due chiacchiere

Archivio del mese di giugno 2008

Sempre più in alto

Sono arrivato alla soglia dei 900 articoli, ma non mi stanco mai di perfezionare queste pagine: le ho fatte più carine, le ho fatte più leggere, ma non basta. La prossima sfida che voglio affrontare si combatte su due fronti: aumentare la velocità con cui vengono mostrate le pagine da un lato, ed espandere ai nuovi dispositivi “portatili” la possibilità di navigare questo sito. Si tratta di due facce della stessa medaglia: ora che l’iPhone ed i suoi cloni stanno invadendo il mercato, l’accesso alla rete sarà sempre più mobile, e bisognerà infilare un intero sito in uno schermo grande circa 320×200 pixel, ben lontano dai quasi 2000 pixel a cui siamo abituati a casa. D’altro canto la connettività mobile non raggiunge ancora i livelli di quella casalinga: spesso si viaggia alla velocità di un vecchio modem analogico o poco più, a volte persino pagando un tot a mega scaricato. Leggi il resto di Sempre più in alto

La 500 e le faccine

Ho ritrovato nella pila di cose che vorrei recensire, un articolo apparso più di un anno fa su Repubblica: così la 500 parla nel traffico. Stando al giornalista, il guidatore avrebbe dovuto avere a disposizione un piccolo telecomando con il quale far accendere i led di un congegno posto sul lunotto posteriore, con cui dare forma a sorrisi, sguardi nervosi, pollice in su o verso, eccetera. L’idea di ringraziare qualcuno, salutarlo o, magari, mandarlo a quel paese, non era malvagia. Ma che io sappia poi il progetto è stato accantonato: non ho visto molte 500 in giro, quando ero in Italia, ma quelle poche non erano munite del diabolico dispositivo di comunicazione. Forse gli ingegneri avranno pensato: già gli italiani alla guida sono stressati, figuriamoci se li facciamo comunicare a gesti!

Uno scambio alla pari

Ispirato da un commento recente, mi sono posto il problema dello scambio dei collegamenti tra questo ed altri siti. Adesso che il mio PageRank è stabile a 6, non vorrei certo far arrabbiare Google con pratiche ritenute scorrette ed illegali. In effetti non sempre aggiungere un collegamento “campato in aria” è una buona idea. Ha senso quando entrambi i siti possono beneficiarne. Ovvero quando gli argomenti trattati hanno una qualche similitudine. Il principio che vi sta dietro è semplice: offrire un servizio onesto ai visitatori fedeli di entrambi i siti. Quando aggiungo un collegamento, sto dicendo “ehi amico, dai un’occhiata al sito B, potresti trovarlo interessante” che è poi l’idea geniale alla base del Pagerank stesso. Se però finisci per mandare i tuoi visitatori in giro per la rete, senza un nesso logico, questi difficilmente torneranno a trovarti. Leggi il resto di Uno scambio alla pari

Attenzione ai falsi amici

Quando si studia una lingua straniera, nel caso specifico l’inglese, ci si imbatte prima o poi in quelle parole che gli insegnanti in genere definiscono false friends. Cioè che assomigliano ad altre parole della nostra lingua madre, ma hanno un significato completamente diverso. Grazie ai cattivi consigli di questi amici imbroglioni, è facile fare figuracce o semplicemente non essere capiti dal proprio interlocutore. L’approfondimento di oggi vuole proprio essere un piccolo avvertimento: imparare a conoscere il nemico che si nasconde in ogni frase, può aiutarci ad affrontare in maniera disinvolta una conversazione con il nostro cugino americano. Leggi il resto di Attenzione ai falsi amici

Hannibal lecter in metropolitana

Stamattina seduto di fronte a me, nella carrozza della metropolitana, c’era un tizio che somigliava uguale uguale ad Hannibal Lecter del Silenzio degli Innocenti. Stesso ghigno, stessi occhi, stesso modo di fare un po’ sopra le righe. Mi aspettavo da un momento all’altro il suo tipico “sibilo” a risucchio e la comparsa di Clarice con il suo cappottino perfettino. Ogni tanto guardava la signora seduta vicina a lui e sorrideva in maniera quasi ironica, poi si girava dall’altra parte e recitava (senza voce) dei versi con le labbra. Insomma, è proprio vero che in centro a New York si può incontrare chiunque.

La coscienza di Zeno

Guardandola dal punto di vista dell’acculturamento personale, l’America mi sta facendo proprio bene: ho letto più libri negli ultimi mesi che sono qui, di quanti ne avessi letti negli ultimi anni in Italia. Forse è un istinto di salvaguardia della lingua, della cultura, delle mie radici, non so. L’ultimo romanzo l’ho preso dai classici italiani: dopo Il ritratto di Dorian Gray, adesso è la volta della Coscienza di zeno di Italo Svevo. In realtà volevo rileggere Senilità, che tanto mi appassionò ai tempi della scuola media, ma ho finito per scegliere l’altro. Come Dorian, anche Zeno risente dell’influenza di Sigmund Freud nella lunga analisi che fa del suo modo di essere e di approcciare i problemi della vita. La mia prima impressione? Ti viene quasi voglia di fumare, leggendo il primo capitolo! Un vero spot pubblicitario alle sigarette, ed all’impossibilità di togliersi questo viziaccio. Leggi il resto di La coscienza di Zeno

Match point, vince il cattivo?

Finalmente un film dove non trionfa il buonismo del classico “e vissero tutti felici e contenti” americano. La trama raccontata da Woody Allen in Match Point è tutt’altro che scontata. La moglie ed io l’abbiamo rivisto un paio di sere fa. Ma non preoccuparti, non ti svelerò come va a finire la storia, proprio perché penso valga la pena di guardare questo film fino in fondo, fino all’ultima battuta. Per rendersi conto di come un anello può cambiare completamente la vita di una persona. Si, perché andando oltre l’intera storia d’amore e di passione, secondo me quello che il regista voleva mettere a fuoco è proprio questo: un piccolo “errore” nei gesti che facciamo ogni giorno, può diventare il perno di una esistenza completamente diversa. Leggi il resto di Match point, vince il cattivo?

Comprimere i fogli di stile

Sempre per la serie “come sto facendo dimagrire il tema del mio sito”, ti segnalo oggi uno strumento utilissimo per ridurre la dimensione dei fogli di stile: CSS Compressor. Basta dargli in pasto quello del proprio sito, per vederselo restituire lindo e tirato, meno ingombrante in media del 20%. Non si tratta di una compressione “a basso livello” che necessita lavoro extra da parte del browser: semplicemente vengono rimossi gli spazi, le interruzioni di linea, e le definizioni ridondanti.

Tutte cose che servono per leggere comodamente un foglio di stile, ma inutili nella maggior parte dei casi. Nello specifico del mio blog, sono riuscito a risparmiare il 20%, passando da 14 kilobyte a circa 10. Analogo metodo ho seguito per il Javascript che fa funzionare la barra scorrevole e altre amenità presenti: con Javascript Compressor, passando da 15 kilobyte a 5. In questo modo sono riuscito ad eliminare quasi del tutto l’effetto di “attesa” prima di veder scorrere la barretta qui a fianco.

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