due chiacchiere

Il dramma di Gennaro Sangiuliano

Qualcuno potrà pensare che finora abbia evitato di proposito di parlare della vicenda che ha coinvolto il ministro Sangiuliano nelle scorse settimane, essendo io dichiaratamente vicino all’attuale governo. La verità è che mi sono interessato poco di quello che è successo semplicemente perché ritengo vi siano problemi ben più importanti di cui occuparsi, che non le avventure di un uomo che va inseguendo una gonnella. Che poi questa gonnella fosse in mala fede o meno, non sarà mai possibile stabilirlo con certezza, ed io non ho un’idea ben delineata a riguardo. Certo, le parole dell’ex marito della signora non dipingono un quadro roseo della situazione, ma ognuno si farà l’idea che vuole. Quello che mi ha stupito è stata la gogna mediatica a cui quest’uomo è stato sottoposto. Si vede che i tempi sono proprio cambiati, e che il puritanesimo anglosassone ha messo radici anche nel Belpaese. Perché non mi pare, ad esempio, che a Berlusconi ed alle sue olgettine sia stato riservato un trattamento analogo, anzi all’epoca Silvio era considerato da tanti il simbolo del masculo italiano ed orgoglio della virilità nostrana proprio per quelle sue imprese.

Ovviamente mi viene istintivo il confronto con gli Stati Uniti. Vorrei riportare un passaggio da Il Dubbio di qualche settimana fa:

Le profonde e consolidate radici cattoliche del nostro paese ci rendono elastici e indulgenti nei confronti dei piccoli peccati di lussuria commessi dal potente di turno. In fondo quel che accade tra le lenzuola di premier e ministri è affar loro e la doppia morale della chiesa apostolica romana si sostanzia per l’appunto nell’istituto della confessione e del conseguente perdono. Il discorso si fa molto diverso quando si ha a che fare con una nazione di cultura protestante e intrisa di puritanesimo come gli Stati Uniti. Chi non ricorda l’allucinante caso Monica Lewinsky, il cosiddetto sexygate che, nell’estate del 1998, è costato a Bill Clinton una dolorosa procedura di impeachment?

L’allora presidente negò pubblicamente di avere avuto una relazione con la stagista della Casa Bianca ma fu sbugiardato da Linda Tripp, una funzionaria della sua amministrazione che registrò le conversazioni tra il presidente e la sua amante e poi spedì il dossier sulla scrivania dell’esaltato procuratore Kenneth Starr. Che reato veniva mai contestato a Clinton? Sostanzialmente mentito al popolo americano sulla sua relazione extraconiugale, peccato mortale in una società che coltiva il culto fanatico della verità. Così il presidente democratico fu costretto a un’umiliante ammissione di responsabilità, scusandosi con gli americani in diretta tv, e sottoponendosi al ludibrio generale con annessa morbosa esposizione di dettagli pruriginosi.

Davvero è a questo che vogliamo continuare a ridurre la politica anche in Italia? Forse proprio la situazione di Sangiuliano è stata un’occasione persa per guardare oltre, e preoccuparsi piuttosto di eventuali reati (accesso a dati riservati da parte di lei?), senza dare troppa importanza a quello che succede sotto le lenzuola del ministro di turno. Perché, come disse qualcuno circa duemila anni fa, “chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra”. E poi, siamo sinceri, davvero qualcuno preferirebbe che questo governo cadesse? Proprio ora che l’Italia è una delle poche nazioni europee a poter camminare a testa alta? Hai visto che casino sta succedendo in Francia e Germania? Dovremmo essere orgogliosi dei progressi fatti dal nostro Paese, a prescindere da chi è alla guida. Tra l’altro non avrei remore a dire la stessa cosa se il ministro fosse di un altro schieramento politico. Perché alla fine dei conti, quello che a me interessa è che i politici sappiano far bene il proprio mestiere e creino le condizioni per una vita migliore per noi e per le generazioni future. Se poi hanno qualche prurito peccaminoso da soddisfare, a me ne viene in tasca ben poco.

Allora, per togliermi l’amaro in bocca causato da tutto questo gossip estivo, mi consolo guardando quest’estratto dell’intervista di Giorgia Meloni alla trasmissione “4 di sera”, nel suo botta e risposta indiretto con la Schlein sull’autonomia differenziata. Il confronto con i pupazzi della politica americana è quanto mai deprimente.

