Tra i vari libri che mi avevi consigliato di leggere, Il cacciatore di aquiloni, è stato effettivamente quello che ho finito più in fretta. Quest’estate sotto l’ombrellone ho portato anche Amrita di Banana Yoshimoto, ma ultimamente più leggo libri di quest’autrice (un tempo la mia preferita), e più mi rendo conto di aver bisogno di qualcosa di diverso. Appunto come la storia che narra uno scorcio di vita vissuta in Afghanistan dal protagonista e dal suo piccolo amico Hassan. Tramite la quale rivalutare gli avvenimenti degli ultimi anni alla luce di una prospettiva nuova: quella di chi li ha vissuti in prima persona, anche se in maniera indiretta.
Talebani, invasione russa, alleanza del nord: tutti concetti che assumono una dimensione differente, dopo aver letto questo libro. Personalmente non sono uno “storico” ferrato, a scuola avevo sempre voti bassi in questa materia, ed ancora oggi a volte ho gli incubi della professoressa che mi interroga ma io non ho studiato nulla. Però se la Storia, quella con la “s” maiuscola, fosse raccontata come ha fatto l’autore Hosseini, forse gli studenti ci si appassionerebbero molto di più. Intanto, te ne consiglio vivamente la lettura.
Commenti
non l’ho ancora letto, ma hanno appena aperto una nuova feltrinelli… vado appena posso
Han fatto bene a consigliertelo 🙂
Beh.. visto che ci sei potresti leggerti anche “Mille splendidi soli” di Hosseini… molto bello anche questo… E, se posso, mi permetto di consigliarti anche di leggere i libri di Tiziano Terzani… magari “Un indovino mi disse”..
Giusto. Tutto Terzani merita. Ma “un indovino mi disse”, “un altro giro di giostra” e “la fine è il mio inizio” sono il massimo…