due chiacchiere

Quante volte posso pescare un pesce rosso?

Era il lontano maggio del 2024 quando decisi di lanciare l’idea (non certo originale) di scambiare post con i vicini di casa virtuali. Il concetto era abbastanza semplice: tu pubblichi qualcosa di mio sul tuo blog, ed io pubblico qualcosa su questi schermi. Qualche settimana dopo, Daniele ed io ci abbiamo provato, ed è stato simpatico vedere la reazione dei lettori e leggere i vari commenti. Ora è il turno di Piero: dopo un lungo lavoro diplomatico dietro le quinte, siamo finalmente riusciti a siglare un accordo, e mentre il mio post va in onda sul suo blog, eccoti qui di seguito quello che lui ha deciso di proporre ai miei lettori. Ovviamente a lui va un ringraziamento particolare per aver aderito a quest’iniziativa. Se anche tu vuoi partecipare, lascia un commento con la tua email, così ti contatto.

Quante volte posso pescare un pesce rosso? Probabilmente infinite, almeno fino a quando il pesce non muore. Difficilmente sarà lui a desistere di fronte all’esca e l’istinto di prenderla è troppo forte. L’essere umano per certi versi è simile al pesce rosso, stranamente dimentichiamo facilmente eventi anche non troppo remoti, basti pensare che spesso il freddo dell’inverno o il caldo estivo ci sembrano diversi da quelli degli anni precedenti. La cosa preoccupante è che la medesima cosa accade anche per eventi più importanti, ad esempio comportamenti discutibili di chi ci comanda o promesse propinate dal politico di turno e prontamente nascoste sotto il tappeto.

Insomma la memoria allenata per anni viene tradita e manipolata dalla nostra stessa mente, ricordiamo eventi per poi scoprire di averci ricamato sopra aggiungendo, modificando o eliminando dei particolari. Capita spesso di rivedere un qualcosa, leggendo un vecchio post, un messaggio sul telefono, un intervento su di un forum e ci si troverà a chiedersi se realmente siamo stati noi a scrivere, pensare o affermare quello che leggiamo come se fosse stato partorito da qualcun’altro. Credo che in parte la nostra mente sia programmata per dimenticare le cose, non credo sia possibile memorizzare tutta la nostra vita e ripescare gli eventi passati con precisione, serve fare spazio e avere pensieri freschi. Ok le donne sicuramente ricordano, catalogano e riescano eventi passati con una precisione maggiore, tanto anche se inventassero il cervello maschile non avrebbe armi per controbattere.

Mi capita per lavoro di ripescare un evento o una pratica a distanza di anni, magari per un contatto del cliente o di chi si ritrova i miei documenti per le mani e con il tempo, sorprendentemente, riaffiorano dettagli e informazioni che pensavo di aver dimenticato. Il cervello forse dimentica, forse nasconde, ma alle volte recupera informazioni apparentemente perse, addirittura meglio di un computer. Insomma, alle volte fare come il pesce rosso non sembra male, almeno ogni giorno è un giorno nuovo e tutto è da scoprire.

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