Schlein:

Dai tagli alla privatizzazione strisciante della destra, il lavoro, e il lavoro di qualità, mai più precariato e lavoro povero. Il motivo per cui stiamo ancora raccogliendo le firme per il salario minimo. Un’altra importante raccolta firme: quella contro la pessima autonomia differenziata. Una riforma che vuole spaccare in due un paese che invece ha bisogno di essere ricucito. Perché il sud e le sue aree interne hanno già pagato fin troppo le diseguaglianze territoriali. E’ una riforma su cui non hanno messo un euro. Nemmeno a voler nascondere che si tratta ancora dell’antico disegno secessione della Lega, a cui Fratelli d’Italia si piega per un cinico baratto con una pessima riforma costituzionale. Il premierato contro cui più pure ci dovremmo battere con grande vigore.

Meloni:

Guardi, potrei parlare 20 minuti su quello che ho sentito, perché gli slogan sono belli ma poi purtroppo si smontano con i dati. Allora: in tema di occupazione, di lavoro povero, di lavoro precario, di lavoro femminile, temo per la segretaria del Partito Democratico che i numeri smentiscano tutto quello che dice. Perché i numeri dicono che in tutti questi fattori, le cose vanno meglio di quando al governo c’era la sinistra. E mi dispiace francamente che per dover sempre attaccare, una sinistra che ha sostenuto nella sua storia di essere vicina ai lavoratori, oggi non riesca a gioire del fatto che il salario dei lavoratori aumenta grazie alle nostre iniziative sul cuneo. Che il salario delle mamme lavoratrici aumenta, grazie alle nostre iniziative sulla decontribuzione. Che il numero dei disoccupati diminuisce, e che i contratti sono molto meno precari di quanto non lo fossero quando al governo c’erano loro. Capisco la difficoltà, non lo vogliono accettare, però questo dicono i dati.

Autonomia differenziata. Paolo, qui mi prendo un minuto e mezzo perché è davvero un’occasione per me per poterlo spiegare. Allora, intanto l’autonomia differenziata non è una legge che sta introducendo questo governo. L’autonomia differenziata esiste nella costituzione italiana da 23 anni. Da quando cioè fu fatta una riforma che si chiama riforma del Titolo Quinto della Costituzione nel 2001. E chi c’era al governo quando fu fatta questa bella riforma? C’era esattamente la sinistra. Che ha introdotto il principio per cui in costituzione lo Stato poteva dare altre materie da gestire alle regioni. Solo che hanno introdotto il principio, ma non l’hanno mai normato. Che cosa facciamo noi? Normiamo questo principio introdotto da loro. E lo normiamo proprio per garantire che quando l’autonomia si dovesse realizzare, in nessun modo possa accadere che questo crei una sperequazione, una differenza, un divario tra alcune regioni ed altre.

Come lo facciamo? Il presupposto dell’introduzione dell’autonomia differenziata voluta da questo governo è una cosa che si chiama “livelli essenziali delle prestazioni”. Livelli essenziali delle prestazioni significa che noi dobbiamo stabilire su tutto il territorio nazionale, qual è il livello minimo di servizi che deve essere uguale per tutti i cittadini indipendentemente da dove vivono. Perché la sinistra ha introdotto 23 anni fa l’autonomia, ma non ha pensato a garantire che ci fossero gli stessi servizi per tutti i cittadini. E comunico che non è che noi stiamo spaccando l’Italia, noi stiamo cercando di riunificarla. Proprio perché non aver identificato quei livelli minimi delle prestazioni che dovevano essere uguali per tutti, ha creato si la disparità che noi oggi vediamo.

L’autonomia differenziata prevede non che io do ad una regione togliendo ad un’altra. Prevede che se io ho una regione che è virtuosa nella gestione di quello che gestisce, posso decidere, io Stato Italiano, di darle altre competenze da gestire. Quindi è un contratto tra lo Stato centrale e la regione. Ma perché dovrebbe essere una disparità tra nord e sud? Ma perché non possono esserci regioni virtuose al sud che decidono che vogliono gestire più materie? Perché l’autonomia differenziata non è uno scontro tra nord e sud, è uno scontro tra classi dirigenti capaci e classi dirigenti irresponsabili. Ecco perché quelli che si scontrano con l’autonomia sono anche quelli che hanno i dati peggiori. Poi non vengano a parlare a me del sud: perché se oggi il mezzogiorno d’Italia cresce più della media nazionale, ha una crescita occupazionale molto più alta della media nazionale, gli investimenti sono aumentati del 50%, è grazie a questo governo, perché la sinistra non l’abbiamo vista.

