due chiacchiere

Sulla inutilità del blogroll

Da quasi un mese ho attivato sul blog la funzione che mi consente di tracciare, sfruttando le statistiche di Google Analytics, i link in uscita: in questo modo posso capire dove cliccano i miei visitatori quando decidono di andar via da questo piccolo angolo della blogosfera. Pur non facendo di mestiere l’ottimizzatore per motori di ricerca (meglio noti come SEO), una cosa salta all’occhio, guardando i risultati: il blogroll nel menu di navigazione è completamente inutile. Un sospetto che, in effetti, avevo già da qualche tempo, e che adesso mi è confermato dalla triste realtà dei numeri. In fondo, diciamocelo chiaramente, quanti si prendono la briga di andare “oltre” la lettura dell’articolo, quando visitano un blog?

E dire che per scelta editoriale, sin dall’inizio ho cercato di ridurre all’essenziale la quantità di informazioni presenti in ogni singola pagina. Vedo invece sempre più siti (non solo blog) che hanno un menu di navigazione laterale superaffollato, con due colonne piene di twitterate, blogroll chilometrici, pubblicità di AdSense e chi più ne ha, più ne metta. Dubito fortemente che quella foresta di informazione spesso organizzata senza criterio, sia utile a qualcuno. Prova ne è che ricevo pochissime visite da siti che mi elencano nel loro blogroll. L’unico risultato che si ottiene è quello di aumentare il tempo di caricamento ed il “rumore” presente nella pagina. Io stesso preferisco concentrarmi sui contenuti, e mi disturba essere distratto da immaginette lampeggianti o informazioni disseminate a casaccio.

Al contrario, questo mese di osservazione dei collegamenti in uscita, conferma la teoria di TagliaBlog. A pensarci bene, non è poi così strano: dopo aver letto un post, scorro i commenti e se qualcuno dice una cosa interessante, mi viene istintivo andare a vedere chi è, cosa scrive sul suo blog, approfondire un pochino. Fa parte della natura stessa del web due-punto-zero: i contenuti generati dagli utenti e l’appartenenza ad una rete sociale, sono la vera parte dominante di ogni blog, grande o piccolo che sia. La morale è che, pur mantenendo il blogroll qui a fianco, ho deciso di dar maggior risalto al sito di chi lascia un commento, associandolo al suo nickname direttamente in homepage. Per mettere in pratica le regole della rete sociale di cui faccio parte.

Commenti

  1. Roberta ha scritto:

    Bè si in parte hai ragione,a me a dare fastidio sono soprattutto le pubblicità.In realtà ritengo di appartenere alla schiera di quelli che usano quelle distrazioni insopportabili di cui tu parli.Ma è anche vero che se i tuoi argomenti acquistano centralità e risonanza nei gusti di chi ti legge,bè allora tutte le metope e foglie grife che usi non hanno alcuna influenza. Poi per quanto riguarda l’elenco di blog,io personalmente lo utilizzo sia per tenere sott’occhio tutte le modifiche dei blog che leggo ,come anche il tuo, sia per dare importanza alle persone che più spesso vengono a visitarmi. è un sacrificio di estetica che faccio con piacere.

  2. LaCapa ha scritto:

    Ho ridimensionato la lista link del mio blog da un po’ di tempo. Effettivamente, è rimasta alquanto piena ma soltanto di quei blog non ospitati sulla mia piattaforma che leggo abitualmente e dei quali non voglio perdermi gli ultimi post.
    Lo ritengo inutile anch’io, il blogroll, e come te mi sono accorta che è molto più usuale conoscere blogger interessanti partendo dai commenti.
    Qua, ad esempio, ci sono approdata dopo aver letto una tua opinione interessante sul blog di Sw4n.

    🙂

  3. Lolindir Faelivrin ha scritto:

    Ciao,
    credo che una mera e sterile lista di blog non sia molto utile (utile soprattutto al blog lincato) sarebbe più opportuno una pagina dedicata al blogroll con una spiegazione del perchè si consiglia il medesimo.

    Ottima la tua decisione di associare il link al commento.

    PS: hai mai pensato di mostrare i feed (un numero limitato) del blog di chi ti commenta?

