due chiacchiere

Una sorpresa per Halloween

Com’è che faceva quel detto? Natale con i tuoi, pasqua con chi vuoi. E per Halloween, in America, cosa si fa? Ovviamente si distribuiscono dolcetti (tanti) e scherzetti (pochi) in compagnia degli amici. Questa è una delle feste più belle: osservare grandi e piccini divertirsi in maniera spensierata, e dimenticare almeno per una sera tutte le notizie deprimenti che arrivano da ogni dove, è un’esperienza più unica che rara. E quest’anno avrò il piacere di non trascorre questa ricorrenza da solo, ma in compagnia di una ragazza che ho conosciuto su una delle varie app di incontri online. Ebbene si, avevo tralasciato di condividere questa notizia finora, un po’ per scaramanzia, un po’ perché dei fatti miei non importa a nessuno, ma penso sia giunto il momento di fare questo piccolo annuncio urbi et orbi.

In realtà ci stiamo già frequentando da più di due mesi. Il primo timido incontro è avvenuto in un bar non lontano da casa sua, dove abbiamo iniziato a parlare delle nostre vite sorseggiando un te in una soleggiata mattina di agosto. Sin da subito abbiamo notato tantissime coincidenze, ed io non ho potuto fare a meno di pensare al buon vecchio Celestino, secondo cui le coincidenze in realtà sono messaggi da cogliere per scoprire una verità molto più profonda. A partire dal fatto che io sono nato il 28 agosto e lei il 29: non avevo mai incontrato nessuno del segno della vergine che potesse capire la mia ossessione per l’ordine e per organizzare le cose in un certo modo. Quando mi ha detto che lei usa fogli di Excel per organizzare persino gli itinerari delle sue vacanze, con tanto di orari e tempo di percorrenza tra un’attrazione e la successiva, sembravo McMahon in uno dei famosi meme.

Le ho persino detto di questo blog, che il fido Google Translate traduce per lei in inglese. Le ho parlato dell’omino talebano che siede sulla mia spalla, e che mi rompe le scatole non solo su questi schermi, ma anche in tanti aspetti della mia vita quotidiana. E lei, invece che darsela a gambe levate, pensando che alla mia età sarei dovuto essere più serio e posato, ha annuito con la testa, e mi ha detto che anche lei ha avuto a che fare con qualcosa di simile. In questi due mesi, abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare i lati delle nostre personalità, abbiamo esplorato con cautela il nostro passato pieno di ferite, e di come siamo caduti ma abbiamo avuto la forza di rialzarci. Ho riscoperto il piacere di quei piccoli gesti quotidiani che parlano più dei fatti: le ho preparato le palline di datteri e cocco, l’ho invitata a cucinare insieme qualche fine settimana fa, e lei lo scorso fine settimana mi ha portato a Disney World (seguirà post dedicato, promesso).

In questi più di due anni che sono passati dal divorzio con Sunshine, ho lavorato su me stesso, ho riflettuto sui miei errori, ho cercato di rielaborare la persona che ero diventato, risultato della mentalità chiusa in cui ero cresciuto da piccolo, in cui l’educazione dei figli era sinonimo di una disciplina rigida che non lasciava spazio ai sentimenti ed all’amore genuino che invece i genitori dovrebbero sempre e comunque provare per i propri figli. Ho capito di essere pronto a rimettermi in gioco, perché in fondo non è mai troppo tardi per darsi un’altra possibilità di scoprire cosa sia un sentimento sincero e genuino, basato su un’intesa reciproca, più solida e profonda di una semplice cotta universitaria che alla fine dei conti, si è rivelata tutto fumo e niente arrosto.

L’età certamente è un fattore importante: lei è più giovane di me di qualche anno, ma entrambi abbiamo attraversato le nostre peripezie, e sappiamo sia cosa vogliamo che cosa vogliamo dare, in un rapporto di coppia. Ricordo ancora una domanda che Campanellino (presto capirai il perché di questo soprannome) mi fece una sera a cena: tu cosa stai cercando? La mia risposta arrivò senza esitazione: un po’ di serenità, un porto sicuro dove poter riposare la sera, dopo una lunga giornata passata ad affrontare le peripezie della vita. Lei mi guardò ed annuì compiaciuta. A due mesi di distanza, posso finalmente riposare le mie membra dopo una lunga e faticosa ricerca. L’impegno che mi spinge ad andare avanti è quello di essere per lei la stessa cosa.

Commenti

  1. kOoLiNuS ha scritto:

    ti auguro tanta serenità amico mio…

    Risposte al commento di kOoLiNuS

    1. camu ha scritto:

      Grazie, Nicola. È proprio quello di cui tutti abbiamo bisogno di questi tempi.

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