due chiacchiere

Cosa c’è nel tuo collutorio

Ho appena scoperto che collutorio si scrive con una sola t, grazie al correttore ortografico 🙂 Ma curiosità lessicali a parte, oggi prendo spunto da un articolo apparso su Wired di qualche mese fa per raccontarti com’è fatto il liquido che usi tutti i giorni per sciacquarti la bocca, il Listerine. Un mix di ingredienti che uccidono germi, proteggono i tuoi denti e ti lasciano un alito fresco per diverse ore. Quand’ero in Italia, ricordo che molti miei amici trovavano il Listerine un po’ troppo forte per i loro gusti, ma qui in America se vuoi qualcosa che davvero funzioni contro placca ed altre insidie ortodontiche, questo è l’unico collutorio che funziona davvero.

Ecco dunque gli ingredienti che si trovano nella misteriosa sostanza verdognola:

  • Eucaliptolo – Un olio aromatico estratto dall’albero di eucalipto, è spesso adoperato come decongestionante: rilassa le mucose stimolando la produzione nelle vie respiratorie di cellule chiamate monociti
  • Mentolo – I sensori del tuo corpo che “sentono” il caldo ed il freddo vengono fregati da questa sostanza come i turisti al Colosseo. Quando la si ingerisce o spalma sulla pelle, attiva una reazione che viene scambiata per “freddo” dalle cellule. E psicologicamente, freddo equivale spesso a pulito, sterile
  • Timolo – Fenoli come questo squarciano le membrane dei batteri, compresi quelli che dimorano nella tua bocca. Il timolo, come il nome stesso suggerisce, si estrae dal timo o dall’origano, ed a quanto pare era già usato dagli antichi Egizi per preservare i corpi delle mummie. Stando a Wikipedia è nocivo e pericoloso per l’ambiente
  • Alcol – Lo sapevi che il Listerine Fresh Burst ha circa 44 gradi di alcol? In pratica forte quanto un buon whiskey. Per evitare che sia tassato come alcolico, la Johnson e Johnson lo denatura (ovvero lo rende imbevibile). Con cosa? Guarda caso con mentolo, eucaliptolo e timolo 🙂
  • Sorbitolo – La prima versione del Listerine aveva un sapore orribile, ma ora il mercato offre alternative più “gustose” e dolci. Ma dato che lo zucchero non fa bene ai denti, questo dolcificante ne fa le veci
  • Poloxamer 407 – Non so se in Italiano si scrive in modo diverso, ma questo detergente derivato del petrolio serve a mantenere le sostanze oleose in soluzione. Il suo segreto? Rimanere liquido a temperatura ambiente, ma diventare gelatinoso alla temperatura corporea. Quella sensazione di bocca impastata dopo i gargarismi, potrebbe essere proprio per via del P407
  • Acido benzoico – Un altro membro della famiglia dei fenoli, pare sia stato scoperto nel 1556 da Nostradamus. Il quale però non avrebbe mai potuto predire che sarebbe stato usato per tenere i batteri alla larga dal nostro palato e dal collutorio
  • Colorante per cibi Verde #3 – Il colore di una sostanza dipende dalle lunghezze d’onda della luce che assorbe o riflette, e per un colorante organico ciò è collegato ai legami tra i suoi atomi. Questo colorante, in particolare, assorbe le onde a 625 nanometri, perfetto per dare al liquido il suo tipico colore verde.

Commenti

  1. Caigo ha scritto:

    Un mondo immenso quello del collutorio dove qualità dei prodotti e marketing spesso fanno a cazzotti.
    I prodotti si distinguono in due grandi famiglie: quella del del prodotto da usare “tutti i giorni” (discutibile)che va considerato come un sapone. Attenzione, con questi prodotti NON si fanno i gargarismi, rischi di fare delle antipatiche bolle. L’altra famiglia comprende i prodotti a base di clorexidina e simili. Queste sono vere bombe! La molecola è in grado di rimanere attaccata al dente per molte ore garantendo una “buona difesa” ma non bisogna abusarne perché uccide anche gli “animaletti buoni” che vivono nella nostra bocca. 🙂
    Da quello che so quelli del Listerine affermano che il loro prodotto può dare risultati simili a quelli ottenuti con clorexidina & co. ma senza gli stessi effetti “pesanti”.
    Non so… a me sembra una contraddizione. Personalmente sono dell’idea che forti o leggeri questi prodotti vadano usati con moderazione. Del semplice bicarbonato può dare buoni risultati senza antipatici effetti collaterali.
    Ah…ricordo a tutti che io NON ho mai avuto carie in vita mia 😉

  2. camu ha scritto:

    @Caigo: la frase finale la dice lunga sul tuo essere “esperto” in materia 🙂 Ma tu cosa usi quindi?

  3. Caigo ha scritto:

    @camu: Banalmente spazzolino e dentifricio. Al bisogno filo interdentale e risciacqui con acqua e bicarbonato. Il bicarbonato lo uso anche una o due volte alla settimana al posto del dentifricio. Non di più perché è comunque abrasivo. Il collutorio lo uso “al bisogno” se avverto problemi alle gengive. il caro vecchio tauntum verde (benzidamina cloridrato al 15%)è più che sufficiente per una normale pulizia va benissimo anche per i gargarismi in caso di gola arrossata.
    Tutto qui…
    Che faccio? Provo a sentire dentista e farmacista per vedere se mi pagano per queste pubblicità gratuite?
    Ciao 🙂

  4. Sandra ha scritto:

    Nel mio caso il listerine verde mi fa lacrimare gli occhi e starnutire. La prima volta ho rischiato di ingerirlo a causa dello starnuto.Ti puoi immaginare come ho conciato lo specchio del bagno..eh eh…

    Risposte al commento di Sandra

    1. camu ha scritto:

      @Sandra, guarda è capitato non molto tempo fa pure a me… l’ho inghiottito in parte, per fortuna sono ancora vivo 🙂 è proprio disgustoso quando scende giù, lascia un amaro incredibile!

  5. io non leggo più l’inci dei prodotti da quando ho scoperto che nello smalto si trova il ferrocianuro e nel detergente intimo il mentolo. ormai guardo solo se i prodotti funzionano su di me, o se invece mi trasformo in un drago a tre teste. funziona 🙂

  6. camu ha scritto:

    @la Ragazza con la Valigia: il mentolo nel detergente intimo potrebbe poi non essere così negativo, no? 🙂 Scherzi a parte, il mio post era più che altro per la serie “l’angolo di piero angela” eheh

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