Il titolo di oggi è ispirato ad una simpatica canzoncina che cantava Britney Spears tanti anni fa, nella quale la poveretta si pentiva di aver spezzato il cuore del malcapitato di turno. Nel nostro caso, invece, siamo cascati nella trappola delle figlie. Dopo settimane di lenta ed inesorabile strategia psicologica, hanno convinto Sunshine ed il sottoscritto a renderci disponibili presso l’associazione che si occupa di salvare cani e gatti randagi da un destino nefasto, specialmente con le temperature rigide di dicembre a cui stiamo assistendo qui nel New Jersey. Come ti raccontavo un paio d’anni fa, per ovviare al problema dello spazio limitato nella struttura dove operano, offrono la possibilità di tenere a casa alcuni di questi mici, fin quando non trovano una sistemazione definitiva in una famiglia che decide di adottarli. Dopo l’ultima esperienza traumatica con mamma e cucciolo infettati dalla tigna della pelle, avevamo deciso di prenderci una pausa. Ma sapevo che prima o poi avrei sentito di nuovo il desiderio di farmi riscaldare le gambe da queste borse dell’acqua calda ambulanti mentre lavoro al computer. E così ci hanno affidato due sorelle di tre mesi, Morgan e Trinity.
Sono entrambe molto timide ma affettuose. Certo, per loro deve essere un trauma abituarsi ad una casa nuova, odori nuovi, persone nuove, cibo nuovo e via dicendo. Quindi le lascio riposare sotto la cassettiera, dove hanno trovato uno spazietto stretto che le fa sentire al sicuro. Di tanto in tanto le tiro fuori dal loro nascondiglio un po’ controvoglia (per loro), in modo da cercare di farle socializzare con il resto della famiglia. So che ci vorrà qualche settimana per rompere il ghiaccio, e non abbiamo fretta. Specialmente quando un gatto è già di qualche mese, ha una sua personalità sviluppata, ed ha bisogno dei propri tempi per adattarsi. Entrambe mi ricordano un’altra coppia che ci diedero l’anno scorso, due fratellini arancioni di un mesetto si e no. Anche loro timidissimi, non c’era verso di farli uscire da sotto la cassettiera. Beh, almeno mi spolverano lì sotto 😀