due chiacchiere

Un fine settimana da scrutatore elettorale

Era dai tempi in cui abitavo in Italia che desideravo provare l’ebbrezza di essere dall’altra parte del tavolo durante le elezioni nazionali, ma a quanto pare la lista d’attesa nel Belpaese è così lunga che passano decenni prima che ti chiamino. Al contrario, qui ti prendono subito, perché a quanto pare nessuno vuole fare questo “mestiere” per la misera paga di 200 dollari (circa 13 dollari all’ora), specialmente i giovani che lavorano e devono bruciare un giorno di ferie. Così in genere vedi arzilli vecchietti in pensione che non hanno nulla di meglio da fare, e che a parte l’obolo per arrotondare la mensilità che ricevono dal governo, sfruttano l’occasione per fare qualcosa di diverso ed interessante un paio di giorni all’anno. Nell’ormai lontano 2017 spedii la domanda per essere inserito nelle liste degli scrutatori della mia provincia, e con mia grande sorpresa mi chiamarono immediatamente.

Qui nel New Jersey per le elezioni non si usa la scheda di carta come in Italia, ma da anni si adopera una macchina con la scheda elettorale stampata e dei pulsanti accanto al nome di ogni candidato, da pigiare per registrare la propria preferenza. Dunque prima di buttarsi in quest’avventura, è necessario seguire un mini corso di preparazione in cui ti spiegano tutto quello che c’è da sapere su come funzionano le macchine (ed eventuali problemi che possono sorgere nell’arco della giornata), e sulle varie situazioni che capitano con gli elettori: gente che si sposta da un comune all’altro, gente che è registrata per un partito e cerca di votare per un altro nelle primarie, gente che si presenta al seggio sbagliato, gente che avrebbe dovuto votare per posta e via dicendo.

L’anno scorso, dopo anni di discussione, hanno finalmente deciso di sostituire le vecchie macchine con nuovi dispositivi digitali con schermo sensibile al tocco, e dare agli elettori la possibilità di votare in uno qualsiasi dei seggi della provincia, non necessariamente nel proprio. Quando l’elettore si presenta al tavolo, lo scrutatore trova il suo nome nel database tramite un iPad, conferma le generalità, lo fa firmare e gli consegna un bigliettino che contiene un codice a barre unico che identifica quell’elettore. Inserendo il codice a barre in una fessura della macchina elettorale, questa saprà a quale seggio appartiene l’elettore, e gli mostra la scheda elettorale corrispondente. Una volta effettuata la selezione, l’elettore pigia il pulsante per confermare il voto, e la macchina produce uno scontrino dov’è scritto il voto, che viene fatto vedere all’elettore per conferma, da dietro una finestrella trasparente. Se tutto torna, l’elettore conferma di nuovo, e viene ringraziato per aver esercitato il suo diritto democratico.

Inoltre, per dare più flessibilità alla gente, dall’anno scorso il New Jersey ha esteso i giorni di apertura dei seggi da uno a sette. Nel Paese a stelle e strisce per tradizione il voto capita sempre di martedì. Non ho mai capito il motivo che costringe la gente o a prendersi un permesso dal lavoro, o a correre prima della chiusura dei seggi dopo che escono dall’ufficio. Ora per fortuna si comincia sette giorni prima. Ma questo cambiamento, più le paura innescate dal Covid, hanno ulteriormente assottigliato la lista di coloro che oramai vogliono fare gli scrutatori. Il governo ha persino incrementato la paga da 200 a 300 dollari al giorno, per attirare più persone. Certo, come dicevo si può anche votare per posta, facendo domanda all’ufficio elettorale provinciale, ma in tanti non si fidano e preferiscono presentarsi di persona personalmente, come direbbe Catarella. Io invece da anni voto per posta, anche perché prima di introdurre queste macchine nuove, avrei dovuto prendermi una pausa, recarmi al mio seggio, votare, pranzare e poi tornare al lavoro. Nah, troppa fatica, preferisco fidarmi del postino.

In questi giorni si vota per le primarie in preparazione per le politiche ed amministrative di novembre, quando gli americani saranno chiamati ad eleggere i membri del senato, più una sfilza di politici locali (già, qui accorpano tutto per risparmiare). Io sono stato chiamato oggi, domani, domenica e martedì. Staremo a vedere come andrà. Intanto ieri sia Sunshine che io abbiamo ricevuto dal consolato italiano queste cinque schede elettorali qui sotto. A dire il vero non sapevo neppure che si votasse per un referendum. Dovrò studiarmi per bene i vari quesiti.

Commenti

  1. Trap
    ha scritto:

    Quindi viene stampato uno scontrino di carta per ogni voto? Sembra un controsenso

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    1. camu
      ha scritto:

      Si, l’idea è di avere un riscontro cartaceo nel caso in cui ci sia un malfunzionamento della memoria digitale su cui è salvato il voto, ed in caso di contestazioni da parte di gruppi politici, come succede a volte per le elezioni presidenziali. In quei casi si procede alla conta manuale dei voti tramite gli scontrini, per certificare che quanto registrato nella memoria digitale corrisponda a verità.

  2. ha scritto:

    Credo che il tempo di avanzamento in lista in Italia vari da città a a città. Quando avevo intorno ai 18-20 anni mi son proposto quale candidatore 2 o 3 volte e sono stato chiamato sempre. Poi ho lasciato perdere perché lo sbattimento di quei 3 giorni è molto maggiore rispetto al guadagno economico. Comunque concordo che sia un’esperienza da fare.
    Ciao,
    Emanuele

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    1. camu
      ha scritto:

      Immagino dipenda dal numero di sezioni da coprire e dalla grandezza del comune in cui ci si iscrive. Io a Pisa mi iscrissi un paio d’anni prima di partire per gli Stati Uniti, e non mi chiamarono mai. Forse perché sapevano che prima o poi sarei partito? 😀 Hai pienamente ragione sullo sbattimento, anche qui è una giornata lunghissima, dalle 5 del mattino (i seggi aprono alle 6) fino alle 20.30, dato che i seggi chiudono alle 20 ma c’è da firmare i verbali, stampare i resoconti, chiudere le macchine ecc ecc. Ma è un’esperienza che faccio sempre volentieri, s’incontrano un sacco di persone interessanti…

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      1. Trap
        ha scritto:

        Interessanti, tipo Filippo Bellissima?

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        1. camu
          ha scritto:

          Si esatto, pace all’anima sua.

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