due chiacchiere

L’alba della nuova rivoluzione francese

Quand’eri a scuola, la professoressa di storia ti avrà sicuramente raccontato di Maria Antonietta, la moglie di Luigi XVI, che durante una rivolta popolare per la mancanza di pane avrebbe detto “Se manca il pane, date al popolo le briosce”. Non è dato sapere se si tratti di un fatto realmente accaduto o di uno dei primi esempi di fake news. Quello che è certo, però, è che Maria Antonietta venne ghigliottinata insieme a suo marito durante la Rivoluzione Francese. La loro fine è stata il simbolo che nei secoli ha contraddistinto  coloro che non riuscivano a comprendere le esigenze e le aspirazioni del popolo di cui si trovavano alla guida. Pensavo a tutto questo mentre ascoltavo un podcast in cui si parlava dei recenti risultati delle elezioni del Parlamento Europeo. Oggi non rotolano più le teste (almeno non nel senso letterale del termine), ma le percentuali di astensione rivelano un clamoroso rifiuto del sistema da parte di molti elettori.

Ecco alcune percentuali di votanti che fanno riflettere:

– Croazia: 21,34%
– Lituania: 28,5%
– Slovacchia: 34,38%
– Repubblica Ceca: 36,45%
– Portogallo: 36,54%
– Estonia: 37,70%
– Finlandia: 40,40%
– Polonia: 40,65%
– Grecia: 41,39%
– Italia: 48,30%
– Irlanda: 49,84%
– Francia: 51%

Le elezioni, oramai lo sanno anche i sassi, hanno messo in crisi i sistemi partitici di Francia e Germania. In Francia, Macron ha dovuto sciogliere il Parlamento ed indire nuove elezioni dopo essere stato superato dalla destra. In Germania, la destra estrema ha superato il partito socialdemocratico. Situazioni simili si sono verificate in Austria e Belgio. Solo l’Italia di Giorgia Meloni, tra i grandi, esce senza le ossa rotte da questa tornata elettorale. Ma c’è poco da stare allegri. Nel Belpaese, solo il 48,30% degli elettori ha votato, garantendo di fatto a Giorgia un misero 14% reale dei consensi. E quelli che l’hanno votata, l’hanno fatto per la sua posizione: “Con Giorgia l’Italia cambia l’Europa”, come ci è stato detto più volte. Un chiaro grido d’allarme dell’elettorato italico, stanco ed impaurito.

Nonostante tutto ciò, i rappresentanti dell’Unione Europea sembrano ignorare questi segnali. Continuano a proporre la cosiddetta “maggioranza Ursula” come se nulla fosse successo. E cercando di dipingere persone come la Meloni con toni foschi e minacciosi. Quello che i parrucconi non capiscono, secondo me, è che proprio questo atteggiamento potrebbe portare a conseguenze inaspettate e potenzialmente ancora più pericolose. Temo che se non verranno compiute significative retromarce nelle politiche finanziarie e pseudo-ambientaliste, il naufragio sarà sempre più prossimo e inevitabile: il malcontento cresce e ignorarlo potrebbe far ripetere la storia di un centinaio d’anni fa.

Commenti

  1. Rimango sorpreso, purtroppo, dal notare come un paese come l’Italia che è considerata dall’UE meno di zero,cmq abbia avuto la terza più alta percentuale di votanti in Europa.

    Risposte al commento di DANIELE VERZETTI ROCKPOETA ®

    1. camu ha scritto:

      Vero, ed è interessante come i media mainstream abbiano invece voluto farci credere l’esatto contrario.

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