Se usi WordPress per sviluppare i tuoi siti web, forse avrai letto la notizia circolata nelle scorse settimane, secondo cui Jessica Lyschik, una sviluppatrice che lavora per GREYD, ha vinto l’attesissima WordPress Speed Build Challenge, sconfiggendo nientepopodimeno che il co-fondatore di WordPress Matt Mullenweg. E fin qua, non sembrerebbe poi una notizia così sensazionale. La sfida, ospitata da Jamie Marsland (capo del gruppo che si occupa di gestire la presenza su YouTube dei contenuti ufficiali legati a WordPress stesso), richiedeva ad entrambi i partecipanti di replicare il sito web di Bob Dylan entro 30 minuti utilizzando qualsiasi strumento o tecnica che i contendenti volessero usare. Jessica ha utilizzato il tema e il plugin GREYD, mentre Matt ha optato per il tema Twenty Twenty-Five e l’intelligenza artificiale. Requisito per entrambi: usare l’editor a blocchi disponibile in WordPress, Gutenberg.
Il pubblico si è divertito nel vedere Matt bloccarsi e frustrarsi con l’allineamento, il padding e i bordi in Gutenberg, ammettendo alla fine che non avrebbe mai trovato alcune delle opzioni neppure in un milione di anni. “Fa piacere vedere che la dirigenza di WP provi a usare in prima persona Gutenberg, è l’unico modo per toccare con mano le fragilità di questo sistema, e capire dove e come sia possibile migliorare”, ha commentato uno degli spettatori. La speranza, per tanti, è che finalmente diano ascolto alla comunità, che da tempo lamenta quanto sia complesso ed arzigogolato questo editor, specialmente quando esistono sul mercato alternative molto più snelle e flessibili. E te lo dice uno che ha provato entrambi, ed ha visto in prima persona la differenza sostanziale nel costruire un sito da zero, e mantenerlo nel tempo, con entrambi i sistemi.
La prossima sfida, per chi si trovasse da quelle parti, si terrà a Manila in occasione del WordCamp Asia 2025.
Commenti
Confesso con un certo imbarazzo che pur essendo su WordPress da una quindicina di anni non ho capito un chiodo di questa vicenda. D’accordo, c’è stata una sfida tra queste due persone, ma cosa dovessero fare mi sfugge, scrivere un racconto, costruire uno scenario nuovo, replicare una canzone di bob Dylan, prendersi a mazzate virtuali? E poi non so cosa sia una sviluppatrice, un gried, Gutemberg , il padding.
Non so stare al passo coi tempi!
ml
Risposte al commento di Carlo Calati (massimolegnani)
Non preoccuparti 🙂 Ognuno ha le sue specialità, sono certo che tu sai fare tante altre cose!
E beh, alla fine Gutemberg resta comunque un prodotto gratuito e open source, pur con i suoi problemi; le alternative non mi sembra…
Risposte al commento di Davide
Si, senza ombra di dubbio. Quello che mi perplime è che in tutti questi anni non siano riusciti a cucinare qualcosa che sia intuitivo e snello come i prodotti a pagamento sul mercato. Con tutti i soldi che hanno ad Automattic, forse gli converrebbe acquistare uno degli editor “buoni”, e mettere quello come default di sistema (aggratis, s’intende). Perché altrimenti tanto vale spendere, che so, 100 dollari per una licenza di un prodotto, se porta un gran risparmio di tempo e fatica.
Risposte al commento di camu
Verissimo, ma coi prodotti non commerciali succede spesso (vedi Firefox vs Chrome e derivati), quasi tocca sperare che WordPress venga comprato da qualche realtà più grande di Automattic, ma anche lì sappiamo che se accadrà sarà solo per avere dati più big, non certo per benevolenza…
Risposte al commento di Davide
Non c’è dubbio. Il dio portafogli alla fine è quello che comanda sempre, con buona pace di tutto il resto.