Come forse ricorderai, da tempo faccio parte di un club di oratori chiamato Toastmasters (esiste anche in Italia!). Ci riuniamo ogni settimana, anche se io ultimamente ho dovuto saltare vari incontri per via dei lavori alla casa, ed altri impegni. Ma da quando partecipo alle riunioni, mi sono accorto di essere riuscito a migliorare il modo in cui mi esprimo in pubblico. Eh già, chi mi conosce sa che un tempo ero la persona timida che possibilmente veniva interrotta durante le riunioni, le cui idee venivano spesso ignorate e che nessuno sembrava prendere sul serio. Grazie a questo club, ho capito che non era legato a cosa dicevo, ma come lo dicevo. Allora oggi vorrei condividere alcune strategie che ho imparato in questi anni.
Rallenta il ritmo
Sin da giovane, la tensione legata a parlare in pubblico mi portava ad esprimere i miei pensieri troppo in fretta. Sarà anche un po’ l’ADHD che mi porto appresso, chissà. Ma se ci fai caso, e lo vediamo spesso nei film, le persone sicure, invece, si prendono il loro tempo. Allora impara ad andare più piano: pronuncia le parole come se avessero peso, come se volessi assaporarle una ad una, invece che farle ingurgitare in fretta e furia a chi ti ascolta. In questo modo gli altri presteranno più attenzione.
Abbassa la voce alla fine delle frasi
Noi italiani, facci caso, abbiamo il vizio di finire le frasi con un tono interrogativo, trasmettendo incertezza. Sarà la cadenza dei dialetti che ci portiamo appresso dalla nascita, sarà la nostra indole perennemente inquisitoria. Ma il problema esiste e deve essere compreso ed affrontato. Il mio consiglio? Chiudi con un tono deciso, per comunicare sicurezza e autorevolezza.
Elimina i riempitivi
I membri del club a cui appartengo odiano espressioni come “ehm”, “tipo”, “capito”, perché indeboliscono il messaggio e distraggono l’interlocutore. Io sono il primo a macchiarmi di questa colpa, si sarà notato negli audiopost spontanei che ho pubblicato su queste pagine in passato. La soluzione? Una pausa. Il silenzio fa percepire che stai riflettendo e dà più forza alle tue parole.
Non spiegare troppo
Vai dritto al punto. Il mio capo al lavoro ha notato che ho la tendenza a spiegare le cose in maniera prolissa, e persino mia figlia si spazientisce subito non appena parto per la tangente a spiegarle un concetto 😅 Però sto migliorando, suvvia. D’altro canto, “Credo che dovremmo fare X” ha molto più impatto di “Beh, forse potremmo provare X, ma non so… tu cosa pensi?”.
Usa un linguaggio deciso
Un corollario del punto precedente è quello di imparare a sostituire “mi sembra” con “penso”, “forse” con “probabile”, “credo” con “sono convinto”. Le parole che scegli modellano l’immagine che gli altri hanno di te. Non c’è dubbio che questo richieda tanto esercizio, ma se vuoi davvero lasciare il segno quando parli, dovrai allenarti quanto più possibile. Ho anche smesso di iniziare le frasi con scuse del tipo “Scusa, forse è una stupidata, ma…”. Non dobbiamo chiedere perdono per le nostre idee.
E tu, hai altri suggerimenti da condividere?