!

  7. stef
    ha scritto:

    Ragazzi, proverò la ricetta questa sera dopo esser tornata dal trentino 2 giorni fa con la voglia, non ancora saziata, di canederli e strudel.
    Avete la ricetta degli spatzle?:)!

  8. Giuseppe
    ha scritto:

    Una settimana fa ho avuto modo di gustare i canederli in un ristorantino a S. Vito di Cadore, siamo nella parte veneta, e una trasformazione della ricetta è normale. Piccole palline 3/4 mm massimo di diametro e conditi con panna e speck. Se qualcuno mi potrebbe passare la ricetta ve ne sarei grato.

  9. remo
    ha scritto:

    trattandosi di una alimento “povero” che veniva realizzato con l’utilizzo degli “avanzi” soprattutto di insaccati di maiale e formaggio, le varianti sono molte e tutte da provare……un consiglio per il condimento: provate, dopo averli lessati in brodo a romperli a metà e condirli con aceto balsamico e formaggio grana……buon appetito.

  10. roberto
    ha scritto:

    Io trentino “lo nacqui” e mi sono trasferito da una vita. Ora quando assaggio i canederli mi fa come a Cousteau in Ratatouille. Un poema!!
    Roberto

  11. Elena
    ha scritto:

    Dissento dal consiglio di condirli con olio d’oliva!!!
    E’ una ricetta sudtirolese(ma vale anche x il Trentino),in quelle zone sono famosi x il burro (e non x l’olio!) ed essendo una ricetta tipica,vanno utilizzati i prodotti del luogo.X dirla tutta a volte fanno rosolare del pangrattato nel burro spumeggiante e servono i canederli con quello,aromatizzando non solo con la salvia,ma anche con cannella.
    Comunque x il resto…ricetta ok.
    Ciao!

    Risposte al commento di Elena

    1. camu
      ha scritto:

      Elena, ma infatti se leggi l’ultima frase della ricetta, dico esattamente quello che dici tu sul burro 🙂 Però non tutti possono permettersi (visto il colesterolo galoppante) di usare la versione originale, allora l’olio extravergine è un’alternativa tutto sommato accettabile…

  12. della
    ha scritto:

    si può sostituire lo speck con il manzo o qualcos’altro ma che non sia il prosciutto suino o maiale?

    Risposte al commento di della

    1. CyberAngel
      ha scritto:

      @della: non sarebbero più canederli senza lo speck. Penso si possa “sostituire” con un altro salume tipo pancetta o prosciutto ma trovare un altrettanto surrogato che non sia di carne (suina) penso sia proprio impossibile.

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