due chiacchiere

Quando si facevano i post autoreferenziali

Esattamente 17 anni fa, scrivevo il primo post autoreferenziale della storia di questo blog. Che a giudicare dall’assenza di commenti in calce, non ebbe il successo che avevo sperato. Erano i tempi d’oro della blogosfera nel Belpaese e nel mondo. La gente organizzava Barcamp sparsi per lo Stivale, e l’entusiasmo di aprire uno spazio in rete trasudava da tutti i pori di grandi e piccini. Si producevano mappe della blogosfera, si riempivano i blogroll per segnalare i siti di parenti ed amici, e di tanto in tanto si pubblicavano i cosiddetti post autoreferenziali, ovvero una raccolta del meglio del meglio delle proprie elucubrazioni, a beneficio dei visitatori di passaggio che potessero essersele perse. Poi sono arrivati i social network, e tutti si sono spostati verso quelle piattaforme, lasciandosi dietro città fantasma che hanno causato la chiusura di servizi come Google Reader e Blogbabel. Tutto il resto è storia, come si dice in questi casi.

Sono passati molti anni da allora, così ho deciso di rispolverare quell’usanza, per segnalare ai lettori più distratti alcune delle mie perle scritte durante quest’anno che volge al termine. Vediamo se, ancora una volta, quest’iniziativa passerà inosservata nel silenzio generale 😅.

  • Colonialismo ed immigrazione clandestina: molti sono fortemente scettici sull’iniziativa cinese della Nuova Via della Seta, che mira a portare sviluppo e benessere in Africa ed altre nazioni danneggiate dal colonialismo occidentale. Eppure queste stesse persone chiudono convenientemente entrambi gli occhi, quando godono ogni giorno dei benefici portati da quel colonialismo.
  • Sono tornato a donare sangue dopo 17 anni: per colpa del morbo della mucca pazza, per il quale non esiste un test definitivo, non mi era consentito di essere un donatore qui in America. Finalmente dopo una lunga attesa, sono tornato a sedermi sulla poltroncina dei vampiri dell’AVIS americana. E ti esorto a fare lo stesso, visto che in Italia ti danno pure un giorno di ferie pagate 😉
  • Roma, Dublino e New York, aeroporti a confronto: dopo sette anni di assenza, la camufamiglia è tornata in Italia per incontrare amici e parenti, e per crogiolarsi al sole sulle spiagge siciliane. Ho scritto alcuni appunti di viaggio, che rileggerò volentieri la prossima volta che c’imbarcheremo alla volta del suolo italico.
  • Siamo la generazione più felice: riflessioni sparse su come siano cambiate le cose rispetto a quando noi nati negli anni 70 eravamo adolescenti. Tutto sembrava più semplice e genuino, ed ora abbiamo costruito un mondo per i nostri figli che sembra molto più complesso e difficile da navigare.
  • Rocco Schiavone, un vicequestore controverso: grazie a Dio c’è RaiPlay, direbbe qualcuno. Stufo delle serie americane sparatutto piene di esplosioni, pistole ed uomini sempre masculi e cazzuti,  ho cercato ispirazione nelle serie televisive italiane, per riscoprire eroi e personaggi che abbiano uno spessore ed una complessità che vada oltre quella di saper premere un grilletto contro il cattivo di turno.

Commenti

  1. Trap
    ha scritto:

    A tema de “Siamo la generazione più felice”, ecco questo video. A sentire tutte le loro parole, posso dire solo una parola: EMBLEMATICO.

    Risposte al commento di Trap

    1. ha scritto:

      Che meraviglia… non riesco a credere che sia esistito un tempo in cui non c’erano smartphone e si passeggiava spensierati per le spiagge…

      Risposte al commento di camu

      1. Trap
        ha scritto:

        Non solo, è anche il modo di parlare ed esprimersi di quei tempi che manca oggi

        Risposte al commento di Trap
        1. ha scritto:

          Beh, oggi ci sono anche molti inglesismi e la contaminazione del linguaggio è fuori controllo…

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