due chiacchiere

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Come funziona la nuvola di Tophost

Ultimamente, ovunque mi giri, vedo gente che si riempie la bocca a parlare della “nuvola informatica”. Un concetto che, sebbene vecchio di almeno 20 anni, pochi ancora hanno capito veramente. Forse l’avvento della quinta incarnazione del sistema operativo dell’iPhone, con il suo servizio iCloud, aiuterà a dissipare la nebbia, o forse aumenterà la confusione, ai posteri l’ardua sentenza. Quando Tophost ha annunciato di essere passata “al cloud”, ero curioso di saperne un po’ in più. Così, grazie anche alla disponibilità del loro supporto, ho raccolto un po’ di informazioni al riguardo. L’idea di base è la separazione del cosiddetto server dalla scatola di circuiti, fili e dischi rigidi: il passo di astrazione porta, in pratica, ad avere un plotone di macchine fisiche su cui si poggia una schiera di macchine virtuali. Leggi il resto di Come funziona la nuvola di Tophost

Iltuohosting rescinde unilateralmente il contratto

Nelle scorse settimane ho condotto un esperimento per migliorare ulteriormente i tempi di caricamento del mio blog personale. Separando il carico di lavoro tra due server “fisicamente” diversi. Così mentre il codice HTML continuava ad essere servito da Tophost, le immagini e gli altri contenuti statici arrivavano da uno spazio acquistato in promozione su Il Tuo Hosting. Ma da qualche giorno l’account mi è stato cancellato senza alcun preavviso. Per non aver rispettato le condizioni contrattuali di servizio, mi è stato detto più tardi in risposta ad una mia richiesta di chiarimenti. Mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa. A non aver letto quella piccola clausola nelle condizioni contrattuali di servizio, secondo cui è vietato usare il proprio spazio solo come server di immagini. Quanti di noi, ammettiamolo, si leggono tutta la pappardella legale ogni volta che installano un nuovo programma sul computer? Non voglio giustificarmi, ma permettimi di fare un confronto tra Italia ed America. Leggi il resto di Iltuohosting rescinde unilateralmente il contratto

Errore 500 risolto, dice Tophost

Probabilmente nelle scorse settimane avrai notato un sibillino errore 500 apparire un po’ a casaccio navigando tra le pagine del blog. Bene, l’amministratore del condominio virtuale dove è situato il mio piccolo appartamento in rete, Tophost, mi fa sapere di aver trovare una soluzione al problema che si augurano essere definitiva. Il servizio d’assistenza è stato molto cordiale e disponibile, lasciando addirittura aperto il ticket che avevo inviato per segnalare il problema, in modo da avere un canale di comunicazione attivo per monitorare la situazione da entrambe le parti. Il che mi convince sempre di più che coloro che si lamentano della scarsa qualità del supporto Tophost sono probabilmente i soliti arroganti che pretendono di avere la Luna pagandola solo 10 euro all’anno. Gente che già parte con il tono sbruffone e noncurante di chi esige invece di chiedere, di chi presume di sapere tutto invece di ammettere umilmente la propria ignoranza. Polemica a parte, se dovessi notare l’errore in questione girando per le mie stanze, ti pregherei di segnalarmelo.

Come WordPress ha sconfitto Joomla

Qualche settimana fa è stato pubblicato un interessante articolo su Weblog Tools Collection (non più disponibile, nda) che narra la storia di due sistemi per la gestione dei contenuti, Joomla e WordPress, e le scelte strategiche dei rispettivi team di sviluppo dal 2006 ad oggi. Cinque anni di storia che, ripercorsi con il senno di poi, fanno capire in prospettiva quale sia il cavallo su cui conviene scommettere per i prossimi anni. E così mentre io su queste pagine sto già testando (shhh, non dirlo a nessuno!) la dissecazione aortica (già, questo il nome in codice della versione 3.3 del sistema di casa Automattic, chissà perché avranno scelto una malattia così brutta) di WordPress, facciamo il punto della situazione insieme a Dan Norris. Leggi il resto di Come WordPress ha sconfitto Joomla

