Continua la partnership con il sito Il mio inglese, che vede ospiti i loro esperti nella mia rubrica sulle curiosità di questa lingua universale. La nostra professoressa oggi ci parla del verbo dovere. Io per primo mi confondo spesso nel tradurre questo verbo, specialmente quando sto parlando con qualcuno, ed i tempi per applicare le regole grammaticali diventano frazioni di secondo. Il problema, ci dice la prof, è che l’italiano ha un ampio spettro di significati che vengono invece coperti in maniera diversa dall’inglese. La confusione è più probabile quando si tratta della forma verbale negativa (non devo, non devi) mentre la forma positiva risulta in qualche modo più intuitiva. In entrambe le situazioni comunque, per un italiano il verbo dovere si usa indifferentemente per indicare qualcosa che è (o non è) necessario fare oppure per indicare una proibizione o un obbligo.
Per esempio “oggi non devo lavare i piatti” indica qualcosa che non è necessario fare, mentre “a scuola non devi fumare” indica un obbligo, una proibizione. In inglese nella forma negativa questi due significati si traducono con due verbi diversi: quando dovere definisce una necessità allora si deve usare la forma have to mentre quando si tratta di un obbligo o proibizione si deve usare must.
Se quindi volessimo tradurre i due esempi di prima, avremmo I don’t have to wash those dishes e dall’altra parte you mustn’t smoke at school. Diciamo che nella forma positiva la vera differenza sta nella provenienza interna o esterna del dovere. Se sono io che impongo a me stesso qualcosa allora userò must, se invece mi viene richiesto da qualcun’altro allora userò have to, anche se come già detto, il confine è molto meno netto che nella forma affermativa.
Commenti
interessante, grazie!
Risposte al commento di chicca
Sono contento che le mie lezioni d’inglese risultino interessanti per qualcuno. A giudicare dalla mancanza di commenti, pensavo di dover interrompere questa rubrica 😉 Scherzo, ho ancora tante cose da dire a proposito. Stando qui in America non finisco mai di impararne di nuove…