Oggi nel mio salotto virtuale ho invitato un italo-americano: è il mio piccolo contributo a far conoscere il sottobosco di blog degli emigrati all’estero, che raccontano attraverso le pagine dei loro diari, un Paese straniero visto da un “ex” abitante del Belpaese. Sotto tutti gli aspetti. Per par condicio (che di questi tempi è sempre di moda) l’ho affiancato ad un’italiana pura, di quelle che fanno la stessa analisi degli altri, ma sulla propria stessa Nazione. Inevitabile lo sfociare nell’ambito politico, sia dall’una che dall’altra parte. Ed interessante il modo in cui, i due estremi dell’oceano atlantico, si uniscono nelle risposte alle mie domande più o meno impertinenti. Eccoti dunque l’intervista doppia di Silvana e Palbi.
New York per te in 100 parole
P: New York l’è una brutta bestia, di quelle che quando ti puntano poi non mollano più la presa e non c’è maniera di staccarsele di dosso. E’ la città più affascinante e maliarda dove abbia mai messo piede e ci ha messo forse neanche un mese per incastrarmi. A fare un bilancio pienamente onesto, ti dico che non sono particolarmente felice qui perché come fai a essere felice davvero quando le persone a cui vuoi più bene stanno lontane diecimila chilometri? Però so anche fin troppo bene che, almeno in questo momento, non riuscirei a essere soddisfatto da nessun altra parte. Insomma, come la metti la metti, New York ti ha già fregato.
S: Sono stata a New York l’11 agosto 2001 per circa 3 ore e 24 minuti (i secondi non li ho contati) in transito per il Canada; quindi non la conosco “tanto” bene. Per me è l’immaginario degli Stati Uniti, è la summa di ciò che è l’America. E’ la possibilità, è l’anonimato e la visibilità nello stesso istante, è il genio e la sregolatezza, è tutto e il contrario di tutto. E’ il rosso delle foglie d’autunno a Central Park, è la melodia di Moon River, è una colazione da Tiffany. Ma soprattutto è il Madison Square Garden.
Raccontaci il tuo odore preferito
P: Oh lo so che vi farò cascare la poesia ma io devo rispondere onestamente. Non vi parlo di ricordi di un passato gentile risvegliati da un profumo delicato e neanche di sensazioni prepotenti scatenate da un odore acre. Il mio odore preferito è – assai più prosaicamente – quello di quando torno a casa dal lavoro quel giorno della settimana che viene la signora delle pulizie. Ah la bella sensazione di pulito che mi fa sembrare che sia tutto a posto, la vita tutta in ordine.
S: Ne ho alcuni che mi piacciono in modo particolare. Il profumo del pane caldo appena sfornato (anche se lo sento poche volte perchè non sono molto mattiniera), l’odore dell’erba appena tagliata. Mi piace particolarmente l’odore misto, e praticamente indistinguibile, che si sente nei negozi che vendono spezie; talmente forte da darti alla testa. Un altro odore che mi piace è quello di una pasticceria in centro, in cui si andava, dopo aver tirato a far mattina negli anni della scuola, a fare colazione. Ma mi sa che quell’odore, in realtà, si chiami nostalgia.
Sceglieresti un partner che vota per i tuoi “nemici” politici?
P: Ah no, per me onestamente è una cosa impossibile. Ancora oggi mi chiedo come facessero Gaber e la Colli. Perché se è vero che si può stimare una persona che ha un credo politico molto distante dal tuo, si può anche ammirarla e (ovviamente) ci può essere attrazione fisica… quello che secondo me non può esserci mai è quella intima, profonda complicità che di tutti i rapporti duraturi è il vero collante.
S: Qui vado, come si dice da noi, a “sentimento” perché non mi è mai successo di aver un partner che, politicamente, la pensasse in maniera diversa da me quindi rispondo NO! La politica, quella che si occupa delle necessità, dei bisogni, delle speranze e, perchè no, degli ideali delle persone, è sempre stata una cosa importantissima per me. Tutto il mio modo di vivere è molto politico; e siccome, come dicevano le femministe negli anni ’70, il privato è politico ribadisco il mio secco no. Poi magari prendo una botta di passione e…
Dicci due aggettivi per descrivere il rapporto con i visitatori del tuo blog?
P: Su questa c’ho le idee chiarissime. La prima parola è “cameratismo”. Buona parte dei miei lettori, e la maggioranza di quelli più fedeli sono, come me, ragazzi italiani che vivono all’estero. Tutti i giorni affrontiamo situazioni analoghe, ci barcameniamo in problemi simili, viviamo le stesse piccoli grandi soddisfazioni. E ti devo dire che è proprio un piacere leggere come se la stanno cavando gli altri, farsi un po’ di compagnia a vicenda e darsi un po’ di appoggio anche se solo virtualmente. La seconda parola è “leggerezza”. Nella vita sono una persona clamorosamente seria e noiosa. Palbi, la mia incarnazione virtuale, invece preferisce i toni faceti e la leggerezza. E’ una cosa che i miei lettori capiscono bene e sanno che non devono prendere troppo sul serio le stupidaggini che scrivo, che tutto va decifrato con il canone della leggerezza.