Commenti

  1. Giovanni ha scritto:

    Qualche anno fa ho definito la Meloni (in campagna elettorale) a Berlinguer.
    Prometteva a tutti di tutto per ogni ceto e per ogni stato sociale.
    Ho pensato Grandiosa, è arrivata al governo ed ho scritto che della Meloni che la lasciassero lavorare, è così è stato ……….. passati i 100 gg non si è visto nulla
    Dopo qualche mese qualcuno del governo compresa anche la Meloni ……….dovevano esaudire la volontà degli italiani, ed è spuntata la differenziata delle regioni ……. Camu ti immagini che gli italiani potessero chiedere una cosa del genere?
    Ma non finisce qui: togliere al Presidente della Repubblica delle voci decisionale è portarli al Presidente del Consiglio(la Meloni) Camu tu capisci la volontà degli italiani che chiedono questo?
    Ma non chiedono pane lavoro e tranquillità ……… gli italiani chiedono alla Meloni queste cose dove non gli entra propio nulla.
    Sangiuliano + altri fatti non mensionati …….. significa solo due cose:
    1) Gli italiani chiedono di questi gossip …… per distogliere il governo delle cose serie ……
    2) E’ un Governo che non sa dare le cose giuste agli italiani, e gli danno macchiette per farli sorridere.
    Tu sostieni di essere vicino a questa area di estrema destra(ritorno al passato) questo vogliono gli italiani?
    Io mi sono sempre vantato è mi vanto di essere un DC preistorico convinto ……..DC peccati ne ha, però dammi atto che loro mangiavano, ma facevano mangiare, ricordiamoci dei Diritti acquisiti dal lavoratori e delle donne, anche se un po di meno.
    Se ti rammenti è stato detto che l’aborto è una scelta della donna, oggi non è la scelta del governo Meloni.
    Oggi molti diritti sono stati annullati.
    Io isolano Sicilia, sarei ben felice di questa differenziata, per un solo fatto ……….. Se guidata bene e con intelligenza sarebbe una regione che potrebbe brillare di luce propia.
    Tu Camu non sarai daccordo, ma questo governo di estrema destra ha già fallito.
    Ti auguro un buon fine settimana.

    Risposte al commento di Giovanni

    1. Trap ha scritto:

      Mi ha esaltato una parte del commento, posso affermare che anch’io sono “nato e morirò democristiano”!

      Risposte al commento di Trap

      1. camu ha scritto:

        Viva Andreotti!

      2. Giovanni ha scritto:

        Trap
        Fitto è un DC, lo si vede come si comporta(la pacatezza la calma ed il rispetto per tutti), anche se per lavorare è nei FdI insieme alla Meloni.
        In confidenza ti dico che da prestigio alla Meloni.

    2. camu ha scritto:

      Giovanni, prima di tutto sono felice di sapere che siamo corregionali, se così si può dire! Io sono nato e cresciuto dalle parti di Ragusa 🙂 La tua disamina è certo più accurata della mia che, non vivendo il quotidiano sbattersi per sopravvivere in Italia, ho solo la percezione che i giornali danno del quadro della situazione. E già solo per questo non posso che rispettare il tuo appassionato commento. D’altro canto, il dibattito ed il confronto d’idee sono il sale della conversazione, ed è così che dovrebbe essere ovunque. Non essere d’accordo non vuol dire automaticamente ODIARE la propria controparte, anzi.

      Sul fatto che il governo possa aver fatto poco, sono convinto che destra o sinistra, poco cambi: bisogna seguire in maniera quasi supina le direttive europee, che lasciano ben poco margine di manovra a qualsiasi governo nazionale nell’ambito delle politiche monetarie e fiscali che possono essere messe in campo. E poi c’è l’eterna burocrazia. Basta guardare i fondi PNRR e la lentezza con cui vengono spesi. In Spagna non solo sono riusciti a spenderli tutti, ma ne chiedono ancora, per ammodernare il loro sistema scolastico e le infrastrutture. In Italia, leggo che invece usano i fondi del PNRR per le sagre, e su questo la Meloni che cosa può fare, se non criticare queste scelte (figurati se intervenisse per decreto, sarebbe subito messa in croce).

