due chiacchiere

Il convegno italiano sull’accessibilità

Anche quest’anno è arrivato il momento di sedersi intorno ad un tavolo per parlare di accessibilità del web in Italia. L’incontro Accessibility Days si terrà a Milano il 14 e 15 maggio, e vedrà gli esponenti di punta di questo settore (un nome per tutti, Roberto Scano) discutere e spacchettare questi temi all’Istituto dei Ciechi. Quest’iniziativa fa parte in realtà di una rete internazionale di incontri mirati a sensibilizzare l’opinione pubblica. Ricordo ancora quando, da studente universitario a Pisa, m’incamminavo a bordo della mia fedele Toyota Yaris alla volta di Roma per assistere a questi convegni. Oggi invece noto che di accessibilità si parla sempre meno, non solo in Italia. Forse perché le tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale, sono riuscite a colmare quel divario che in passato relegava in un angolo alcune categorie di utenti? Non so, ma continuo a vedere siti che di accessibile hanno ben poco.

Dal sito della manifestazione:

“Accessibility Days” nasce nel 2017 come manifestazione gratuita che si svolge in Italia con cadenza annuale, il cui scopo è di informare e sensibilizzare chiunque si occupi di “tecnologie digitali” (sviluppatori, designer, maker, creatori e editori di contenuti, ecc…) sul tema dell’accessibilità, per far sì che possano creare soluzioni (siti web, app, device elettronici, stampe 3D, …) più fruibili da persone con disabilità. Dal 2020 temi come la didattica e la formazione a distanza e il lavoro da remoto, resi possibili grazie alle tecnologie digitali, sono diventati fondamentali, ricevendo un’attenzione ancora maggiore.

Data l’importanza che software e hardware hanno ormai assunto nella nostra vita quotidiana, è facilmente comprensibile come chi realizza soluzioni basate su di essi possa avere un impatto concreto sulla vita quotidiana delle persone. Gli Accessibility Days sono un’importante occasione per spiegare come prodotti e servizi digitali (o in parte digitali) possano essere più inclusivi, rispondendo alle esigenze di chi ha delle disabilità, non soltanto semplificando la loro vita, ma arrivando a rendere possibile lo svolgimento in autonomia di attività altrimenti impensabili, sia nella vita quotidiana che nell’ambito lavorativo.

Intanto auguro a tutti una serena Pasqua, che ce n’è tanto bisogno.

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