Il mese scorso ti raccontavo di aver finalmente preso la patente A qui in America. Sarà un po’ la crisi di mezza età, sarà il desiderio di uscire dagli schemi dell’onnipresente macchinone SUV che tanto piace agli abitanti a stelle e strisce. Sarà la voglia di rivivere i tempi dell’università, quando andavo gironzolando per Pisa con il mio cinquantino Liberty, meritato upgrade dopo che mi rubarono la bici in pieno centro (amara sorpresa di ritorno da una bella giornata passata a Roma, se non ricordo male). E così, dopo aver presentato tutta la documentazione alla motorizzazione per aggiornare la patente, sono andato da un rivenditore ad un’oretta da casa mia a provare alcuni modelli. Premesso che mi si è riempito il cuore di gioia a vedere così tante moto italiane in bella mostra (Piaggio, Aprilia, Moto Guzzi), alla fine, la scelta è caduta su una Royal Enfield Meteor 350 blu.

La scelta è stata dettata in parte dal costo moderato, rispetto alle Honda e Moto Guzzi disponibili, ma anche dal fatto che volevo una moto semplice da manutenere e da guidare. Già, perché di farmi spillare 120 dollari per un cambio d’olio o 300 dollari per controllare e tarare le valvole del motore, non mi andava proprio. E stando a san YouTube, con questa moto, avendo un paio di attrezzi giusti, le varie operazioni sono abbastanza semplici anche per chi, come me, non ha conoscenze avanzate di meccanica (però ho cambiato il carburatore del mio spazzaneve). Infine, mi piaceva che rispetto alla Honda Rebel, ad esempio, questa moto ha un comodo sellino per un passeggero, così più in là magari posso portare le figlie a fare un giro.
Con i suoi 190 chili, la Meteor 350 non è certo un peso piuma, se confrontata ad esempio con un Liberty 150 (124 chili) oppure appunto con l’Honda Rebel 300 (165 chili), che è la sua diretta concorrente. Ma vorrà dire che dovrò fare un po’ più palestra per rinforzare i miei muscoli 😅. Comunque dai primi giri iniziali che ho fatto lo scorso fine settimana, il peso non sembra influire particolarmente sulla manovrabilità. Certo, un’inversione ad U in uno spazio ristretto come me l’hanno fatta fare durante l’esame, potrebbe risultare un po’ complicata per un neofita, con un peso del genere, ma sono certo che con un po’ di pratica, anche quello diventerà più semplice. Intanto al momento faccio qualche giretto per le strade di campagna a respirare un po’ d’aria buona, per prendere dimestichezza. Sperando di poterla usare più spesso per quando esco a sbrigare servizi.
Tu hai qualche consiglio per un beginner come me?
P.S.: il motivo per cui non posso aggiungere il garage alla mia casa virtuale è che mi servirebbe disegnare un nuovo camu che veste i panni da meccanico. Dato che il disegnatore originale non mi risponde, ho provato a chiedere a ChatGPT di darmi una mano, ma il risultato non è stato quello che speravo 🫣.

Commenti
kOoLiNuS ha scritto:
we che bella cosa che mi ero perso stando “in ritardo” con le mie letture. Congratulazioni e buona strada!
PS = il consiglio è di stare sempre attento alla guida, e partire dal presupposto che le auto sono li per buttarti a terra e tu devi evitare di farlo. Quando girerai fuori città, potrai stare più rilassato…
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camu ha scritto:
Grazie, carissimo. Ho già macinato circa 200 chilometri, ma conto di usarla più spesso una volta venduta la casa.
Il consiglio, specialmente con gli automobilisti americani non abituati a vedere molte moto in giro, è particolarmente azzeccato. Al momento vado più per le strade fuori città proprio per quel motivo, ed anche per far pratica con le varie condizioni del manto stradale, curve, discese e via dicendo. Scriverò un post per condividere le sensazioni che avevo dimenticato, da quando non guidavo più un mezzo a due ruote.
Piero_TM_R ha scritto:
Benvenuto nel mondo delle 2 ruote, da figlio di motociclista doc (solo patente A) e da scooterista (lo s non siamo nemmeno parenti, prima che qualcuno lo scriva) che macina circa 14.000/17.000 km all’anno non posso che darti ragione, gli odori e l’aria sul viso sono piacevoli. C’è chi sostiene che solo un motociclista possa capire il gusto del cane per stare con la testa fuori dal finestrino.
Per i tagliandi dipende cosa devi fare, i primi km sono importanti per veder che non vi siano problemi di regolazione e tutto deve assestarsi, poi tieni conto che ormai i motori sono di fatto rodati al banco, quindi hanno meno problemi di un tempo.
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camu ha scritto:
Carissimo, rispondo con immenso ritardo e ti ringrazio per il benvenuto nel club e per i suggerimenti. Io ancora, tra interventi, vendita casa, ecc, ho solo fatto appena 300 chilometri in un paio di mesi, ma conto di recuperare presto, possibilmente prima che la stagione invernale ed il ghiaccio in strada diventino un problema.
Concordo sul paragone con il cane, in effetti 🐶