due chiacchiere

Quando la sintassi non basta

Ci sono situazioni in cui sapere la traduzione esatta “parola per parola” non è abbastanza: i modi di dire. Ho già affrontato questo argomento in un articolo precedente, quando spiegavo che qui in America anziché toccare ferro, preferiscono bussare sul legno (knock on wood). Nelle ultime settimane ho avuto modo di raccoglierne altri: modi di dire che usiamo quotidianamente in Italiano, ma che ci lasciano assolutamente spiazzati, al momento di usarli con il nostro interlocutore anglofono. Ad esempio, se il tuo amico, uscendo dalla prova orale dell’esame per la patente, esclama I made it, intende dire “Ce l’ho fatta” (letteralmente, l’ho fatta, che potrebbe lasciar capire qualcosa di diverso, eh eh). Se invece esce tutto triste, dicendo con un filo di voce I cannot take this pain anymore, vuol dire che le cose non sono andate bene: non può resistere a questa sofferenza ancora per molto.

Bisogna fare attenzione a non confondere I can’t take it con I can’t stand him. Entrambi possono essere tradotti con “non posso sopportarlo”, che in Italiano assume una doppia valenza: sopportare il dolore e sopportare una persona (antipatica). Lo stesso verbo take (uno dei tanti modi per “prendere” o per “portare” qualcosa, in inglese) è usato in un altro modo di dire: take care. In Italiano sarebbe “stammi bene” ma non si adopera così spesso come qui, dove sostanzialmente è il principale saluto di congedo da una persona. Prima di andare a casa, dirai al collega have a good night (equivalente al nostro “buona serata”) e lui quasi certamente ti risponderà you too, take care. La moglie mi suggerisce, per concludere, I will play it by ear, letteralmente: me la giocherò in base al mio la suonerò ad orecchio. Si usa per intendere di voler affrontare una situazione man mano che si sviluppa, senza aver pianificato nulla.

Commenti

  1. (Lady).Chobin
    ha scritto:

    Mi servirebbe proprio imparare i modi di dire inglesi…

  2. camu
    ha scritto:

    @LadyChobin, beh allora non ti rimane che seguire le mie lezioni 🙂

  3. Sara
    ha scritto:

    mm ma la traduzione letterale di “I will play it by ear” non sarebbe “la suonerò a orecchio” per dire appunto -> “improvviserò”?

  4. camu
    ha scritto:

    @Sara, grazie per la correzione… in effetti la tua traduzione è quella corretta, provvedo a corregere la mia 🙂

  5. Francesco
    ha scritto:

    Durante i corsi di Inglese mi ero imbattuto in una Unit (capitolo didattico) molto divertente che riportava delle gaffes divertenti.
    ne ricordo tre.

    1) Annuncio: “Great sale of wricked furniture. Hurry up! IT WON’T LAST LOG!”
    (Grande svendita di mobilio in vimini. Affrettatevi! Volevano dire: LA VENDITA NON DURERà MOLTO, invece il significato letterale inglese è E’ MERCE SCADENTE).

    2) Messaggio di benvenuto: “If it is your first visit to Russia, YOU’RE WELCOME TO IT”.
    Sembrerebbe suonare “Se è la prima volta che visitate la Russia, siate i benvenuti”, in realtà YOU’RE WELCOME TO IT significa “potete tenervela, non è cosa gradita”.

    3) La più divertente era “Delicious slices of ham and fresh vegetables on a REVOLTING spit”. Voleva significare spiedino rotante, invece REVOLTING ha lo stesso significato che in Italiano… rotante è REVOLVING.

  6. […] il proprio piano d’azione. Un po’ come il buon vecchio I’ll play it by ear, che avevo già citato qualche anno fa. Che io ricordi, in italiano nulla di analogo, o […]

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