Leggo spesso gente che critica gli Stati Uniti perché non hanno voluto firmare il procollo di Kyoto, all’epoca. Ho già espresso a suo tempo come la penso in merito. E le mie convinzioni si rafforzano quando leggo su ecoblog che la città di New York ha deciso di sostituire le lampade a bulbo dei principali ponti, con le più economiche e durature lampade a led. Si parte dal ponte di Verrazano, che è tra l’altro uno dei miei preferiti: imponente ed elegante, si fa notare per quell’aria aristocratica che lo contraddistingue.
Passarci sopra è un’emozione che non ti posso descrivere, va provata in prima persona. A quando i led nelle tante gallerie italiane, come ce li hanno in Austria ad esempio? Strano, mi sembrava di ricordare che l’Italia avesse firmato il protocollo, eppure negli ultimi anni abbiamo accumulato ritardi, anziché mettere in campo soluzioni concrete come accade qui negli Stati Uniti. Eccola la differenza tra Italia e America: dimostrare con i fatti concreti, più che con le vuote parole e le firme sui pezzi di carta, che un problema sta a cuore.
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A Bologna per esempio hanno messo tutte le lampadine dei semafori a led e in qualche paese più piccolo anche tutti i lampioni. Ne hanno parlato a Report qualche tempo fa…