due chiacchiere

Due mesi fa, l’attacco di Hamas

Sono già passati due mesi dall’attacco dei terroristi palestinesi di Hamas che ha sconvolto il mondo, e mi pare che oramai i riflettori si siano spostati altrove. Tutti, me compreso, cominciammo a pontificare su chi avesse ragione e chi torto, sulle possibili spiegazioni di questa escalation del conflitto, e su cosa sarebbe successo dopo. Quasi per coincidenza, pochi giorni prima avevo scritto un post in cui farneticavo sugli effetti devastanti che secoli di colonialismo britannico e francese hanno causato in Africa ed in giro per il mondo. Così, quando ho deciso di approfondire la questione tra israeliani e palestinesi, non mi ha stupito scoprire che tutto nasce agli inizi del secolo scorso per mano di, indovina un po’, francesi e britannici. Che si spartirono quelle terre per ricavarne lauti guadagni, anche per via della vicinanza con il canale di Suez e l’accesso a tutto il Medioriente. A dirlo non sono io, che per usare le parole del governatore De Luca, mi ritengo un cialtrone, ma è un reputabile canale YouTube tutto italiano, che ho cominciato a seguire dietro indicazione di un utente su Reddit in calce ad uno dei miei post su quella piattaforma.

Ho deciso di conservare su queste pagine il video che spiega come nasce Israele (sperando di non far irritare l’autore), in caso dovesse decidere di chiudere baracca su YouTube. Una ventina di minuti in cui si ripercorre, in maniera efficace e semplice da digerire, l’evolversi della situazione in quella terra martoriata. Senza prendere posizioni e senza cercare di influenzare lo spettatore. Ognuno trarrà le proprie conclusioni. Buona visione.

Commenti

  1. ha scritto:

    Sykes-Picot è stato un accordo disastroso per i popoli del Medio Oriente, basta vedere quei confini tirati con squadra e righello…

    Risposte al commento di Mondo in Frantumi

    1. ha scritto:

      Peccato che di queste cose non si studi molto a scuola. Si passa così tanto tempo ad imparare il passato remoto (a volte remotissimo) e si trascurano tutti gli eventi più vicini a noi che invece darebbero ai giovani molti più strumenti per analizzare la realtà che li circonda in maniera critica ed oggettiva.

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