Va molto di moda in questi giorni affrontare il tema dell’autoreferenzialità, parola che non amo, perché esprime in maniera poco chiara il concetto alla quale viene associata. Anzi, stando alla definizione sul sito della Treccani, è anche parzialmente sbagliato utilizzarla nell’ambito dei blog. Ma tant’è… siccome a volte mi piace essere “uno di tendenza”, voglio riprendere gli illustri interventi in materia per trarne qualche considerazione. Per capire se davvero vale la pena interrogarsi su una qualità che è insita nella natura di questo mezzo di comunicazione.
Ma cosa vuol dire che l’universo dei blog conosciuti sia autoreferenziale? Molto semplice: la maggior parte di questi sono collegati solo ad altri blog, difficilmente si trovano rimandi a siti tradizionali, o anche a differenti mezzi di comunicazione. Le citazioni, il riciclo di notizie ed informazioni assumono dimensioni sempre maggiori, riducendo forse la qualità degli interventi. Io già in tempi “non sospetti” (ovvero quando ancora neppure esisteva la classificazione fatta da BlogBabel) sostenevo che tutto questo è legato alla “forma” che ognuno di noi associa al proprio diario online.
Se il taglio dei miei interventi è prettamente tecnico, possibilmente informatico, ne deriva che si accorgeranno di me principalmente coloro interessati a quell’argomento, e sarò “snobbato” dalle persone che invece cercano nuove ricette di cucina. Non ci vedo nulla di strano: l’essere tanti piccoli universi è già una cosa che viviamo tutti i giorni al di fuori della rete, perché stupirsene quando lo stesso fenomeno viene rilevata per la rete?
Forse il fatto che sia un “new media” , espone il mondo dei blog a maggiori critiche rispetto agli altri mezzi di comunicazione. Anche perché il processo di raggruppamento in categorie omogenee può continuare all’infinito: oltre all’esempio fatto prima che “settorializza” siti informatici e siti di cucina, pensa ad un utente che si occupa in prevalenza di programmazione… lui bazzicherà più sui forum del C++ o di Java, piuttosto che sui blog. Perché quelli sono i suoi interessi. E non c’è nulla di scandaloso in questo. Allora la questione sull’autoreferenzialità diventa: gli interessi di una persona sono opinabili?
P.S.: comunque, se ci hai fatto caso, non ho aggiunto nessun collegamento in questo articolo, che quindi di per sé non è autoreferenziale, eh eh.
Commenti
Io il discorso sull’autoreferenzialità ancora non l’ho capito…ma del resto non capisco quasi nulla delle dinamiche della blog palla…e mi sa tanto che è meglio così… ðŸ˜‰
Beh la domanda mi sembra esagerata,così come un po tutta la querelle. Anche il trackback è autoreferenziale ? Se usato bene non credo.
Sinceramente negli ultimi giorni è impossibile evitare l’argomento.. Tutto è nato con l’inserto di Nova24 e la mappa della blogsfera. Se aprivo la mia lista di feed, sotto la cartella “bloggers” almeno la metà degli articoli riguardava la stessa cosa. Forse non è il caso di parlare di autoreferenzialità ma di connubio tra una parte della blogsfera e i media. In che termini? Sono nel giro da troppo poco per potermi sbilanciare a fare un’analisi.. 🙂