due chiacchiere

Si prega di fumare

A volte invece che andare al cinema, è più comodo noleggiare un DVD e guardarsi un bel film a casa, spaparanzati sul divano. È quello che abbiamo fatto ieri sera, con Thank you for smoking, brillante commedia sui controsensi delle società occidentali, in cui bravissimi oratori sono in grado di convincerti che il fumo fa bene. Analizzando l’aspetto della “comunicazione”, questa pellicola ha messo in risalto le qualità che hanno certe persone di farci dire di sì anche nei casi peggiori, argomentando i loro motivi in maniera così solida, da non potersi più tirare indietro. Non so quanto pagherei per essere un oratore altrettanto bravo, nel mio lavoro.

(dalla recensione) Nick Naylor è vicepresidente dell’Accademia di Studi sul Tabacco, emanazione diretta delle corporazioni del settore responsabili di 1.200 decessi al giorno. La strada sembra spianata: “Le sigarette sono fighe, facili e danno assuefazione. Praticamente il lavoro è già fatto”, dice il suo capo. E se non bastasse ci sono le influenze politiche degne di una grande lobby, una squadra composta dai migliori studi legali e ricercatori scientifici “disposti a negare anche la legge di gravità” se fosse necessario. Ma in epoca di sensibilizzazione alla salute, relative crociate antifumo e calo dei consumi in seguito pure ai divieti, il suo ruolo di avvocato del diavolo è quello di arginare i danni all’industria della nicotina. Questo necessita di abilità dialettica supportata da una “moralità flessibile” adatta a “mantenere i segreti e distorcere la realtà” dei fatti. O meglio, rimanendo in tema come la locandina, “filtrarla” come i fumi di tabacco.

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