La mattina, per avere qualche notizia dalla lontana Italia, leggo un po’ i giornali nazionali sul web. Sul Corriere di oggi leggo un “gossip” sulla ministra Carfagna, che pare essere stata fotografata al mare. Il titolo recita a caratteri cubitali: la ministra al mare, con pochi veli. Ma come? Quando vediamo una donna musulmana tutta imbacuccata girare in piena estate per le vie di Milano ci indigniamo e vorremmo prendere a sberle il marito che, a pochi metri, passeggia in canottiera e calzoncini corti. Poi però ugualmente ci scandalizziamo se la ministra veste come un comune mortale farebbe, al mare, con pareo e costume. Ma insomma, si può capire cosa volete in Italia? Mi sembra che abbiate le idee un po’ confuse. Lo so che si tratta puramente di gossip da spiaggia che i giornali usano per riempire le pagine in queste settimane calde, ma se non erro la Carfagna è spesso stata oggetto di scherno per il suo passato “poco velato”. Allora siete d’accordo con i musulmani?
Commenti
Due parole:
Giornalismo Italiano.
@Andrea Pinti: si, che influenza le menti degli abitanti del Belpaese fino a fargli pensare tutto ed il contrario di tutto 🙁
@Martina, qui si parla di cose “serie” e tu senza alcun rispetto vieni a spammare di stupidi concorsi? Ah, gli Italiani… brava gente! Mi spiace, ma non partecipo a nessun concorso, e tantomeno dirò che mi manda Capone… ehm, jekino11. Cerca di avere più rispetto a casa degli altri 😉
Oh ma guarda, anche io ho scritto dei talebani proprio un secondo fa!:) Visto che hanno pubblicato il loro nuovo libretto con le guidelines fresche fresche (casomai ti interessasse)..
@Enrica Garzilli: più che a me, credo che il libretto interesserà ai molti Italiani “talebani” che s’indignano quando la ministra va in giro in costume 😉
adesso però esagerano! E poi Mara è abituata, per lei quel caftano trasparente che vuoi che sia?
@Enrica Garzilli: a volte le donne siete proprio incontentabili… se la carfagna posa senza veli, non vi va bene, se le musulmane vanno in giro con troppi veli, non vi va bene. Devono per forza tutte vestire in jeans e maglietta? 🙂 La Carfagna sarà pure libera di mostrare come la mamma l’ha fatta, no? E questo, ci tengo a sottolinearlo, non deve essere collegato con la sua capacità di essere una buona/cattiva ministra. A meno che tu non voglia avallare la linea di pensiero “bella = stupida”, dico bene?
avallo la linea: amica di B, ministra.
E pure la linea: è una figura istituzionale e deve comportarsi di conseguenza. Con quel caftano sta al limite, eh. (solo io devo insegnare in giacca o maglia importante?)
@Enrica Garzilli: mah, ricordo molti miei insegnanti dell’università che venivano a lezione (gli assistenti, in genere, non i professori) in pantaloncini e sandali. Un paio erano persino “famosi” per il loro look stravagante. Eppure sono stati ottimi insegnanti ed ancora adesso ricordo quello che mi hanno spiegato. Insomma, secondo me il proverbio “l’abito non fa il monaco” è quantomai vero in questo frangente 😉 Riguardo alla linea “amica di B, ministra” sembra che la gente caschi dalle nuvole: questa è una cosa che in Italia è sempre esistita, perché ce ne stupiamo solo adesso? E poi, qualsiasi governo tu scelga, tutti i ministri non sono in fondo “amici” del capo del governo?
per una donna essere troppo amica è molto squalificante: c’è amicizia e amicizia. Toglie professionalità.
Quanto al look, dipende dalle università, dipende dalle materie, nonché dai tempi. I tempi sono cambiati.
Credo che il problema non sia indignarsi o meno del pareo, del cosume etc. credo che il problema si adiverso, perchè la gente non è in grado di farsi i fatti propri?
Mi spiego, se mi dicono di aver visto il tal dei tali in costume al mare o nello stesso luogo lo stesso giorno con un appotto invernale per me non fa alcuna diffenza, non trovo spunte per un dibattito, sono fatti suoi…
scusa sono un attimino inviperita in questi giorni.
Camu, ricordi qualche tempo fa? La questione della satira americana e quella italiana? Ecco questa è la riprova, invidia, cattiveria e parole inutili, così, tanto per spettegolare e mettere in cattiva luce qualcuno…
Non siamo talebani, ma agli italiani piacciono di più le minietre come era la Bindi, perchè la credenza è che una donna bella o comunque gradevole non può e non deve essere intelligente, tantomeno se poi ha avuto trascorsi svestiti.
