Così cantava Capareza qualche anno fa: un tormentone che ha infestato cellulari, pubblicità, programmi televisivi e… la mente di molti ascoltatori. Un ritornello scemo che ha avuto un successo oltre le aspettative. Tant’è che anche io, a distanza di tanto tempo, ancora lo ricordo e lo utilizzo per dire che finalmente ce l’ho fatta: la versione due punto zero (non come il web due punto zero, però) del mio tema ha raggiunto la fase di beta testing, pronta ad essere collaudata. Se quindi ti trovi a passare di qui e vedi ancora qualcosa di strano in giro (impaginazione disastrata, colori che non tornano, pulsanti che non rispondono ai tuoi comandi), batti un colpo. Non troppo forte, altrimenti mi lasci un bernoccolo sul sito.
Così, mentre piano piano continuo a rifinire i dettagli, posso riprendere il normale ciclo di articoli da pubblicare: ce ne sono molti in coda, che aspettano di essere scritti. Alcune ricette sperimentate durante Pasqua che hanno avuto un successone tra gli amici, un paio di riflessioni sull’arte della persuasione legata al mondo dei blog, qualche foto della gita fuori porta di pasquetta. Insomma, ce n’è abbastanza per non annoiarsi per un po’. Devo solo trovare il tempo materiale per condensare in sequenze di lettere e numeri tutta questa roba.
Commenti
Fortunatamente Caparezza non lo si sente più per radio, ma al posto suo è arrivato Cristicchi.
Dalla padella alla brace.
Ciao!
Se ti sentisse il mio amico matteo …