due chiacchiere

Consigli per ridurre le spese alimentari

Non è un segreto che i prezzi degli alimenti in genere non scendono mai, specialmente in questo periodo, anche se tutti ci dicono che l’inflazione è ai minimi storici. Così finisce che ci ritroviamo schiacciati dal salario (o dalla pensione) che non aumenta, e dai rincari di tutto il resto, dalla benzina ai peperoni, dai bolli all’energia elettrica. Ed allora nella lotta continua per arrivare a fine mese, ti propongo oggi alcuni consigli estivi su come risparmiare qualche euro senza saltare i pasti o ridursi a mangiare pane e patate tutti i giorni.

Crea un menù settimanale della spesa

Dopo una giornata di duro lavoro, torniamo a casa e ci ritroviamo di fronte all’annoso dilemma di cosa cucinare. Se ci va bene, apriamo il frigo e peschiamo la prima cosa che ci capita a portata di mano: una fettina di carne ai ferri, la pasta avanzata dal giorno prima, due uova al tegamino. Altrimenti alziamo la cornetta del telefono ed ordiniamo una pizza. La mancanza di pianificazione, in altre parole, costa cara: avere un menù settimanale ti consente di acquistare al supermercato solo quello che ti serve (evitando le spese impulsive), e ti evita di imbambolarti di fronte ad un frigo mezzo vuoto. Se il tuo supermercato ti manda il volantino con le offerte speciali, puoi costruire il menù basandoti su di esso.

Fatti guidare dalla stagione

L’anguria a Dicembre di sicuro non è una scelta intelligente: seguire le stagioni è sempre più economico, e probabilmente frutta e verdura sono prodotti locali, e non coltivati e cresciuti in qualche serra a migliaia di chilometri da casa tua. Così non solo risparmi sulle spese di trasporto, ma aiuti anche gli agricoltori della tua zona; alcuni supermercati specificano in maniera esplicita la provenienza delle verdure, il che aiuta a scegliere in maniera consapevole.

Compra prodotti a lunga scadenza

Anche i più metodici, è normale, si trovano di fronte ad imprevisti che li costringono a scombussolare la pianificazione settimanale: un ospite a cena, un invito a casa di amici, la lasagna della zia, tutte cose che possono costringerci a buttare nella spazzatura parte della spesa. Allora meglio scegliere frutta come mele, arance e verdure “a radice” (patate, carote, ecc), che in genere si conservano per settimane.

Fattelo da solo

Il blocco di grana costa, in proporzione, meno di quello già grattugiato. Un po’ di sano olio di gomito non fa certo male 😉 Ed i biscotti fatti in casa sono sicuramente più genuini di quelli del negozio pieni di grassi ed altre schifezze. Io ad esempio ho imparato da tempo a fare lo yogurt: 4 litri di latte mi costano 4 dollari, e ci faccio tre chili di yogurt, che altrimenti mi costerebbero più del doppio.

Compra all’ingrosso

Scatolette, pacchi di pasta, riso e quant’altro: perché comprarne solo un paio di pacchi alla settimana, specialmente se ci sono offerte speciali? Un mio amico ad esempio compra la pasta a sacchi da 5 chili, ed il risparmio è evidente.

E tu, hai dei consigli da condividere per risparmiare sulle derrate alimentari?

Commenti

  1. giglio ha scritto:

    In linea di massima è vero quel che dici, però invito a leggere i prezzi attentamente, poiché ultimamente mi è capitato proprio il contrario. Ad es ho trovato che 2 confezioni da due di yogurt yomo costassero meno di quella da 4; un sacchetto di bustine confezionate di zucchero da 1 kg, costasse meno del sacchetto da 1 kg. Certo, pochi cent in meno, ma mai dare niente per scontato. Il mio consiglio è quello di prendersi del tempo per fare la spesa e leggere….oltre ai prezzi consiglio di leggere anche gli ingredienti. Sapere cosa si mangia faì bene alla salute e al portafoglio!

    Risposte al commento di giglio

    1. Trap ha scritto:

      @giglio: è sempre bene leggere il prezzo al chilo, scritto piccolissimo, piuttosto che quello unitario scritto in grande.

      Riguardo agli ingredienti purtroppo non sempre basta leggerli, con quello che c’è dietro 🙂

  2. Trap ha scritto:

    Ottimi consigli. Comunque qui la verdura costa molto meno della carne. Forse negli USA esistono gli incentivi?

    Risposte al commento di Trap

    1. camu ha scritto:

      Può darsi che vi siano “incentivi” sulla carne, ma per farti un paio di esempi, gli spinaci freschi questa settimana erano a 9 dollari al chilo, mentre le costolette di maiale erano in offerta a 7 😉 Certo, se parliamo di carni pregiate o tagli particolari, allora il discorso cambia…

      Risposte al commento di camu

      1. Trap ha scritto:

        @camu: purtroppo i prezzi delle verdure risentono da una sostanza fondamentale in tutto il mondo: l’acqua.

        Si sa che l’anno 2012 è stato un anno horribilis in quanto a carenza idrica, è stato uno dei peggiori riguardo alla siccità. Lì si fa riferimento alle conseguenze riguardanti l’agricoltura. E di conseguenza anche all’allevamento e così via. Quest’articolo parla della siccità negli USA, che ha già battuto quella grave del 2011.

        Risposte al commento di Trap
        1. camu ha scritto:

          @Trap: ecco, questo spiega molte cose 🙂

Lascia un commento

Torna in cima alla pagina