Vedo che le mie “lezioni” d’inglese cominciano a riscuotere un piccolo successo. Lungi dall’avere una pretesa educativa (a quello ci pensa già la scuola) sono piuttosto un pretesto per parlare delle curiosità grammaticali (e non solo) della lingua parlata tutti i giorni per le strade di New York. Ad esempio, ieri ci siamo messi d’accordo con un amico per vederci a Times Square, e prendere un gelato all’ombra dei giganti pannelli LCD. Alla fine lui mi fa Anyway, don’t change your mind as usual!
Nello spirito pragmatico americano, si dice infatti “cambiare la propria mente”, nel senso quasi ovvio di cambiare idea. Change idea quindi non ha praticamente senso. Sullo stesso filone ti segnalo make up your mind, letteralmente “fatti la mente” (deciditi). Visto che qui mind si usa anche per esprimere le idee che abbiamo in testa, non serve molto a dedurre che quella frase serve, non di rado nella sua forma imperativa, per dire all’interlocutore di decidersi. Se ad esempio il tuo amico americano ti vedesse indugiare di fronte alla moltitudine di gusti di gelato, potrebbe dirti un po’ spazientito ok, make up your mind.
Ringrazio Seo in Abruzzo nei commenti, per avermi dato uno spunto suggerendomi altri modi di dire che coinvolgono la parola mind. Riflettendoci, me ne sono venuti un paio (in mente!) che avevo tralasciato:
- mind your business, fatti gli affari tuoi
- are you out of your mind, sei matto?
- mind your grandma, occhio alla nonna
- mind your manners, datti una regolata
- do you mind if, ti scoccia se…
Commenti
Vivere all’estero fa molto … te ne segnalo un altro paio.
I hope you don’t have mind : Spero non te la sia presa
It doesn’t mind: non fa nulla, molto gergale.
Seo, grazie per la segnalazione. Non volermene ma devo correggere parzialmente il modo in cui si dicono quelle espressioni: I hope you don’t mind (senza have). Che come giustamente dici tu, vuol dire “non prendertela” ma in genere anche “spero che non ti dia fastidio se…” tipo: Do you mind if I tell him about your new car? (Ti scoccia se gli dico della tua macchina nuova). L’altra non l’ho mai sentita, in genere qui si usa la forma It doesn’t matter.
LaCapa, non avevo mai pensato ad un confronto con il mitico Mr. Brown. Però rassicuro sul fatto che non porto un impermeabile brutto come il suo. Al massimo una giacca a vento! E non vado in giro a rompere le scatole alla gente…
Queste le sapevo… A quando la prossima lezione, Mr Brown? 😀
Bella 🙂
Seo, intanto ho aggiunto al testo dell’articolo il tuo suggerimento, ed un altro paio che mi sono venuti in mente (!) nel frattempo. Riguardo alle differenze tra inglese britannico ed americano, ho già pronta una lezione anche per quello 🙂
Camu, ops, hai ragione, mi ci è scappato un have di troppo sulla prima.
Quanto alla seconda, credo sia più britannica. La sento spesso quando parlo con un mio amico. Poi non sò se sia il classico slang o che …
It doesn’t matter è sicuramente più universale.
Lieto d’aver contribuito. Spero di poter presto far parte del mondo anglofono pure io e contribuire ulteriormente.
Qua mi sento stretto. L’Italia sta andando veramente a rotoli, anzi per rimanere a tema: non decolla più !!!!! 😀
Grazie per queste lezioni, non sai quanto possano essere utili. Certe le conoscevo anche io (che parlo e scrivo in inglese malissimo) grazie ai serial
subbatisottotitolati in Italiano.Keper, è un piacere. Ti ho corretto una parola del commento, perché mi sembrava una fucilata al nostro bell’Italiano “sottotitolati” 🙂 Continua a seguire le lezioni e se hai suggerimenti, fatti avanti! Altre lezioni le trovi nel menù qui a destra, sotto la voce “forse correlati”
Beh, grazie, ma come ben sai il nostro paese si sta inglesizzando e quindi mi è venuto spontaneo scrivere così. Pensa che nei dvd lo scrivo giusto.
Presto guarderò anche i vecchi post (ok, ok, articoli! 😉