Guardo il sito e vedo pochi commenti ai miei articoli, poi guardo le statistiche d’accesso, e mi consola sapere che ogni giorno passano da qui circa 500 visitatori unici. Non un’enormità, ma pur sempre un bel po’ di gente, stando alle analisi fatte attraverso il sistema di Google Analytics. Tutto questo escludendo i lettori del mio feed, circa un centinaio stando a Feedburner. E mi chiedo: ma davvero sei così pigro da non voler lasciar traccia del tuo passaggio? Oppure hai ancora qualche problema tecnico ad inserire il tuo pensiero? No, mi sa che la spiegazione migliore è che non dico cose abbastanza interessanti e degne di essere commentate, sob. Dimmelo, altrimenti finirà che mi preoccupo…
Commenti
Ma no, dai, non fare così che mi commuovo. Siamo pigri, siamo tutti pigri e sempre più disponibili a farci ascoltare piuttosto che ascoltare gli altri (e il commento necessita di aver “ascoltato” almeno un po’ quello che un altro ha scritto)
Per i pigri come me io suggerisco che tu metta due o tre commenti prefabbricati, e poi uno sceglie con un segno di spunta :p
In effetti ultimamente non ho commentato più i tuoi post, ma molti erano su wordpress (o sempre a proposito di pc) e altri di cucina, e io non ho molto da dire su questi argomenti. Però in effetti continuo a leggerti quasi quotidianamente. E non mi sono persa la pulizia del gatto con l’aspirapolvere! 😉
Anch’io ho notato che molte persone arrivano in qualche modo sul blog e leggono (anche con una certa frequenza), ma non lasciano mai alcun commento. Non so se sia pigrizia, paura del “pensiero pubblico” o se semplicemente non abbiano niente da dire a riguardo.
Matteo, l’idea del commento preconfezionato non è poi così male 🙂 Sono comunque d’accordo con te sul fatto che spesso per commentare bisogna ascoltare, però vedo che la sezione di maggior successo è la cucina, alla quale i visitatori arrivano direttamente dai motori di ricerca, almeno chi prova le ricette potrebbe darmi qualche suggerimento per migliorarle, altrimenti che razza di “2.0” è questo?
Anna, anche la tua osservazione mi è utile: la copertura degli interessi dei lettori è una questione complessa in effetti. D’altro canto, come i visitatori sono liberi di non commentare un articolo interessante, io voglio continuare a potermi sentire libero di scrivere in base ai miei gusti, proprio come farei in un diario privato. Con la differenza che qui mi piace condividere l’utilità di ciò che scrivo 🙂
io ci sono, io ci sono sempre!