Oggi per molti è una festa che porta a riflettere sulle conquiste che nei secoli sono state fatte dall’uomo in termini di diritto del lavoro: la possibilità di scioperare, le garanzie contrattuali, il rispetto della dignità del lavoratore. Tutte cose che anche solo cento anni fa si sognavano di avere. Alcuni festeggiano in piazza San Giovanni a Roma, altri si spostano di molto meno, sulle colline attorno alla città, e si riuniscono intorno ad una grigliata di carne. Dalle mie parti l’evento è oramai entrato da tempo nella tradizione popolare, tanto che la piccola griglia si è trasformata, fino a coprire un’area di circa 15 metri quadri. Sulla quale ognuno appoggia bistecche, salsicce, agnelli quasi interi.
Personalmente mi diverto ad immortalare, di anno in anno, questa festa dei carnivori: stime molto approssimative mi hanno portato a calcolare un consumo a persona pari a circa mezzo chilo di carne. Moltiplicato per un migliaio di presenze, sono 500 chili tra braciole, costolette e fegati.
Le immagini parlano da sole, esprimono meglio di ogni discorso la sensazione che si prova. Peccato che quest’anno è arrivato un temporale primaverile a rovinare tutto… per fortuna ha atteso che avessimo finito di pranzare all’ombra di una quercia. Ma non ci ha dato modo di tirare due calci al pallone o di riposarci sdraiati sull’erba. Pazienza, sarà per la prossima volta.
Commenti
Grande Rudi 🙂
Credo che potresti passare meglio il tuo tempo invece di divertirti ad immortalare la festa dei “carnivori”.
Magari il prossimo anno scatterai delle foto alla festa dei “carnivori” con uno spirito diverso.
Adriano, non volevo promuovere la barbarie sugli animali, con questo mio intervento. Se cerchi la parola meatrix in questo blog, vedrai che sono stato e continuo ad essere un sostenitore della lotta contro il maltrattamento di animali da allevamento.