due chiacchiere

Le medicine americane per i turisti

Tempo di mettersi in viaggio, per i vacanzieri italiani. E stando ai contatti che ricevo in queste settimane, pare che molti abbiano scelto la meta a stelle e strisce per quest’occasione. Alcuni cercano consigli su cosa vedere, altri su dove alloggiare, e qualcuno persino su quali farmaci usare in caso di emergenza. Proprio da quest’ultima “curiosa” richiesta ho preso spunto per l’articolo di oggi, che serve anche per togliere un po’ di polvere alla mia rubrica dei viaggi che non sfrutto da tempo. Vorrei precisare che le informazioni qui di seguito non hanno carattere scientifico, e che prima di assumere un qualsiasi medicinale, è sempre opportuno consultare un medico, specificando il principio attivo, il dosaggio, e le controindicazioni reperibili nel bugiardino. Quello che scriverò serve solo ad orientarsi tra gli scaffali dei farmaci da banco in vendita al supermercato e nelle varie catene farmaceutiche in giro per la Nazione. Infine ricorda che qui le medicine si chiamano drugs, e che quindi il drugstore non è il circolo degli spacciatori.

Ecco allora i più comuni farmaci da banco (over-the-counter, come si dice qui) ed il corrispondente italiano, oltre al problema che si propongono di curare:

  • Tylenol (paracetamolo), venduto anche in confezioni da 500 compresse, è un po’ l’antidolorifico per eccellenza. In Italia è un po’ come l’Aulin ed il Mesulin (nimesulide). Tecnicamente comunque corrisponde alla Tachipirina ed Efferalgan, anche se spesso qui il dosaggio è inferiore.
  • Advil (ibuprofene), che fa sempre parte della famiglia degli antinfiammatori non steroidei, dalle proprietà analgesiche. In Italia è il buon vecchio Moment che serve a calmare i più severi mal di testa.
  • Tums (carbonato di calcio), un antiacido da prendere dopo aver ingurgitato il decimo hamburger con patatine fritte del McDonalds. Sebbene il principio attivo sia diverso (idrossido d’alluminio), il Maalox sarebbe quello che ci s’avvicina di più.
  • Claritin (loratadine), per quelli che soffrono d’allergie di tutti i tipi. Molto usato durante la primavera, quando i pollini infestano l’aria in lungo e largo. Un antistaminico, come ad esempio l’Imidazyl (se non erro esiste anche in Italia).

Commenti

  1. Stefano ha scritto:

    Ma la buona vecchia aspirina non c’è?

    Risposte al commento di Stefano

    1. camu ha scritto:

      @Stefano: beh, quella non l’ho citata perché si chiama Aspirin anche qui, quindi non serve una traduzione 🙂

  2. elfonora ha scritto:

    Questo post è molto utile, non ci avevo mai pensato a questa cosa delle medicine…

    Risposte al commento di elfonora

    1. camu ha scritto:

      @elfonora: grazie, ma anche in questo caso, ti auguro di non ne averne mai bisogno 😀

  3. B&K ha scritto:

    Beh, io che da quando son qui sono allergica pure alla mia propria ombra, prendo ALLEGRA, dal nome italiano ma dalla pronuncia americana: “Ale’gra”.

    Risposte al commento di B&K

    1. camu ha scritto:

      @B&K: pensavo che per quella ci volesse la ricetta medica 🙂 Grazie per il contributo! I turisti te ne saranno grati…

  4. B&K ha scritto:

    Ci voleva la ricetta proprio fino a qualche giorno fa…ma ora la puoi trovare come farmaco da banco.

    Risposte al commento di B&K

    1. camu ha scritto:

      @B&K: non si finisce mai di imparare 🙂

  5. Barbara ha scritto:

    molto interessante!

  6. Nicola ha scritto:

    Ottimo! Il 20 parto 😀

    Risposte al commento di Nicola

    1. camu ha scritto:

      Beh fatti vivo se vieni da queste parti…

  7. Napolux ha scritto:

    A me è capitato a Stoccolma di dover comprare una tachipirina: è stato un cinema spiegare al farmacista cosa mi serviva…

    Ho ancora la scatola in Svedese 😛

    Risposte al commento di Napolux

    1. camu ha scritto:

      Eh, quando poi l’inglese non è la lingua ufficiale é ancora più un casino 🙂 Ma internet non c’era, per cercare il nome?

      Risposte al commento di camu

      1. Napolux ha scritto:

        @camu: Avevo 38 di febbre e c’erano -12°C. Non mi era venuto in mente di cercare su Internet 🙂

        Risposte al commento di Napolux
        1. camu ha scritto:

          In effetti…

      2. Napolux ha scritto:

        @camu: Che poi in Svezia TUTTI parlano inglese. 🙂

  8. xlthlx ha scritto:

    Il Claritin in effetti esiste anche in Italia (nome identico) 🙂

  9. CyberAngel ha scritto:

    Certo che le confezioni da 500 pastiglie sono proprio da americani. Non hai mai parlato delle farmacie in modalità “drive”? Inoltre fra i medicinali mi aspettavo di trovare un anti-bruciori di stomaco e/o i postumi da sbronza come l’Alka-Seltzer e affini.

    Risposte al commento di CyberAngel

    1. camu ha scritto:

      @CyberAngel: contro i bruciori di stomaco c’è appunto il Tums… io in Italia prendevo sempre il Maalox, mai preso l’alka-seltzer, troppo leggero per i miei bruciori eheh 😀

      Risposte al commento di camu

      1. CyberAngel ha scritto:

        @camu: A me piace la Citrosodina! Da piccolo (ma anche adesso) ogni tanto la prendevo nell’acqua perché mi divertiva vederla fare la schiuma oppure secca direttamente in bocca che ti frizza 😛 E poi un bel BUUUUURP!

  10. ArielLive ha scritto:

    ciao, ora sono in america per lavoro e mi serve una pomata come la gentalyn betao qualcosa con del cortisone perche ho una scorezione cutanea. inoltre sarebbe bello se puoi aiutarmi anche con un tipo di antibiotico in italia si chiama gentalyn amoxicillina 1000..
    grazie mille

    Risposte al commento di ArielLive

    1. camu ha scritto:

      Generalmente cortisone ed antibiotici si ottengono solo dietro presentazione di una ricetta medica. Stando al sito del ministero americano, il principio attivo che ti serve si chiama gentamicin sulfate e come dice la pagina, è “rx only”, ovvero con la ricetta appunto. Ti consiglio di consultare un medico generico o la guardia medica.

  11. giovanni ha scritto:

    dove è possibile trovare negli USA e farsi spedire in Brasile un farmaco avendo la ricetta medica? A chi rivolgersi in sicurezza.
    Grazie e con i più cordiali saluti.
    Giovanni Pinti

Lascia un commento

Torna in cima alla pagina