Hai presente tanti anni fa quando trasmettevano quel cartone animato tanto caro a quelli della mia generazione, i Puffi? Piccoli esserini blu inseguiti dal perfido (ma non per questo meno simpatico) Gargamella. Ognuno di essi incarnava una caratteristica della personalità umana oppure un mestiere: c’era il cuoco, il fabbro, l’inventore, il tontolone, il quattrocchi ed il brontolone. Quest’ultimo, in particolare, era solito dire la frase “io odio…” seguita da un oggetto o una situazione. Beh, tutta questa premessa per farti capire come leggere il titolo di questo intervento, proprio nel senso della pronuncia. Perché lo spam mirato ai blog, mi ha davvero stufato.
Per fortuna la tecnologia fornisce già molti strumenti per combattere questa piaga infestante che, nel mio caso, spreca un traffico di banda pari a circa il 60% di quello totale generato dal mio sito: sí hai letto bene, più della metà dei miei visitatori sono in realtà sistemi automatici mirati a lasciare nei commenti collegamenti a siti dalla dubbia correttezza morale. Tra i mezzi che ho attivato c’è il buon Akismet, che riesce a filtrare circa 600 commenti settimanali indesiderati. Ma ho anche attivato una politica di accesso grazie al file .htaccess
, che vieta l’accesso a determinati indirizzi.
Lo so, è un lavoro praticamente infinito, perché i furbi che fanno questo mestiere cambiano continuamente il proprio indirizzo mittente, ma individuandoli in gruppi, si può ottenere una gestione più snella dei filtri. Se vuoi munirti anche tu di questa difesa, ti basta creare un file .htaccess
nella cartella principale del tuo sito (o aggiungere le righe che seguono, se già presente):
ErrorDocument 403 /errordocs/403.html
<Files *.php>
Order allow,deny
Deny from 58.79.222.155
Deny from 62.150.130.0/24
Allow from all
</Files>
I vari deny conterranno gli indirizzi segnalati dal filtro Akismet, anche come intere sottoreti (vedi secondo indirizzo qui sopra). Poi aggiungi la pagina 403.html
in cui scriverai le motivazioni del blocco, e come contattarti in caso di errore.
Commenti
Ottima idea. Ecco come prevenire il problema alla radice.
Si, certo si rischia di creare dei disagi magari anche ad altri lettori (comunque risolvibili) ma per risolvere certi problemi ci vogliono soluzioni drastiche.
Chissà che Askimet non si possa evolvere in qualcosa di simile fatto in automatico però.
Personalmente non sento molto questo problema perché ho poca spazzatura.
Però se il fastidio dovesse diventare maggiore sarà sicuramente una delle soluzioni per cui opterò
Ho trovato proprio quello di cui parlava davide
http://boakes.org/akismet-htaccess-extension/
Ovvero modifica automaticamente l’htaccess per bannare gli ip più insistenti. Un buon punto di partenza, no?