due chiacchiere

Eliminare il superfluo e provare a scavare più a fondo

Un recente post di Andrea mi ha fatto riflettere su quello che apprezzo di ciò che è rimasto della blogosfera. A differenza dei social, oramai infestati dalla filosofia consumista che mira soltanto a sfilarci dal portafogli quei pochi denari faticosamente guadagnati, la blogosfera conserva quel sapore autentico e genuino che ci invoglia a voler conoscere i nostri vicini di casa virtuali giorno dopo giorno, riflessione dopo riflessione. Senza l’aggressività ed il disfattismo che ammorba i social: su quelle piattaforme o ti vogliono vendere qualcosa (non per forza un oggetto materiale), oppure è pieno di Bastian Contrari che qualsiasi cosa dici, troveranno sempre un modo per criticarla e sviscerarla.

(Scrive Andrea) Sono i blog in cui ci sono spaccati di vita vissuta, qualcosa con cui relazionarmi, sentirmi meno solo o semplicemente più vicino, o con cui sentirmi in aperta contrapposizione. Sono gli scritti da cui posso trarre ispirazione. Sono piccole finestre sulle vite degli altri a cui inaspettatamente ho capito di voler tenere e sapere di più.

Nel caso di queste righe che sto scrivendo, Andrea da ispirato diventa ispiratore 🙂 Che è poi uno dei motivi per cui, due anni e mezzo fa oramai, avevo deciso di riaprire i battenti: la contaminazione di idee che avviene così, spontaneamente. La blogosfera è diventata parte del mio rituale quotidiano: la mia mente, per citare una pubblicità che solo noi vecchietti ricordiamo, non ha proprio fame, ha più voglia di qualcosa di buono. E quegli spaccati di vita vissuta sono confezionati senza pretese, ci danno la possibilità di riscoprirci, alla fine di tutto, esseri umani che hanno semplicemente voglia di socializzare e ritrovarsi insieme in un luogo virtuale a discutere amabilmente degli argomenti più svariati.

D’altro canto, questo rispecchia la filosofia di vita che è alla base di tutto quello che faccio: lasciare questo mondo, nel mio piccolo, un po’ migliore di come l’ho trovato. Ognuno di noi cerca di dare un senso alla propria vita: per me tinteggiare una parete, curare un gattino in affidamento temporaneo, scrivere un plugin per WordPress, oppure semplicemente condividere uno spunto di riflessione su queste pagine, sono tutte azioni che rientrano in quella filosofia di fondo e che, alla fine della giornata, mi fanno stare un po’ meglio.

P.S.: si lo so, Biden ha ritirato la propria candidatura. Tutto quello che avevo da dire su quest’uomo, mi pare di averlo già ampiamente detto su queste pagine, quindi non reputavo opportuno fare la parte del disco rotto più del necessario 🙂

Commenti

  1. Ispirarsi reciprocamente ed essere fonte di approfondimento e confronto è ancora una prerogativa di pochi on line ma quei pochi li trovi oramai solo nel mondo dei blog

    Risposte al commento di DANIELE VERZETTI ROCKPOETA ®

    1. camu ha scritto:

      La blogosfera incarna in maniera più verosimile il concetto di piazza di paese dove ci si incontra per chiacchierare mentre si gusta un gelato o un cornetto. Senza il baccano e le distrazioni dei venditori ambulanti 🙂

  2. Trap ha scritto:

    Bella la tua spiegazione, mi trovo d’accordo con te! Tant’è che Facebook (con un account rigorosamente “finto”) lo guardo al più una volta ogni settimana solo per vedere qualche notizia della mia città (e non le solite noiosissime immagini dei buongiorno e buonasera).

    Ormai sono più interessato alle notizie che trovo su Hacker News. Per quanto riguarda Biden, permettimi di citare proprio un commento da Hacker News:

    I politici che si rifiutano di andare in pensione sono un enorme problema bipartisan negli Stati Uniti. Porre un limite di età al presidente o ai membri del Congresso dovrebbe probabilmente essere fatto attraverso un emendamento costituzionale, perché la Corte Suprema ha stabilito in passato che gli Stati non possono aggiungere requisiti di ammissibilità che non sono nella Costituzione. Una riforma che aiuterebbe il Congresso sarebbe quella di modificare il sistema di anzianità. In questo momento, i membri del Congresso guadagnano anzianità fintanto che continuano ad essere rieletti, quindi si finisce con una situazione in cui tutte le commissioni più potenti sono guidate da legislatori ormai sulla soglia della morte. Dal momento che questi presidenti di commissione sono molto potenti, ricevono molte donazioni per la campagna elettorale che li aiutano a rimanere in carica fino a quando Dio non li chiamerà.

    Risposte al commento di Trap

    1. camu ha scritto:

      Sul limite d’età mi trovi pienamente d’accordo, ed è una cosa che andrebbe applicata ovunque. I padri fondatori non avevano certo messo in conto i problemi mentali che possono sorgere con l’età, e soprattutto non si erano preoccupati di quello che dice la frase che hai riportato: il circolo vizioso che oggigiorno s’innesca e consente ai vecchi di rimanere saldamente attaccati alla poltrona fino alla fine. D’altro canto, mi pare sia un problema un po’ ovunque, sia in Occidente che in Oriente.

  3. Andrea ha scritto:

    Grazie per la citazione! 🥹

    Risposte al commento di Andrea

    1. camu ha scritto:

      Il tuo era un post che andava la pena di condividere 🙂

  4. Mondo in Frantumi ha scritto:

    La blogosfera si sviluppa ancora in modo organico: vedi gli altri dai loro commenti su altri siti, li leggi, scegli se seguirli o meno, senza algoritmi che spingano o sopprimano i contenuti, cosa che ormai sul web è piuttosto rara!

    Risposte al commento di Mondo in Frantumi

    1. camu ha scritto:

      Giusta osservazione, che rispecchia in effetti quello che faccio io. Tant’è che a volte ci resto male quando leggo un bellissimo commento ma la persona che lo ha scritto è o anonima oppure non ha un blog.

  5. Franco Battaglia ha scritto:

    Ti trovo casualmente (da Katrina) e vengo a trovarti con piacere. Certo blog e facebook sono mondi a parte; tanto quieto, personale e rilassante il primo, tanto frenetico, generico e scialbo il secondo. Due chiacchiere da blog sono come un amaro in poltrona dopo cena, si ha modo di parlare, essere ascoltati, ascoltare soprattutto, entrare in casa con discrezione e curiosità, aver modo di scambiare davvero qualcosa, arricchirsi tramite persone che hanno ancora a cura scambi e contraddittori, piacevoli cose da dire, e l’eleganza della pacatezza. Ben trovato!
    Franco

    Risposte al commento di Franco Battaglia

    1. camu ha scritto:

      Ben trovato, Franco. Mi piace proprio l’analogia con l’amaro che si gusta dopo cena. E come dici, si può anche avere un contradditorio, ma non per questo bisogna farlo in maniera aggressiva o subito saltanto alla gola dell’interlocutore, come accade spesso sui social. Sui blog, visto che s’instaura un rapporto più personale e quasi diretto (io conosco alcuni di coloro che commentano su queste pagine da 20 anni!), per fortuna viene meno quell’incuranza che scaturisce dall’avere a che fare con uno sconosciuto di passaggio. Ben trovato, ti seguirò volentieri.

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