Chi l’ha detto che al sud le tecnologie non sono ancora arrivate, o faticano ad imporsi nella cultura locale? Un esempio del contrario è sicuramente l’iniziativa della Compagnia del Cavatappi, marchio registrato da un’azienda lucana con sede a Lauria. Hanno pensato bene di coinvolgere i blogger nostrani per farsi pubblicità, e far “toccare con mano” ai consumatori la qualità dei propri prodotti. In fondo l’hanno già scritto anche sull’autorevole The Guardian: il potere dei blog è una risorsa inesplorata, per le aziende.
Personalmente sono già innamorato di quelle zone: come raccontavo qualche giorno fa, sono stato in Calabria ospite di un amico che si sposava. Ho mangiato benissimo: roba genuina, che fa bene alla circolazione, che non contiene conservanti o solfiti. Nella strada per tornare a casa, sono anche passato da Lauria: le autostrade mi annoiano, sono sempre troppo “uguali” e non danno spunti per ammirare il panorama, o respirare un po’ di aria buona. Quindi mi capita a volta di seguire percorsi alternativi, certamente più lunghi e lenti, ma anche più stimolanti.
Sono passato per la via principale di Lauria, un paesino che di domenica, specialmente a fine agosto, non vede molta gente in giro. Le curve per arrivarci, passando da una montagna all’altra, sembravano non finire mai. Ma ne è valsa la pena: come un pilota di formula uno, affrontavo le curve con i finestrini aperti respirando l’aria buona a pieni polmoni. Ecco, è in posti come questo che nascono i prodotti tipici venduti dalla Compagnia del Cavatappi: marmellate, vini, conserve.
Ve ne posso consigliare alcuni, che non ho avuto il piacere di acquistare presso di loro, ma che conosco per altri motivi: i taralli al finocchio, da sgranocchiare la sera davanti alla tv, o mentre si gioca a burraco con gli amici; i peperoncini piccanti ripieni, ottimo contorno “stuzzicante” per una serata d’autunno, quando è freddo e c’è bisogno di scaldarsi. Di questi ultimi, in particolare, sono veramente ghiotto, e quando i miei amici della Campania vengono a trovarmi, me ne faccio sempre portare una buona scorta. Il resto, non serve precisarlo, scoprilo da solo, ne vale la pena.
Un’ultima nota sul sito che hanno allestito per la commercializzazione: faccio i miei complimenti agli sviluppatori per l’uso di tecniche moderne, e per la pulizia delle pagine. Certo, qualche dettaglio può sempre essere migliorato: rendere il sorgente “valido” sotto il profilo degli standard W3C, e magari un po’ più accessibile. Questo consentirebbe una migliore indicizzazione da parte dei motori di ricerca, ed una maggiore navigabilità da parte di utenti disabili. Ma il livello complessivo è certamente superiore a quello di tanti altri siti analoghi che ho già avuto la (s)fortuna di visitare. E poi usano WordPress per il blog, non potevano fare scelta migliore.