due chiacchiere

Le targhe personalizzate americane

L’altro giorno mentre tornavo dal supermercato ho visto una macchina con una targa personalizzata, e così mi è venuta in mente l’idea per il post di oggi. Non so come mai in Italia questa cosa non sia mai stata lanciata A quanto pare, anche in Italia si può fare, ma in pochi ne approfittano: in fondo è un’idea carina che sostanzialmente porta qualche soldo extra nelle casse della motorizzazione civile. Già, perché qui nel Paese a stelle e strisce, è legale richiedere, dietro un compenso che si aggira intorno ai 50 dollari, una targa con lettere e numeri a propria scelta. Ovviamente ci sono regole che evitano l’uso di parolacce o allusioni a volgarità offensive (non si può richiedere una targa con scritto l’equivalente americano di vaffa…), ma per il resto tutto è lecito, sperando che qualcuno non abbia già avuto la stessa idea. In genere, come nelle foto qui sotto, si sfruttano le abbreviazioni e la pronuncia di lettere e numeri per esprimere i concetti più fantasiosi. Una nota di colore che non avevo mai condiviso prima.

Una targa della California che dice I date moms
Alcuni ragazzi indicano una targa con scritto Go, mom go
Un'Alfa Romeo con la targa Andiamo

Commenti

  1. Trap ha scritto:

    In realtà anche qua si può avere una targa personalizzata, costa 150 euro, e indovina in quanti la vogliono 😀

    Una cosa che non c’entra molto con l’articolo ma che mi è sempre piaciuta è che in Svizzera esiste il concetto di targa trasferibile, cioè se tu hai due auto puoi avere solo una targa da usare all’occorrenza nell’auto che userai, in questo modo si risparmia anche il 40% sull’assicurazione (entrambe devono comunque essere assicurate) e puoi avere due veicoli diversi, ad esempio una familiare o una biposto e così via 🙂

    Risposte al commento di Trap

    1. Paolo ha scritto:

      In realtà anche qua si può avere una targa personalizzata, costa 150 euro, e indovina in quanti la vogliono 😀

      Va comunque rispettato il pattern AA000AA (non si possono usare le lettere IOUQ) per cui non è facile formare parole.
      Poi ci sono pure le targhe fasulle come quelle delle pubblicità FIAT 😀

      Una cosa che non c’entra molto con l’articolo ma che mi è sempre piaciuta è che in Svizzera esiste il concetto di targa trasferibile, cioè se tu hai due auto puoi avere solo una targa da usare all’occorrenza nell’auto che userai, in questo modo si risparmia anche il 40% sull’assicurazione (entrambe devono comunque essere assicurate) e puoi avere due veicoli diversi, ad esempio una familiare o una biposto e così via 🙂

      E sull’abbonamento alle autostrade

      Risposte al commento di Paolo

      1. camu ha scritto:

        Ed ho letto che ora invece vanno molto di moda le targhe polacche, che a quanto pare fanno risparmiare sull’assicurazione? 🤔

        Risposte al commento di camu
        1. Tiziano ha scritto:

          Qualcuno sostiene che a Napoli ci siano più targhe polacche che a Varsavia ma non può essere vero.

          Risposte al commento di Tiziano
          1. camu ha scritto:

            La mentalità del furbetto che sfida lo stato è il motivo per cui è difficile fare cose buone in Italia.

      2. Trap ha scritto:

        > E sull’abbonamento alle autostrade

        Non ne sono sicuro. Loro usano la vignetta da applicare al parabrezza, non è come da noi con il telepass, ma sai quanto costa l’anno? 42 euro! In pratica quanto il viaggio di sola andata Milano-Roma…

        Risposte al commento di Trap
        1. Risposte al commento di Paolo
          1. camu ha scritto:

            Anni luce avanti! Qui da poco hanno introdotto i caselli elettronici con telecamera. Non c’è più l’impiegato o il pagamento con carta: chi non ha il telepass riceve un bollettino a casa per effettuare il pagamento (non maggiorato), senza doversi fermare al casello. Le telecamere sono montate in alto su una barra che attraversa la strada, così la gente non deve fermarsi, e non si creano ingorghi. Lo chiamano Toll by Mail, ovvero pedaggio per posta.

    2. camu ha scritto:

      Non sapevo si potesse fare anche lì, correggerò l’articolo 🙂 Riguardo alla trasferibilità, mi sembra in effetti un’idea geniale. Qui non è possibile farlo, anzi, quando registri i dati del telepass, oltre al numero di targa, vogliono sapere la descrizione dettagliata (marca, modello ed anno) dell’auto a cui è associato.

  2. Difficile che qui questa possibilità trovi molto seguito, siamo tutti troppo legati alla privacy 😁

    Risposte al commento di DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

    1. camu ha scritto:

      Anche questo è vero. Una targa personalizzata si riconosce al volo 🙂

  3. Katrina Uragano ha scritto:

    Idea carina che ho visto solo nei vari film. Effettivamente non so perché in Italia non abbia preso piede.

    Risposte al commento di Katrina Uragano

    1. camu ha scritto:

      Immagino sia perché costa troppo (vedi commenti qui sopra) e perché la gente tiene molto alla privacy.

  4. Trap ha scritto:

    Mio zio aveva comprato un’auto con targa che conteneva il numero 666, dopo qualche mese ha pagato per cambiare numero 😀

    Risposte al commento di Trap

    1. camu ha scritto:

      Ed allora io che ho 666 nel mio numero di cellulare da 15 anni, che dovrei dire? 😀

  5. Giovanni ha scritto:

    Sai non credo che farei qualcosa per personalizzare la targa i numeri o lettere che scegli portano sempre al tuo nome e cognome …….

    Risposte al commento di Giovanni

    1. camu ha scritto:

      Si, penso che la questione privacy sia il principale dissuasore in Italia. Qui in America si vede che non importa molto…

  6. Mondo in Frantumi ha scritto:

    Volevi mica che un popolo così ossessionato dal culto dell’essere “unici” a ogni costo si lasciasse scappare questa occasione!

    Risposte al commento di Mondo in Frantumi

    1. camu ha scritto:

      Eh eh, come darti torto.

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