  4. FulviaLeopardi ha scritto:

    io il blogroll l’ho addirittura infilato in una pagina interna, ma effettivamente, per quello che devo via mybloglog…nessuno clicca i link oltre al post e ai commenti

  5. Emanuele ha scritto:

    Neanch’io sono mai stato realmente convinto dell’utilità dei blogroll… e da anni rifletto se inserirlo (ed in che forma) o meno.
    Fin quando non trovo “il colpo di genio”, continuerò anch’io a lasciare il blog abbastanza vuoto e concentrarmi su ciò che scrivo.
    Ciao,
    Emanuele

  6. Irish Coffee ha scritto:

    penso che hai ragione, il blogroll non sempre viene utilizzato dai visitatori, io come te clikko sui link che vedo nei vari commenti, poche volte nel blogroll
    avevo una top commentatori mensile che con l’aggiornamento alla WP 2.6.1 ha fatto a botte, bene, eliminata di sana pianta
    si nasce con una impostazione, poi col tempo si cambia…
    ma come per tutte le cose anche una home è una scelta, è giusto che ogniuno l’abbia come meglio crede 😛
    vacanze finite…e si riparte…
    buon week end..

  7. sandro ha scritto:

    A dire il vero io ho iniziato da poco aprendo il mio blog personale e la lista dei blogroll mi è stata utile per vedere cosa facevano gli altri. Vedere come venivano usati wordpress temi adsense etc. Non a caso sono finito su questo sito tramite uno di questilink.

    cmq se messi in una pagina dedicata (cosi non danno fastidio alla lettura) i blogroll servono anche ad identificare i gusti dell’autore e le sue preferenze

  8. Davide ha scritto:

    Utilità, in effetti, ne ha poca. Io lo utilizzo da sempre nel mio blog, più che altro per segnalare a chiunque voglia i blog che ritengo validi e di cui conosco gli autori. Di certo, però, credo che essere inserito nel blogroll di mezza blogosfera non ti fa guadagnare tantissime visite.

  9. (Lady).Chobin ha scritto:

    Io uso il blogroll per far prima io a ritrovare i siti che mi interessano 😀

  10. Emanuele ha scritto:

    E visto che ci siamo… prova ad incentivare (e rivaluta tu stesso) l’abolizione del tag nofollow.
    Fu introdotto per azzerare a livello SEO il valore dei link di spam ma ormai le piattaforme di blogging integrano sistemi per fermare lo spam alla radice ed il nofollow ha poco senso che rimanga attivo.
    Ciao,
    Emanuele
    Ps: ti scrivo dal cellulare… vediamo se va tutto ok! 🙂

  11. Emanuele ha scritto:

    Mumble, Opera mini azzera il campo http quando si invia il form… strano comportamento. 😐
    Ciao,
    Emanuele

  12. camu ha scritto:

    Grazie, ogni riscontro è particolarmente prezioso 🙂 Da quello che mi dite, in pratica il blogroll serve più a se stessi che agli altri. Come dice Irish Coffee, comunque, ognuno è libero di avere la propria home come meglio crede. Deve però sapere che ogni scelta che farà, avrà delle ripercussioni. L’idea di mettere i collegamenti in una pagina separata, l’ho provata anche quella: 6 accessi nel giro di due settimane, su circa 1000 giornalieri. Praticamente nessuno.
    Emanuele, se guardi il sorgente io non uso il tag nofollow, per principio: preferisco moderare i commenti (in fondo quel tag è usato spesso per evitare la proliferazione dello spam, non per abbassare il pagerank della gente) e dare il giusto credito a chi lascia un commento qui. Non a caso adesso il link al blog di chi commenta appare anche in homepage. Riguardo ad Opera Mini, bisognerebbe indagare come interpreta il Javascript. Hai una consolle di debug?

  13. Emanuele ha scritto:

    Mumble, non ricordavo della tua (ottima) scelta riguardo il nofollow.
    Opera Mini non ha una console di debug, immagino che per debuggarlo vada installato l’emulatore sul computer ed avviato… sinceramente ho altro a cui dedicarmi! 😛
    Comunque, perché parli di js? I campi vengono mandati in http-post, no? C’è qualche js che li manipola?! (mi secca guardarti il codice… :-P).
    Ciao,
    Emanuele

  14. camu ha scritto:

    Emanuele, in effetti non ho mai esternato ufficialmente la mia scelta sul nofollow, l’ho implementata silenziosamente. Riguardo al bug che hai riscontrato con Opera Mini, si parlo di javascript perché c’è una funzione associata “dinamicamente” a tutti i campi della pagina, che ripristina il valore di default se inserisci un valore non corretto. Si vede che in Opera il controllo fa un po’ di casino. Ma sull’iPhone tanto c’è Safari, no?

  15. Emanuele ha scritto:

    Si beh sull’iPhone c’è Safari… ma Opera è presente praticamente in tutti gli altri dispositivi mobili! 😉
    Ciao,
    Emanuele

  16. Giù ha scritto:

    Mmm..io ho da poco aperto un blog..stavo cercando il modo per pubblicizzarlo al meglio ed ho trovato questo ottimo post! leggendolo e leggendo i commenti non credo che userò molto blogroll..!! Grazie!

