due chiacchiere

La bestia nel cuore

Sarà che in questi giorni il lavoro mi deprime ancora più del solito, sarà il caldo asfissiante che ci accompagna lungo tutto il Belpaese, ma quando l’altra sera ho visto il film La bestia nel cuore, con Giovanna Mezzogiorno, non ne ho tratto un arricchimento interiore ed un giovamento spirituale. La storia è presto spiegata: il fratello della protagonista, stanco di portare da solo questo peso dopo molti anni, le confessa che quand’erano piccoli il padre ha abusato sessualmente di loro, perché era “malato” psicologicamente. Lei aveva assolutamente rimosso questo genere di ricordi, e rimane profondamente colpita da queste rivelazioni, rileggendo tutta la sua vita secondo questa nuova chiave di lettura.

Ritengo poco coerente lo svolgimento di una trama “parallela” in cui un’amica di famiglia vive contemporaneamente una storia omosessuale con una ragazza non vedente (Stefania Rocca). Non ho capito il nesso tra i due temi, a dire il vero. Forse il mio punto di vista maschile mi impedisce di vedere certe sfumature (sarà perché sono daltonico?), ma reputo questo lavoro della Comencini un po’ troppo femminista, a volte monotono e lento. Una trama carina con una brava Mezzogiorno e un’ottima Finocchiaro, ma terribile nella caduta sul “tutti gli uomini sono uguali”, “appena possono ti fregano”, “porci, maniaci, traditori, schifosi” non ce n’è uno che si salva.

Commenti

  1. supervale
    ha scritto:

    Perché non è così???!
    😀 😀 😛
    Scherzi a parte, ho trovato la Finocchiaro assolutamente sublime in quel film! Oltre naturalmente a Lo Cascio, che mi fa impazzire come sempre.
    La storia tra la Rocca e la Finocchiaro l’ho trovata però molto realistica anche se la trama, è vero, è un pelino troppo femminista… ma sono sicura che molte donne ci si sono potute rispecchiare…

  2. agb
    ha scritto:

    Scusa il commento fuori luogo, ma con il freddo che ho avuto oggi e la pioggia che cade da giorni la frase “sarà il caldo asfissiante che ci accompagna lungo tutto il Belpaese” mi è sembrata molto strana… 🙂
    Per essere almeno un po’ a tema aggiungo che non mi sarebbe mai venuto in mente di guardare questo film e dopo aver letto il tuo commento, rimango convinta della mia scelta!

  3. camu
    ha scritto:

    Supervale, rinchiudere tutti gli uomini all’interno del classico stereotipo è una cosa che possiamo fare qui sul blog, ma non in un film candidato a vincere premi internazionali (che poi infatti non sono arrivati “a pioggia” come ci si attendeva) concordi? Ha ragione Tarantino quando dice male della nostra cinematografia contemporanea: i registri nostrani non sono più in grado di stupirci con storie belle e semplici. Concordo che la storia tra Rocca e Finocchiaro sia verosimile, ma come direbbe Di Pietro, che c’azzecca?
    Agb, quando ho visto quel film c’era un caldo terribile… concordo con te che in questi giorni le cose sono cambiate! Ieri attraversando lo Stivale in auto per tornare a casa dal matrimonio in Molise, pioveva da Napoli a fin sotto Livorno, poi bel tempo. Con una temperatura di 18 gradi in Molise e di 27 gradi all’arrivo.

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