Riporto un articolo apparso sul blog di Attivissimo, un sito noto ai più per la sua continua e inossidabile azione di “smascherabufale” , sia quelle che circolano in rete (chiedendo ad esempio di inoltrare messaggi per la donazione di midollo, per salvare una bambina) che le più classiche leggende metropolitane. In questo articolo si parla, però, di una cosa che sembra essere tutt’altro che una bufala: fra qualche mese molti siti risulteranno “innavigabili” con Internet Explorer. La causa? Un brevetto conteso tra la casa di Redmond ed un’azienda che ne rivendica la proprietà.
(dal blog di Attivissimo) Tempi duri per chi realizza siti ignorando gli standard ufficiali, quelli del W3C, e ricorrendo invece a funzioni gestite soltanto dal browser più diffuso, Internet Explorer. Come preannunciato a dicembre scorso, Microsoft deve infatti cambiare il modo in cui funziona Internet Explorer e avvisa che molti siti smetteranno improvvisamente di funzionare correttamente con IE se non vengono modificati per tempo.
Il cambiamento è dovuto ai contestati brevetti sul software: Microsoft è infatti coinvolta in una lite legale con la statunitense Eolas Technologies e la University of California a proposito del funzionamento di Internet Explorer con i controlli ActiveX, che secondo Eolas viola il suo brevetto USA numero 5838906.
La causa ha finora visto dare ragione a Eolas, assegnandole un risarcimento di circa 521 milioni di dollari. Microsoft ha fatto ricorso in appello, ma la causa sta andando male (l’Ufficio Brevetti USA ha confermato la validità del brevetto di Eolas), per cui Internet Explorer va cambiato.
Entro 60 giorni al massimo, riferisce il giornale Eweek, i gestori dei siti Web che usano controlli ActiveX, animazioni Flash e applet Java devono riscrivere i propri siti, altrimenti questi componenti richiederanno all’utente di essere attivati ogni volta, rendendone scomodissimo l’uso.
Le nuove regole, preannunciate sin da dicembre scorso e rese disponibili come download opzionale a fine febbraio 2006, entrano in vigore reversibilmente con la patch del prossimo 11 aprile e diventano permanenti ed obbligatorie a giugno 2006. In pratica, chi ha gli aggiornamenti automatici di Windows e usa Internet Explorer si troverà improvvisamente incasinato il funzionamento di tutti i siti che non hanno provveduto per tempo a sistemarsi.