  17. Mother ha scritto:

    Perdonami se ti contraddico, ma i blogroll sono essenziali per internet. Spiegarti il motivo è puttosto complesso. Vorrei farti notare che internet sono le pagine pubblicate, i siti, ecc… Ma internet sarebbe un mondo imperscrutabile se non esistessero i motori di ricerca. Internet quindi sono i motori di ricerca che rendono il materiale pubblico dell’universo web visibile ed accessibile. Essendo un mondo sconfinato la capacità di un motore di ricerca di creare un databse che ti restituisce i link appropriati quando esegui una ricerca è di primaria importanza per la raccolta di informazione, cosa che un blogger fa spesso. Un buon database per il motore di ricerca si fa con determinate regole (e qui si potrebbe disquisire per ore).
    Il miglior algoritmo di ricerca esistente oggi per definire per l’appunto il database con cui offre link, ovvero definisce l’universo internet in una ricerca di un internauta è google. La regola tanto semplice quanto geniale che permette a Google di essere il miglior motore di ricerca al mondo sono i link pubblicati dalla gente che dimostrano l’effettivo interesse di qualcuno per qualcosa… il blogroll.

    Ti consiglio la visione del documentario: Internet la rivoluzione globale.

    Bbye
    mother

    Risposte al commento di Mother

    1. camu ha scritto:

      Ed in che modo un blogroll asettico e decontestualizzato aiuterebbe in quello che stai dicendo? Anzi, in base alle tue parole, a maggior ragione bisogna evitare i blogroll come la peste!

  18. mother ha scritto:

    Tendenzialmente tu dici, l blogroll è inutile perchè quando io inserisco il link in un contesto (un articolo per esempio) questo viene tracciato meglio rispetto a determinate parole chiave, le stesse che inserite nel motore di ricerca fanno risalire ai link. In realtà i link dei blogroll contano comunque nella definizione dei pagerank, tanto da poter definire il cosiddetto Universo internet (come sito web indico il tentativo mediocre di rappresentare la blogsfera italiana).

    Eppure un bravo “Searcher”, ricercatore di notizie, non si limita semplicemente a mettere termini su un motore di ricerca od andare oltre le prime 10 pagine di risultato (10-20 link per pagina), ma fa il cossiddetto “giro in giro”, ovvero trova un blog specifico riguardante una data materia e comincia a scandagliare come un web-crawler l’argomento che sta cercando navigando fra i blogroll. praticamente fa a mano l’idea base di google, con la differenza che da 2 anni a questa parte Google dovendo monetizzare per investitori e borsa ha ridotto l’ottima corrispondenza del suo sistema a “page rank” con la pubblicizzazione (ovvero compagnie pagano per apparire più alte nel pagerank… vedi il documentario “internet la rivoluzione globale”).

    Tuttavia l’avvento di Facebook ha spostato i blogroll ai cosiddetti “like”, nascosti in quelle sottospecie di clan invisibile che sono le community di facebook. La differenza è evidente: i primi erano accessibili a tutti, i secondi sono accessibili solo a Zucky per far indagini di settore o mercato. Da notare che Google ha subito carpito l’importanza dell’operazione ed ha inventato i Google +.

    Ciò porta a capire perchè facebook possa essere definito come il buco nero dell’universo Google, specie per tutto quel materiale che pubblicato in aree nascoste del sito web, non può essere tracciato dai bot-crawler dei motori di ricerca.

    Per anni blogger e forum hanno scandagliato autonomamente piccole parti di spazio web tessendo la cossiddetta rete internet secondo l’interesse. Questo interesse è stato uno dei più corretti descrittore dell’universo web ed il motore di ricerca che ha invididuato questo e l’ha codificato in algoritmo è cresciuto più di velocemente di qualsiasi azienda sia mai riuscita a fare. Ora invece c’è Facebook che ha creato un metodo nuovo che rischia di soppiantare il precedente, attraendo gente con l’illusione del “social”. (tono ironico) Forum, blog, chat aperti a chiunque… quelli non erano social… i clan ristretti invisibili e separati di amici in facebook… questo è social!

    ^_^

  19. alex basile ha scritto:

    In effeti io il blogroll non lo uso, metto solo i miei amici e basta, chi mi vuole sa dove trovarmi 🙂

  20. anonimo ha scritto:

    Segnalo tumblr come esempio di miglioramento della condivisione di risorse in forma blog, similmente ad un social network.

    Invece di blogger attendo impazientemente il dynamic layer

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