Ed eccoci al quarto appuntamento di questa manifestazione virtuale che si svolge in giro per il mondo: milioni di blogger sono invitati a segnalare 5 siti che ritengono particolarmente meritevoli di essere conosciuti. Sempre in questi giorni si svolgono i Macchianera Blog Awards ed il concorso per il miglior sito 2008 bandito da Hosting Talk. Per me sono un’occasione per far valutare dai diretti interessati (i lettori di questo spazietto) la qualità dei miei contenuti: perché, diciamocelo seriamente, nessuno crede alla frase “io scrivo un blog per me stesso, per tenere traccia dei miei pensieri, e non m’importa di quello che pensano gli altri” perché se fosse così, sarebbe più comodo un file di Word (o di Google Docs, se proprio sei all’avanguardia).
Bene, bando alle ciance. La mia lista di quest’anno è stata davvero difficile da preparare: il mio lettore RSS conta attualmente un centinaio di fonti che leggo più o meno quotidianamente, tutte interessanti e particolarmente meritevoli di essere nominate. Alcuni, per fortuna, li ho già nominati nel 2007 e nel 2006, quindi l’elenco si è ridotto a questi:
- Nyft, un diario irriverente che riesce a mischiare sapientemente umorismo e serietà, tecnologia e pensieri personali. Consigliato a chi vuole leggere qualcosa di non troppo impegnativo, ma allo stesso tempo tutt’altro che stupido o fuori misura
- Nella mutanda di Miranda, ovvero come il maschio italiano abborda le sue prede nell’era di internet. Una collezione senza… peli sulla lingua delle frasi che la “fantomatica” (esplicitamente costruita ad arte dalla tenutaria del blog) riceve via chat dai suoi corteggiatori
- Placida Signora non ha bisogno di presentazione: se frequenti la blogosfera italiana da qualche tempo, il diario di Mitì Vigliero dovrebbe essere sicuramente nei tuoi preferiti. Molto divertenti le foto di animali delle quali bisogna dire “cosa sta pensando” o cosa ha appena mangiato: un appuntamento in cui la fantasia dei lettori si scatena e vengono fuori situazioni molto divertenti
- L’angolo di Larvotto l’ho scoperto dopo la sua partecipazione alle selezioni per la nuova Videomarta: il suo video è stato per me uno dei più divertenti che abbia mai visto. Da allora l’ho inserito nella lista di quelli che leggo, ed anche se non lascio sempre un commento, mi piace quello che scrive
- Butterfly Effect, infine, è tra le “nuove proposte” che meritano una citazione per quest’anno: le pillole quotidiano che propone, offrono uno spunto di riflessione sulla vita e sul modo in cui ognuno di noi ritiene giusto impostarla.
Commenti
Grazie mille della citazione ^_^
sono proprio lusingato.
Ieri ho provato a farlo ma pensavo di essere fuori tempo massimo, si può rimediare?
Ciao, credo di aver perso il numero delle tue coordinate bancarie.
E non ricordo quanto ti devo per la citazione…
fammi sapere.
😀
Il prossimo “cosa sta pensando” lo dedicherò a te! Grazie tesoro :-**
Ragazzo, noto con piacere che sei stato citato numerosissime volte! Complimenti 😉
Jgor, non serve ricambiare il favore… il tuo blog mi piace e quindi l’ho voluto segnalare quest’anno 🙂
Larvotto, ma come non ricordi? Si era detto che avresti fatto un’offerta di beneficenza a qualche istituzione religiosa 😀 Scherzi a parte, continua così mi raccomando…
Mitì, non ho parole… grazie davvero. Ma non credo di meritare tanto. In fondo ho soltanto espresso il mio parere sincero.
Andrea, sei sicuro? 🙂 Forse sto diventando troppo famoso per i miei gusti eh eh.
Grazie mille per la stima allora ^_^
Mi hai sicuramente allietato la giornata 😛
😀
Jgor, come dicevo qui sopra, ho solo espresso il mio parere sincero 🙂
[…] a Camu, come promesso! […]
Sba, e io che pensavo che mi snobbassi alla grande 🙂
NOOOOOOOOOo!!!!! Camu, ma com’è che non ho letto questo???? Stasera per caso ho fatto un giro su BlogBabel è ho trovato una citazione al mio… coso. MA GRASSIE! Sei il primo al mondo ad avermi citato 🙂
Camu, certe sere sono così stanco che non apro nemmeno FeedReader, che è l’unica cosa che mi tiene in contatto con il mondo. E siccome parto dall’ipotesi di non interessare a nessuno, non mi pongo nemmeno il problema che questo, remotamente, possa accadere.
E poi, per chiarire, come potrei snobbare, io che vivo con scritto in fronte questo anatema di Woody Allen: “Il bisogno di essere benevoluti ad ogni costo è geneticamente innato, e non socialmente acquisito, al pari della capacità di assistere dall’inizio alla fine ad un’operetta”.
Ancora grazie, in ogni caso. 🙂