due chiacchiere

Ricerca interattiva sul blog

Da quando Google lanciò quest’idea tantissimi anni fa, oramai siamo tutti abituati a veder spuntare una lista di suggerimenti appena finiamo di digitare una chiave di ricerca nell’apposito campo. In inglese la chiamano in tanti modi: live search, ajax search, active search e via dicendo. Secondo te l’omino talebano seduto sulla mia spalla, poteva non punzecchiarmi per implementare questa funzione sul mio blog? E così l’altro giorno mi son messo al lavoro ed in un paio d’ore ho rilasciato un aggiornamento al mio tema ed ho aggiunto una funzione che, sfruttando le API (che in questo caso non sono quei piccoli insetti che fanno il miele, ma un modo per far parlare pezzi di software tra loro) di WordPress, invia una richiesta e riceve l’elenco dei post che contengono quella stringa, per poi visualizzarli in un comodo menu a tendina. T’invito a provarla con le chiavi di ricerca più strampalate, per scovare qualche possibile bug. Tieni in mente che dovrai digitare almeno tre lettere per attivare questa funzione.

Colto da una botta di pigrizia, ti confesso che il codice in questione è stato in realtà scritto a quattro mani con ChatGPT. Da quando il nostro stagista al lavoro mi ha fatto scoprire questa funzione del cervellone artificiale, l’ho usata più volte per ottenere almeno uno scheletro di massima su cui poi attaccare il codice vero e proprio. In questo specifico caso, ho spiegato al sistema cosa volevo ottenere, ed in quattro e quattr’otto mi ha risposto con pezzi di codice HTML e Javascript personalizzati proprio per WordPress. Non era esattamente come lo volevo io, dato che mandava una richiesta al server ad ogni lettera digitata, mentre io preferivo aspettare un secondo circa per dare il tempo al visitatore di digitare la parola completa, prima di mandare inutili richieste in giro per la rete. Però è stata una bella collaborazione, che è poi in fondo il modo in cui dovremmo usare quest’intelligenza artificiale nei vari settori: non un sostituto dell’uomo, ma un partner con cui collaborare.

Commenti

  1. Trap ha scritto:

    Ciao camu, un consiglio: prova a vedere se il database supporta la ricerca “fuzzy” di stringhe. Ad esempio, io al lavoro la uso spesso su Postgres, ed il suo utilizzo è molto banale:


    SELECT *
    FROM artists
    ORDER BY SIMILARITY(name,’Lee Casner’) DESC
    LIMIT 5;

    Risposte al commento di Trap

    1. camu ha scritto:

      Ho dato un’occhiata e sembra che MySQL abbia soluzioni simili ma non altrettanto efficaci, per restituire risultati in base alla rilevanza. C’è SOUNDEX, ma è principalmente per la lingua inglese, a quanto ho letto (non ho approfondito molto, al momento), e la funzione di base di WordPress si basa su un semplice LIKE, come forse avrai potuto notare da alcune ricerche di prova. Terrò d’occhio nei log quanti visitatori usano la ricerca, ed a seconda della popolarità di questa funzione, potrei decidere di investire più tempo in qualcosa di maggiormente accurato ed efficace 🙂

  2. Trap ha scritto:

    Ho fatto alcune ricerche di prova, ma forse sto chiedendo troppo 😛

    Risposte al commento di Trap

    1. camu ha scritto:

      Il problema è che se voglio cambiare quello che succede lato server, dovrei integrare una funziona invece che usare quella che viene “di fabbrica” con WordPress. Vediamo se ChatGPT ha qualche suggerimento in merito 😀

      Risposte al commento di camu

      1. Trap ha scritto:

        Invece che a ChatGPT, che è ignorante in merito, chiedi piuttosto a Zalone 😛

        Risposte al commento di Trap
        1. camu ha scritto:

          La funzione di ricerca di Checco Zalone ritorna sempre le stesse parole chiave: biblioteca, bar, come mettersi in malattia, fare le cose con calma.

  3. Giovanni ha scritto:

    In questa materia ho solo da imparare

    Risposte al commento di Giovanni

    1. camu ha scritto:

      Ad ognuno il proprio mestiere. Ci sono tante cose in cui io sono ovviamente una capra…

  4. Giovanni ha scritto:

    Essendo un preistorico ho dimenticato il mio mestiere.
    Preistorico è un termine esagerato ……… ma nel mio caso, mica tanto esagerato, sorrido io non so fare le faccine.
    Però questo tipo di tecnologia, mi piace molto ……..solo che sono molto lento nell’apprendere.

    Risposte al commento di Giovanni

    1. camu ha scritto:

      Ti dirò, io non sono arrivato dove sono da un giorno all’altro, ed ancora sento di non sapere praticamente nulla (ma non dirlo al mio capo in ufficio ahah). Io sbatto la testa su questi aggeggi infernali (come li chiamava mia nonna 30 anni fa) che sono i computer da molto tempo, ed avendolo scelto come mestiere, ho imparato un paio di cose lungo il cammino 🙂

      Risposte al commento di camu

      1. Trap ha scritto:

        La tua nonna aveva ben ragione: “aggeggi infernali”. Chiamerei anche “strumenti infernali” i nuovi strumenti tanto in moda per fare il nuovo web attuale.

        Risposte al commento di Trap
        1. camu ha scritto:

          Già, chissà cosa direbbe vedendo i giovani d’oggi appiccicati ai telefonini 24 ore su 24.

      2. Giovanni ha scritto:

        Molto disinteressato.
        Ti dico:
        E’ veramente il futuro quell’oggetto “infernale” E tu questo già lo sai.
        Saluti

        Risposte al commento di Giovanni
        1. camu ha scritto:

          Finché non se ne abusa, ed allora diventa una prigione 🙂

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