S: Divertente e sorprendente. A parte qualche papaminkia che ogni tanto mi capita, ma sono gli inconvenienti del mestiere.
Commenti
[…] Se vi interessa leggere le nostre risposte in libertà ( e vi devono interessare) l’intervista la trovate qui […]
Ecco col palbi ho trovato un nuovo blog la leggere… mannaggiavvoi!!!
@CyberAngel: beh è proprio questo lo scopo della mia rubrica eheh ๐
Mannaggia a te! Saremo costretti ad aprire un nuova cartelle nei nostri browser per inserire tutti questi nuovi link ๐
@Caigo: se volete smetto ๐ Comunque, nessuno ha commentato ancora il tema di marzo…
@camu: Guai a te se smetti! ๐
…e poi “marzo è pazzo!”…Ok sto vaneggiando, Notte. ๐
@Caigo: LOL ๐
@camu: l’avrei commentato volentieri il tema nuovo, solo che non sapevo dove, se non andando Off-Topic… ๐
Cmq cosa sono quelle mani da zombie che si intravedono nel titolo del blog? ๐
È bello trovare un nuovo sfondo, ma ci avevi avvisato! ๐
Per le interviste, sempre interessanti, quoto Caigo . . . andando avanti così, mi tocca organizzare uno schedario dei blog . . .tutti in un giorno non riuscirò più a leggerli! ๐
Ciao, R
Troppe poche domande!!! palbi è molto molto ma molto più di questo. ๐
Zion
@Zion: eheh, ma queste sono interviste doppie, mica INTERROGATORI ๐ Chiaramente quello che i miei lettori trovano qui è giusto un “assaggino” del blog in questione, poi per approfondimenti possono direttamente rivolgersi… ai diretti interessati!
@CyberAngel: le mani da zombie, hai ragione, non hanno un significato ben preciso, forse erano più adatte per ottobre (Halloween) ma come è stato detto… marzo è un mese “pazzerello” ๐ E comunque devo ricordare che questo mese non è “wife approved”, e si vede eheh
Avevo messo il naso per la prima volta da queste parti (con ottime impressioni!) qualche giorno fa, e volevo rileggere con calma e magari commentare il post su Facebook.
Quell’intenzione per adesso resta tale, ma non posso fare a meno di commentare questa intervista doppia, visto che Silvana è una delle mie più importanti ‘amiche di blog’, anche per via della particolare intesa che nasce fra concittadini (nel nostro caso, bolognesi).
L’intervista si legge con molto piacere e, come ho segnalato direttamente a Silvana, mi sembra un ottimo strumento per ‘fare rete’ fra blog meritevoli di interesse.
Nello specifico, anch’io sono sorpreso dalla quantità di blogger emigrati all’estero: potrei elencarne davvero tanti.
Quoto Zion tuttavia, quanto alla lunghezza: avrei gradito altre domande e risposte; non aver paura di fare dei post troppo lunghi: la compresenza di tre blogger credo che esiga spazi maggiori del solito.
Un saluto.
Un grazie a Palpi per avermi fatto conoscere questo blog:-)
@Salvietta: ma PALPI è il fratello maniaco sessuale di Palbi?
@Franz: benvenuto sul mio blog allora ๐ Riguardo alla lunghezza, il problema è che a volte è già difficile far partorire agli intervistati 5 risposte, figuriamoci di più!!
trooooooooooooppo buoni! Grazie camu :o)
no che poi l’emoticon che volevo fare era un sorriso con il naso tipo così : o )
Iconcina bastarda ๐
Grazie per il benvenuto, ma con la ‘o’, perché sono un Franz di genere maschile.
Salutone.
@Franz: chiedo venia, non so per quale motivo m’era venuto in mente dal tuo nick che eri una donna ๐ Ho provveduto a correggere il refuso.
Grazie Palbi, per avermi incluso (magari non consapevolmente) nella descrizione che fai degli italiano in America… Cacchiolina, ma allora sono ancora una ragazza?? Yeah!! Grazie grazie…. Bella idea comunque di contrappassare due vite diverse!
un’altra intervista riuscitissima! complimenti!
a parte il blog di silvanascricci, che conoscevo, grazie per avermi fatto conoscere il blog di palbi (o palpi che dir si voglia ehehe ^^), è uno dei più carini che abbia visto ultimamente!
@la Ragazza con la Valigia: eh si, lo si vede anche a giudicare dal numero di commenti ๐