due chiacchiere

Il pesce d’uovo alla siciliana

Forse non tutti sanno che la cucina popolare di un tempo era quasi sempre improntata ad una frugalità dovuta ad una povertà che affliggeva buona parte delle famiglie, fatta eccezione per il clero, per la nobiltà e per i facoltosi proprietari terrieri. I più anziani ricorderanno che per utilizzare i resti del pane secco, vi era “la pappa col pomodoro” oppure “il pan cotto” in acqua calda con una foglia di alloro, un pizzico di sale ed appena qualche goccia di condimento. Quindi figuriamoci il pesce: era un alimento che ci si poteva permettere solo nelle grandi occasioni, e solo se l’annata era stata buona ed il raccolto sufficiente. Ecco dunque nascere pietanze sostitutive quali “la gallina finta” (a quei tempi anche il mangiare un pollo era un desiderio irrealizzabile) o il cosiddetto “pesce d’uovo” creato dalla fertile inventiva delle nostre antenate. Una sfiziosa ricetta per un San Valentino a lume di candela…

Ingredienti per 4 persone

6 uova, 50 grammi di pecorino grattugiato, 1 spicchio d’aglio, 125 grammi di ricotta, 1 cipolla, 1 ciuffo di prezzemolo, 100 grammi di piselli surgelati, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

Tempi e strumenti

Avrai bisogno di una terrina, una forchetta, una padella di circa 26 centimetri di diametro ed un cucchiaio di legno. Il piatto sarà pronto in circa 30 minuti.

La preparazione è davvero semplice: soffriggi aglio e cipolla in un filo d’olio, aggiungi i piselli ancora surgelati, e fai rosolare il tutto per una decina di minuti. Nel frattempo, in una terrina sbatti le uova, incorpora la ricotta, il pecorino ed il prezzemolo, aggiustando di sale e pepe a piacere. Versa questo composto in padella, amalgamando in fretta con la cipolla ed i piselli. Copri la padella col coperchio e fai cuocere a fuoco medio per circa dieci minuti. Aiutandoti con un piatto di portata, gira la frittata per farla cuocere dall’altro lato per altrettanto tempo.

Commenti

  1. ha scritto:

    :-O gnam gnam, da provare!!
    .:.

  2. CyberAngel
    ha scritto:

    Slurp! Però non ho capito il motivo del nome del piatto, ovvero perché “pesce”… 😕

  3. camu
    ha scritto:

    @CyberAngel: beh, perché il pesce vero non ce lo si poteva permettere all’epoca, quindi almeno metterlo nel nome di un piatto dava l’idea di mangiare qualcosa di “importante” e speciale 😉

  4. Vanessa di vitabenessere.it
    ha scritto:

    @camu: buono…. lo proverò a farlo sicuramente

  5. Daniela CT
    ha scritto:

    A Catania la ricetta è un pò diversa, oltre le uova un ingrediente fondamentale è il pangrattato, che da corposità all’impasto, pecorino o altro formaggio grattugiato a piacere,prezzemolo,aglio tritato a discrezione (io lo metto) non ci sono piselli e la ricotta o il formaggio a fetta (tipo cacio cavallo) va messo dentro a mo di omelette, infati si chiama pesce d’uovo perchè la sua forma ricorda quella di un pesce… Per lo più si mangiava di venerdì, quando la dottrina cattolica non permetteva la carne, che comunque era un lusso, figuriamocci il pesce… così ecco che l’inventiva popolare fa nascere il pesce d’uovo. Da noi è una pietanza molto comune che si mangia abitualmente, lo si cucina almeno una volta a settimana, ovviamente oggi lo si arricchisce imbottendolo di varie cose, tipo prosciutto, spinaci, piselli ecc. assecondo dei gusti. Una cosa è sicura è da provare!

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