due chiacchiere

Archivio del mese di agosto 2010

Il blogroll non serve più

Grazie al mio plugin per le statistiche, sono in grado di monitorare i link in uscita (il link porta ad una soluzione simile con Google Analytics che usavo in precedenza): in questo modo posso capire dove cliccano i visitatori quando decidono di andar via. A dirla tutta, posso tracciare esattamente ogni passaggio, dal loro arrivo (e con che parola chiave su Google, se il caso) fino alla partenza. Pur non facendo di mestiere l’ottimizzatore per motori di ricerca (meglio noti come SEO), una cosa salta all’occhio, guardando i risultati: il blogroll nel menu di navigazione è completamente inutile. Un sospetto che avevo già da qualche tempo, e che adesso mi è stato (ri)confermato dalla triste realtà dei numeri. In fondo, diciamocelo chiaramente, quanti si prendono la briga di andare “oltre” la lettura dell’articolo, quando visitano un blog? Leggi il resto di Il blogroll non serve più

La bolletta si paga ad ore

In tempi come quelli che stiamo vivendo negli ultimi anni, con l’economia che stenta a decollare e la busta paga che non ci consente di arrivare alla fine del mese, uno stratagemma che può aiutare chi ha le mani particolarmente “bucate”, è quello di convertire il costo dei beni acquistati in tempo che bisogna lavorare per guadagnare quella cifra. Due etti di prosciutto crudo, circa 4 euro, non sembrano poi così costosi di per sé. Ma se la tua paga è di 10 euro l’ora, dovrai sgobbare per circa mezz’ora per assaggiare le fette prelibate del tuo affettato preferito. Imposte e ritenute varie a parte, s’intende. Allora la domanda diventa: vale la pena spendere mezz’ora della tua vita per qualche fetta di prosciutto? Leggi il resto di La bolletta si paga ad ore

Sempre più verso gli anta

E così anche quest’anno è arrivato il giorno fatidico che non ho mai amato più di tanto: quello del compleanno. Eh già, come i seguaci di vecchia data di questo blog sanno, oggi spengo una candelina in più sulla mia torta virtuale. Mi consola sapere che non sarò il festeggiato in questo sabato di fine agosto, visto che la nipote di mio cognato (la figlia di sua sorella) è nata anche lei oggi e compie un anno. Quindi saranno tutti concentrati su di lei e (per fortuna) si dimenticheranno di me 🙂 In compenso la moglie, come “pre” regalo, ieri sera m’ha ordinato la pizza “alla siciliana”, quella spessa 3 centimetri, che qui è una vera delizia. Erano anni che non la mangiavo ed è stata una sfiziosa sorpresa. Beh, una gustosa consolazione contro il tempo che vola!

I miei rotoli della bontà

In Italia, quando si tratta di fare colazione al bar, puoi scegliere tra un’infinità di paste, dal cannolo siciliano al diplomatico toscano, dal cornetto alla pastafrolla ripiena di marmellata o crema al cioccolato. Qui in America i dolciumi disponibili sono chiaramente diversi, ed in genere sono varianti delle ciambelle tanto amate da Homer Simpson. Il mio preferito in assoluto si chiama Cinnamon Roll (o Cinnamon Bon), una specie di girella d’altri tempi. Per la modica cifra di un dollaro e trenta centesimi, ne mangio uno alla settimana, la mattina prima di prendere l’autobus. Questa ricetta che ti propongo oggi non l’ho mai sperimentata, ma mi ripropongo di farlo al più presto 🙂 Leggi il resto di I miei rotoli della bontà

Grosso guaio a Tophostown

L’amministratore del condominio dov’è situato il mio piccolo appartamento nella rete, Tophost, dovrebbe provare a consultare una buona fattucchiera per vedere se qualcuno gli abbia messo il malocchio o cose del genere. Le ultime settimane sono state un po’ difficili per alcuni dei server di proprietà del provider, specialmente per quanto riguarda il database. Ed è qui che si vede quando dietro le quinte c’è qualcuno in grado di affrontare le situazioni più disastrose con professionalità e competenza. Innanzitutto informando i propri utenti di cosa succede, praticamente in tempo reale: con un sapiente uso dei social media, hanno aperto una pagina su Frienfeed ed una sul loro sito aziendale, dove era possibile leggere lo stato del problema. La loro “unità di crisi”, ancora una volta, s’è dimostrata efficace e reattiva. Leggi il resto di Grosso guaio a Tophostown

Cattive notizie per Firefox

Eh già, anche se il responsabile di Mozilla Italia in un recente video ha detto che i dati sono incoraggianti, pare che Internet Explorer abbia ripreso a rosicchiare quote di mercato alla volpe di fuoco. D’altro canto non è necessario, come dico sempre in questi casi, essere manichei a priori e pensare che qualsiasi programma con il logo Microsoft sia opera del demonio in persona e vada scacciato con i peggiori esorcismi. Non si può negare che la versione 8 del browser di casa Redmond abbia fatto giganti passi avanti, azzerando le varie lacune che lo separavano da Firefox e gli altri concorrenti che via via s’erano affacciati sul mercato. Non si può nascondere che è proprio per merito del programma della Mozilla che gli sviluppatori Microsoft si sono dati una svegliata, aggiornando un codice che sostanzialmente dormiva da quasi quattro anni. Leggi il resto di Cattive notizie per Firefox

La schiavitù del divertimento

Tra i post “a caso” che Google Reader Play mi propone la mattina, l’altro giorno ne è spuntato uno che m’ha fatto riflettere. Un confronto tra 1984 di Orwell e Il Mondo Nuovo di Huxley. Chi ha letto il primo o visto il relativo film, conosce quali siano le paure dell’autore per la nostra società: che un grande Governo imponga il proprio controllo assoluto sulla popolazione censurando le notizie, infliggendo punizioni corporali e spingendo così i cittadini all’obbedienza assoluta. Il Mondo Nuovo non lo conoscevo, ma stando al buon Wikipedia, il libro racconta una storia parallela. In cui il Governo del Mondo rende schiavi i cittadini non per la mancanza di notizie, ma al contrario perché ce ne sono troppe, e quindi il loro valore diminuisce fortemente. Il libro è stato scritto il secolo scorso, eppure pare che la sua profezia si stia avverando proprio ai nostri giorni. Volendo pensare alla guerra in Iraq, quello che dice Huxley è che per “controllare” i terroristi più che carri armati e mine, dovremmo mandare iPhone e televisori.

I documenti a cui non vuoi pensare

In genere, c’è solo una cosa peggiore della morte: pensare al dover morire. Ma a rifletterci bene, forse c’è una cosa ancora peggiore: pianificare la propria morte. O meglio, fare in modo che quando non ci saremo più tutto, chi rimarrà sarà in grado di poter gestire le cose di cui ci occupavamo. Non c’è dubbio che l’intera questione non sia certo tra le più allegre da trattare, e non è evidentemente un frequente argomento di conversazione tra amici. D’altro canto, l’evitare di prepararsi quanto più possibile può essere uno degli errori più grossi della propria vita, che rischia di mettere nei pasticci l’intera famiglia. Capisco che, una volta morto, non te ne possa fregare granché, ma ammetterai che non è bello ragionare così. Ecco allora i documenti a cui dovresti pensare prima di lasciare questo mondo. Leggi il resto di I documenti a cui non vuoi pensare

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