due chiacchiere

Torta alle ciliegie

Nello scrivere questa ricetta mi sono imbattuto in uno dei miei tanti dubbi grammaticali: si dice ciliege o ciliegie? Una rapida ricerca mi informa che i nomi che terminano in -cia e -gia, se davanti a -cia e -gia hanno una vocale, fanno al plurale -cie e -gie (camicia – camicie, guarentigia – guarentigie); se hanno una consonante fanno invece -ce e -ge (lancia – lance, bolgia – bolge). Se però hanno la i tonica, la conservano sempre (farmacìa – farmacìe, nostalgìa – nostalgìe). Insomma, pare che si dica ciliegie. Se tutto questo studio t’ha messo fame, eccoti una ricetta di stagione per calmare il tuo appetito: la torta alle ciliegie. Ho scoperto tra l’altro che una versione simile è stata premiata dal Consiglio Nazionale delle Torte (qui in America non ci facciamo mancare nulla) come la migliore in assoluto.

Ingredienti

250 grammi di farina, 20o grammi di strutto (o margarina vegetale, se vuoi qualcosa di più leggero), un bicchiere d’acqua, 300 grammi di ciliegie fresche, 250 grammi di zucchero, 30 grammi di amido di mais, un cucchiaio di burro, alcune gocce di essenza di mandorle, un pizzico di sale

Tempi e strumenti

Serve poca esperienza per ottenere una torta degna dei migliori chef. In tutto il procedimento impegna un paio d’ore, ma la maggior parte del tempo consiste nell’aspettare che il dolce sia cotto. Tieni a portata di mano un mattarello, una terrina, un pentolino, un cucchiaio di legno, una teglia da forno rotonda larga circa 27 centimetri.

Se hai scelto di usare la margarina, taglia il blocco a cubetti. Usando le mani, amalgama lo strutto (o la margarina) con la farina ed il sale, facendo assorbire bene. Aggiungi l’acqua fredda e continua ad impastare, fino ad ottenere una palla compatta non appiccicosa. Falla riposare in frigo per almeno una mezz’oretta. Nel frattempo, in una pentolina metti le ciliegie, lo zucchero e l’amido di mais. Cuoci a fuoco lento per una decina di minuti, o comunque finché le ciliegie non siano ammorbidite, mescolando col cucchiaio di legno. Aumenta la fiamma per un paio di minuti, e poi lascia riposare per un paio di minuti finché il succo non avrà assunto una consistenza più cremosa.

Stendi l’impasto formando due sfoglie di circa 30 centimetri di diametro, adagiandone una sulla teglia da forno. Versa il composto di ciliegie e copri con l’altro strato di pasta, arricciando i bordi per chiuderli insieme. Inforna a 180 gradi per 45 minuti, fino ad ottenere una crosta dorata.

Commenti

  1. Gwendalyne
    ha scritto:

    Toh, e io che ero convinta che si dicesse “ciliege”: proprio non si finisce mai di imparare… 🙂 Mi riferisco pure alla ricetta: yum! Varrà sicuramente la pena di provarla… Magari un po’ più avanti, visto che il gran caldo alle porte scoraggia dall’accendere il forno.

  2. Morosita
    ha scritto:

    Sì, la regola è quella ed è vero che molti la ignorano.
    Anche gli insospettabili.

  3. camu
    ha scritto:

    @Gwendalyne: qui invece è due settimane che piove, non se ne può più 🙂 sembra di essere ai primi di marzo! Riguardo alla menzione grammaticale, è stata una novità anche per me!

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