Tophost svela i nuovi pacchetti della sua offerta

Che io avessi scommesso già quasi sei anni fa sul cavallo giusto, me ne sono reso conto con il passare del tempo: dopo un’esperienza deludente su Aruba ed un altro provider fallito nel frattempo, approfittai di un’offerta di Tophost, all’epoca “neonato” provider, che regalava spazio web per un anno. Essendo gratuito, decisi di provarlo, e da allora non ci siamo mai più separati (mi sa che la moglie inizierà ad essere gelosa). È di questi giorni la notizia che la loro offerta commerciale è stata completamente rinnovata, dando ascolto a tutti gli utenti che chiedevano più spazio, più flessibilità, più potenza: 10 giga di spazio a 10 euro, varie estensioni Apache attive, PHP 5, illimitati alias di posta elettronica, dominio senza www, gestione dei DNS, server italiani e disponibilità ad ascoltare i clienti. Incredibile che in un momento di crisi economica globale, quest’azienda italiana abbia il coraggio di alzare la testa e proporre un’offerta così aggressiva ed accattivante. Una mossa che personalmente mi sento di premiare in pieno, e di condividere con i miei lettori. Leggi il resto di Tophost svela i nuovi pacchetti della sua offerta

Offriamo codici promozionali per Tophost

Ebbene si, per celebrare il recente down di Aruba l’imminente passaggio di Tophost alla tecnologia “cloud” (spartizione del carico di lavoro all’interno di una rete di server virtuali), l’amico Arquen ed io abbiamo deciso di regalare una manciata di codici per attivare un nuovo dominio a soli 5 euro per un anno. Il pacchetto comprende 500 mega di spazio web, 4 database MySQL, estensioni varie per Apache (che la concorrenza può solo sognarsi di avere), domini senza www, e tanto altro. Come fare a partecipare? Molto semplice: lascia un commento qui sotto dove spieghi cosa ne farai del codice e te lo invierò con le istruzioni su come usarlo. Ne abbiamo un numero limitato, quindi si seguirà la solita politica del “chi prima arriva meglio alloggia” 😉 Anzi, visto che siamo generosi, al più veloce andrà un codice per l’attivazione ad 1 euro anziché 5! Che stai aspettando?

Uno script Perl di salvataggio

Qualche giorno fa ho letto il tweet di un utente Tophost che annunciava di star usando uno script Perl per il salvataggio automatico dei suoi dati, e ne vantava le mirabolanti velocità rispetto a soluzioni simili in PHP. Incuriosito dall’argomento, l’ho contattato e durante la breve chiacchierata mi ha indirizzato verso MySQLDumper, uno script “made in Germany” in grado di collegarsi ad un database, scaricarne tutte le tabelle, comprimerle ed inviarle per email. Devo ammettere che, orologio alla mano, i tempi sono di circa il 30 percento inferiori rispetto all’equivalente in PHP che avevo usato finora, e del quale non posso certo lamentarmi: si passa da circa 12 secondi a più o meno 8 per impacchettare i 13 mega delle tabelle di WordPress e generare una simpatica email con allegato.

Senza contare che, a detta dello sviluppatore di MySQLDumper, Perl non incorre nei problemi causati dai limiti di memoria da cui è affetto il cugino popolare. Insomma, coloro che si lamentano dei backup mancanti di Tophost non hanno più scuse. Poi basta un poco di zuccher… ehm, di Online Cronjobs, e la pillola va giù. Se hai bisogno di maggiori informazioni, non esitare ad alzare la mano nei commenti qui sotto 🙂

L’ingenuità disarmante delle parole chiave

Ogni tanto, forse lo sai, mi piace curiosare tra le statistiche del mio blog per capire come la gente approdi sull’uscio di questa casetta virtuale. A parte le solite ricerche sul sesso (e t’assicuro che ce n’è davvero per tutti, ma proprio tutti, i gusti), sulle ricette di cucina (le chiacchiere di carnevale ed i canederli stanno andando forte in questo periodo) e su Tophost, ho notato una tendenza ad usare Google e gli altri motori di ricerca come una specie di oracolo da cui ottenere la risposta giusta a qualsiasi tipo di problema, coniugale o scolastico, di salute o politico. Il filo conduttore è l’ingenuità di queste domande ed il fascino che provocano in me coloro che le hanno generate. Leggi il resto di L’ingenuità disarmante delle parole chiave

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