Sono in ferie da un paio di giorni, ma non ho ancora avuto il “piacere” di scrivere qualcosa sul mio blog, incredibile. Un classico: sapendo che avrai qualche giorno a disposizione, cominci a posticipare tutte le faccende da sbrigare, cercando di incastrarle opportunamente durante il giorno. Così va a finire che invece di mare e relax, ti trovi tutto il giorno in giro per la città a pagare bollette, sistemare l’acconto all’agenzia di viaggio, andare al Comune per ritirare i certificati, e via dicendo. Se poi ci si mette anche il PC di casa, la frittata è fatta.
Di ritorno da un fine settimana trascorso all’insegna dell’abbronzatura a tutti i costi su sperdute isolette del mar Tirreno (sembrava quasi di essere in Lost), accendo il computer per leggere un po’ di posta, anche se nei giorni di vacanza ho fatto il “fighetto” usando il mio cellulare abilitato alla navigazione “a scrocco”, per controllare i miei messaggi. Il sistema operativo parte tranquillo, arrivo a lanciare Thunderbird e si pianta tutto. Non è colpa del povero uccello di tuono, comunque. Spengo e riaccendo: nessun segno di vita. Lascio raffreddare per una mezz’oretta: nessun segno di vita.
Inizio a preoccuparmi, una cosa del genere finora non era mai capitata in tre anni di onorato servizio del mio computer. Sono troppo stanco però, è sera tardi, non ho voglia di mettermi a fare il “chirurgo” a quest’ora, decido di rimandare tutto al giorno successivo. Morale della favola: processore bruciato. Alla faccia del caldo di questi giorni, dico io. Comunque sia, invece che mettermi a scrivere articoli per il mio sito, mi è toccato cambiare processore e scheda madre, visto che gli Athlon XP si trovano oramai con difficoltà nei negozi (e non avevo voglia di ordinarne uno su EBay).
Avendo la santa pazienza di fare da me tutto il lavoro, mi sono messo a staccare e riattaccare fili, cavi e connettori. Mi è toccato anche un delicato intervento di ricostruzione di una arteria: la nuova scheda madre ha infatti un attacco diverso per l’audio frontale, e così mi sono procurato in negozio un connettore specifico, e ho ricostruito la piedinatura dei vari “buchetti”. Mica uno scherzetto da quattro soldi. Vabbè, tutto è bene quello che finisce bene, si dice in questi casi. E ora, come vedi, sono di nuovo pronto e attivo.
Commenti
Secondo me la pasta siliconica s’era asciugata tutta 😀
proprio così, quando l’ho smontato in effetti non c’era granché sopra la piastrina dissipatrice. ma d’ora in poi non cadrò più nello stesso errore, visto che in negozio un bel tubetto costa due euro e cinquanta. sempre meglio che centottanta euro per processore e scheda madre nuovi.
aah, spero che tu non stia usando lo stesso dissipatore …
no no, insieme al processore ti danno oramai sempre un dissipatore compreso nel prezzo 🙂 quindi se a qualcuno servisse un dissipatore per athlon xp, glielo posso anche dare in omaggio eh eh