@LadyChobin: spero tu non sia inviperita a causa della ministra in costume 😉 Comunque mi trovi perfettamente d’accordo, sono fatti suoi. E poi, vorrei puntualizzare, non è mica andata in costume al lavoro. Enrica, non mi dirai che vai in giacca anche in spiaggia! Io questa cosa non la capisco proprio: vogliamo esportare la democrazia in Medio Oriente insegnando che le donne non vanno mandate in giro imbacuccate, e poi diamo il cattivo esempio già in casa nostra. Ci credo che poi quelli ci bombardano e ci mandano i terroristi!
@Piero_TM_R: concordo anche con te. E poi sta storia “amica di B” m’ha proprio stufato. Se per questo anche la Bindi era “amica” di Prodi, eppure nessuno l’ha mai accusata di questo, o sbaglio? Certo che se la sinistra italiana s’è ridotta a contestare un pareo semitrasparente pur di mettere in cattiva luce il governo, l’Italia è proprio alla frutta. Come mi manca la politica di una ventina d’anni fa, almeno in quel caso c’era la parvenza di fare opposizione sui contenuti, non sugli… abiti del monaco.
Ormai la politica italiana è un concentrato di discorsi inutili e tentativi di destabilizzare Tizio o Caio con aria fritta e basta.
Forse ricorderai il caso del braccio destro di Prodi che era stato beccato a girare per trans, ne hanno parlato per parecchio. Poi si sono interessati di altre cose. L’ultimo periodo è un continuo attacco a Berlusconi, che effettivamente ha stufato, con discorsi sulle feste, le donne, le spinte, l’aver appoggiato una persona poco raccomandabile (voce poi pubblicamente smentita dall'”imprenditore” poco onesto) e così via. Però sul piano della politica cosa viene messo dall’opposizione? Dire nulla è già tanto. Contenuti zero.
In Italia siamo sempre i soliti bacchettoni davanti e poi i più vanno a travestiti, si drogano, hanno l’amante, ma l’importante è che tutto sembri perfetto!
E’ permesso parlare di pari opportunità, ma poi ci sono veramente? Se fossimo veramente avanzati e democratici non dovrebbe esistere una legge in merito e tantomeno un ministero per le pari opportunità!
Tante belle parole ma poi non cambia nulla.
P.S. che è successo questa mattina al blog? Era irraggiungibile.
Aggiuntina. In merito a quello che afferma LadyChobin, il motivo è semplice, perchè in Italia i reality vanno alla grande? Siamo diventati un popolo di guardoni che infilano il naso ovunque!
Eccomi nuovamente a commentare un tuo post, anche se questa volta non saprei da dove iniziare… ok ci sono, parliamo in generale del giornalismo in italia:
Purtroppo i giornalisti italiani non hanno argomenti validi dei quali parlare,o meglio li hanno ma sono “guidati” da personalità/partiti di particolare rilievo politico, per questo oltre alla cronaca, quasi sempre nera(“tanto da sembrare bollettini di guerra più che telegiornali”), spopolano molto in questi tempi i gossip estivi, la questione del grembiulino a scuola, ma anche argomenti come l’influenza suina.
Il vero problema è che i giornalisti italiani enfatizzano ogni evento comune che accade rendendolo catastrofico!!!
Rispondo anche a qualche commento precedente… sempre se me lo concedi camu 🙂
@Enrica Garzilli: E’ ovvio che i ministri siano amici del premier… non si è mai visto un premier che sceglie i propri collaboratori nell’opposizione!!!
@Camu: Davvero completo il tuo ultimo commento… lo quoto e basta ;-).
@Piero_TM_R:Infatti è vero, negli ultimi anni possiamo constatare la miracolosa apparizione di sempre più reality e giornali che trattano di gossip, i quali segnano una tendenza del popolo italiano che preferisce informarsi di ciò che fanno i politici o i vip più che leggere un libro!!!
Un saluto, Pseudolus
@Piero_TM_R: non so come mai il blog era irraggiungibile, penso avessero problemi sui server. Ma è tutto risolto a quanto pare. Riguardo alle pari opportunità, io stavo pensando anche ad un’altra cosa: si è tanto discusso di quote rosa in parlamento, di più donne nella politica, e via dicendo. Poi però quando vengono davvero messe in posti di comando (vedi Carfagna) subito giù ad attaccarle per un pareo. Ma insomma, quando è che gli italiani sono contenti? Da un lato le quote rosa e dall’altro l’indignazione per il pareo, c’è qualcosa che non quadra. Da un lato a lamentarsi che non ci sono donne in politica, dall’altro che quelle che ce la fanno sono tutte “amiche di B” 🙂 Allora devono per forza essere tutte come Rosy Bindi o Susanna Agnelli? Sull’essere popolo di guardoni, lo siamo sempre stati. Dai tempi dei film della Fenech in cui Pierino guardava dal buco della serratura 😉