Era il lontano 2006 quando scrivevo per la prima volta di un fenomeno che avevo studiato in un corso di tecniche della comunicazione: la teoria dell’agenda setting. Secondo la quale i media non ci dicono cosa pensare, però ci dicono a cosa pensare. Negli anni ho osservato con amarezza il diffondersi di questa pratica. Ad esempio, noto che di Biden sui giornali si parla sempre poco, un evidente tentativo di nascondere tutti i problemi della sua amministrazione, cercando di distrarre l’attenzione pubblica con i palloni cinesi (che guarda caso si sono rivelati un fuoco di paglia). Ma il caso più lampante è la recente decisione del Giappone di liberare in mare tonnellate di acqua radioattiva usata per raffreddare il reattore di Fukushima, danneggiato dopo il disastro del 2011. Se ci fai caso, i media mainstream, come li chiamano quelli che hanno studiato, non stanno dicendo nulla in proposito. Ora, io non sono un complottista incallito, ma qualche sopracciglio questa situazione dovrebbe farlo sollevare, no?
Commenti
Per chi volesse approfondire sulla presunta pericolosità delle suddette acque:
https://www.youtube.com/watch?v=5xVsJivx4V4
Risposte al commento di Trap
Come diceva qualcuno una volta, che se ne parli bene o male, ma l’importante è che se ne parli. Io continuo a chiedermi perché uno deve andare a spulciare i canali su YouTube per avere queste informazioni? Perché i media principali preferiscono non dire nulla, sia in positivo che in negativo?
Risposte al commento di camu
Infatti, spesso i media preferiscono “semplificare” la notizia, utilizzando terminologie sensazionalistiche ma assolutamente sbagliate. Il giornalista sovente viene considerato dagli telespettatori una specie di espertone e quindi gli danno sempre ragione. Che tristezza…
Risposte al commento di Trap
Però la copertura sul libro di Vannacci è a tutto campo, non c’è giorno che non vi sia un articolo sui vari quotidiani che leggo… Il che conferma la tesi dell’agenda setting: i giornali ti dicono A COSA pensare 🙁 Per distogliere l’attenzione dai problemi veri…
Ecco, adesso mi è più chiaro il problema… Esattamente quando c’era il caso Ruby 😁 ricordi? Bei tempi
Che poi è interessante leggere su Reuters che la Francia scarica in mare una quantità astronomica di acqua usata per raffreddare le sue centrali nucleari (e quindi piena di trizio). Però ancora una volta, tutti i giornali italiani zitti…
Aggiungo qualcosa alla discussione così lascio anch’io un commento. Leggo sempre tutto ma poi commento poco. 😛
Avendo un sito di notizie e avendo accesso alle statistiche vi posso assicurare che il problema non è della cosiddetta stampa mainstream che nasconde sotto il tappeto alcuni argomenti e distrae con altri, ma sono proprio le persone che vogliono solo sapere i fatti inutili e si disinteressano delle cose serie.
I media devono fatturare per sopravvivere. Se con le notizie serie non riescono e con quelle stupide sì, scelgono le stupide. BuzzFeed, un notissimo sito di cretinate nato grazie ai social, ha provato ad inserire le notizie serie. Aveva proprio creato un sito con una redazione e con l’ambizione di pubblicare almeno uno scoop al giorno. Il tutto si sarebbe finanziato con la pubblicità raccolta dalle cretinate del sito principale. Dopo qualche anno hanno rinunciato.
Parlando della tv, i programmi come il GF e simili fanno il quadruplo degli ascolti di programmi come Report.
Con l’informazione online è lo stesso. Quando capita di condividere sui social una notizia stupida c’è sempre il tizio che scrive “ma chi se ne frega”, però quando controllo le statistiche risulta essere la notizia più letta del giorno. Invece altre notizie decisamente più importanti vengono lette pochissime, tant’è che ci ho quasi rinunciato.
Risposte al commento di Aldo
Vero, noto che la qualità delle notizie continua ad inabissarsi giorno dopo giorno. Le armi di distrazione di massa stanno funzionando a pieno regime, e le nuove generazioni oramai vivono in un mondo pieno di stupidaggini create apposta per confondere le menti.