      L’intenzione del mio post non era certo di convincere chi la pensa diversamente da me a cambiare idea, specialmente quando la disillusione di promesse non mantenute è divenuta la regola con qualsiasi governo. Ma quello che non deve mai mancare è il dibattito civile, per il bene di chi verrà dopo di noi.

      Risposte al commento di camu

      1. Giovanni ha scritto:

        Camu
        Camo non leggo giornali (articoli) leggo solo le testate, sia di Destra che di Sinistra di quel caso che mi voglio interessare ………. poi l’articolo lo faccio io.
        Oggi si parla della Meloni perchè è al governo, ma è critico(governo) lo stesso dicasi per la Sinistra, di ieri(Renzi) e di oggi.

        Oggi se vado a votare ……….. voto per la persona e non per il partito.
        Tu non vivi in Italia, ma sai gli uomini politici di ambo i lati …………ed è meglio non andare a votare.
        Saluti

        Risposte al commento di Giovanni
        1. camu ha scritto:

          Il fatto “che è meglio non andare a votare” racchiude molto più di quanto si pensi, e fa sorgere spontanea la domanda: ma allora siamo sicuri che la democrazia sia davvero il miglior assetto che una società possa volere? Se la gente è scontenta a tal punto da non volere neppure più partecipare al processo democratico, forse è il processo democratico stesso ad essere malato e bisognerebbe rivalutarlo con un’altra forma di governo?

          Risposte al commento di camu
          1. Giovanni ha scritto:

            Giustissima osservazione.
            La gente è “stanca” di questa totale democrazia.

            Risposte al commento di Giovanni
            1. camu ha scritto:

              Ed è questo che mi fa davvero paura. In America questa stanchezza si trasforma in attentati a Trump, e temo che prima o poi le cose possano peggiorare ulteriormente, se non si riesce a trovare un nuovo equilibrio ed una pax sociale tra gente e politica.

  2. Katrina Uragano ha scritto:

    Ho seguito poco la vicenda, per scelta.
    Ha l’aria del pettegolezzo e io lo detesto. Meritiamo un contesto migliore, una politica e un giornalismo migliori.
    Oddio…li meritiamo? un po’ mi viene il dubbio.
    Buona serata.

    Risposte al commento di Katrina Uragano

    1. camu ha scritto:

      Perfettamente d’accordo sul meritare una politica ed un giornalismo migliori. E si, li meritiamo, perché l’Italia è piena di tante micro-realtà in cui la gente ci mette il cuore e la passione in quello che fa. Però per la stampa la notizia negativa ed il pettegolezzo fanno più scalpore (e quindi vendono più giornali) e quindi si tende ad amplificare queste cose piuttosto che dare risalto al sottobosco di belle iniziative sparse ovunque lungo lo Stivale.

      Risposte al commento di camu

      1. Memo ha scritto:

        Le peripezie amorose del ministro Sangiuliano non ci riguardano, diventano, però, interessanti dal punto di vista politico, quando coinvolgono persone che non hanno titolo, ad interferire con questioni di Stato. Sarebbe stato quantomeno opportuno che ciò non accadesse, ma aver consentito che la sua ‘ amica’ fosse accanto a lui in occasioni ed impegni ufficiali, ha rivelato scarso senso delle istituzioni e mancanza di rispetto della carica che ricopriva. Senza voler considerare le numerose gaffe di cui é stato protagonista

        Risposte al commento di Memo
        1. camu ha scritto:

          Che lui sia stato incauto, non c’è dubbio. Però per me rimane comunque una questione di fumo negli occhi, che l’opposizione getta per distrarre gli elettori dalla mancanza di sostanza nelle loro proposte di governo.

          Sulle gaffe, le sue sono state molto evidenziate dalla stampa, e quindi sono rimaste impresse nell’opinione pubblica, ma questo non vuol dire che gli altri non ne fanno mai. Semplicemente non ce le fanno vedere, perché non conviene a questa o quella parte politica. Sai quante volte ha sbagliato Conte da Presidente del Consiglio? (specialmente durante il Covid) Eppure non è stato sottoposto alla stessa gogna mediatica…

Lascia un commento

Torna in cima alla pagina