due chiacchiere

Einstein e il suo barbiere

(dal sito Cicap) Ti capita mai di scervellarti su piccoli enigmi della vita quotidiana senza venirne a capo? Ti chiedi perchè il mare è blu? O perchè gli uccelli non restano fulminati sui fili dell’elettricità? E nel caso ti trovassi in un ascensore che sta precipitando, se riuscirai a saltar fuori all’ultimo e salvarti? E come mai una frusta deve produrre proprio quel particolare schiocco? I “come?” e i “perchè?” non sono patrimonio esclusivo dei ragazzi e la curiosità scientifica non ha età. Così come non ce l’ha la gioia del capire nel momento in cui ci vengono spiegate le cose con semplicità.

Mi sono imbattuto per la prima volta in questo libro durante un pomeriggio d’autunno. Ero in macchina e tornavo a casa dal lavoro. Alla radio iniziano a parlarne, leggendo qualche breve brano “d’assaggio”: una serie di divertenti spiegazioni di fenomeni in cui ci si imbatte tutti i giorni, come la gravità e l’acustica, perchè la scienza è dappertutto e non occorre essere Einstein per porsi delle domande sul mondo circostante. Così ho fatto un salto in libreria e l’ho preso: “Al suo barbiere Einstein la raccontava così” in edizione economica. Anche se non hai basi particolarmente solide sulla fisica degli elettroni, o sulla fluidodinamica, potrai avventurarti nella lettura di questo breve libretto.

A ciascuno la sua curiosità: ognuno può infatti indagare il mondo fisico nei più diversi modi a partire da una qualunque delle quasi cento domande cui l’autore dà risposta, con arguzia e competenza insieme. Aggiungendo qua e là qualche suggerimento di facili esperimenti domestici (provare per credere) e di piccole scommesse. Insomma, tutto ciò che Einstein avrebbe potuto raccontare al suo barbiere. In questo modo finalmente potrai scoprire perché il sapone è in grado di eliminare il grasso delle macchie (e cosa sono quegli accidenti di tensioattivi riportati sulla confezione), o la teoria del “risucchio della tenda da doccia”.

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