due chiacchiere

Ho cotto la pasta in padella

Forse ricorderai che più o meno un mese fa, avevo proposto un video in cui un cuoco della rivista CHOW mostrava come cuocere la pasta risparmiando acqua e tempo. I lettori si sono subito scagliati contro il metodo osceno, reclamando a gran voce contro gli eccessi di amido e quant’altro. A me è sempre piaciuto sperimentare in prima persona queste cose, ma la moglie aveva categoricamente vietato di sprecare un pacco di pasta in questo modo. L’altra sera, approfittando del fatto che lei fosse in giro per i centri commerciali a comprare gli ultimi regali natalizi, ho deciso di preparare la cena seguendo il metodo del video (sssshhh, non ditelo a Sunshine!).

Per rendere le cose il più verosimili possibili, ho usato un pacco di mezzi rigatoni Barilla, facili da “manovrare” in padella. Devo ammettere di essere rimasto deluso per metà: se il tempo di cottura è stato praticamente lo stesso (circa 10 minuti), consistenza e sapore erano meglio di quanto m’aspettassi. La stessa moglie, a cui non ho detto nulla ovviamente, non ha notato subito la differenza, grazie anche al sugo liquido che avevo preparato per accompagnare i rigatoni. Però si è accorta del trucco quando ha notato che non avevo usato una pentola quella sera, ma solo padella e pentolino del sugo 🙂 Queste donne… sempre attente ai dettagli!

Insomma, alla fine dei conti si risparmia “solo” l’acqua, ma non il tempo, e quell’amido in più che (stando ai miei lettori ben informati) rimane sulla pasta, non è poi così disgustoso come si pensa. Sarebbe curioso far fare la prova a coloro che si sono indignati solo a sentir citare quest’eresia.

Commenti

  1. Fiordicactus ha scritto:

    La pasta cotta così,va bene corta . . . viene chiamata pasta risottata, perchè appunto, come il risotto cuoce e mantiene l’amido! 🙂
    Quando ho iniziato a leggere mi sono chiesta come Sunshine avesse tolto il veto, poi leggendo mi sono fatta una risata . . . approfittare della sua assenza per fare esperimenti! 🙂
    Ciao, Fior

    Risposte al commento di Fiordicactus

    1. camu ha scritto:

      Mi hai aperto un mondo che non conoscevo, citando il “nome scientifico” di questa tecnica. Ne ho trovato una versione con le fave (di cui sono ghiotto) che non vedo l’ora di provare. Tu conosci altre ricette? Grazie, sei mitica!

    2. Trap ha scritto:

      @Fiordicactus: e se metti il sugo nella padella, l’amido si trasferisce al sugo!

      Risposte al commento di Trap

      1. Fiordicactus ha scritto:

        @Trap: Sì, l’amido, incerti casi è utile perchè si lega al sugo e da sì che si appiccichi alla pasta … con certi sughi, e certe paste, andrebbe a finire che il sugo resta sul piatto quando si avvolge o si raccolgie la pasta! 🙂

        Ciao, Fior

        Risposte al commento di Fiordicactus
        1. camu ha scritto:

          @Fiordicactus: concordo. Non a tutti piace il sugo “pastoso”, ma è l’unico modo per farlo attaccare alla pasta. Ed è per questo che in genere io scelgo sempre trafile rugose o rigate.

  2. Fiordicactus ha scritto:

    Io ho imparato a fare cuocere gli spaghetti (o anche la pasta come quella scelta da te) per quasi tutto il tempo nella solita quantità d’acqua, preparo il sugo (di solito di pesce o molluschi vari, ma può essere anche il semplice “ajio, ojo e saittì”)in una padella larga. Quando mancano circa 5 minuti alla cottura ottimale (ognuno conosce i suoi commensali) si passa la pasta scolata con il “caciamaccheroni” o simili nella pentola del sugo, accompagnata da un paio di mestolini di acqua di cottura . . . e si finisce di cuocere, finchè l’acqua di cottura si è quasi asciugata! 🙂
    Più tempo a scriverlo che a farlo! :-)))
    Mi informo dalla FigliaGrande, Chef diplomata, per altre ricette! Poi ti dico! 🙂

    Ciao, Fior

  3. annamaria ha scritto:

    buona sera …Io in verità cucino sempre in una sola pentola (quella con il condimento) allungando ma non troppo con acqua calda, e tutti i tipi di pasta da quella lunga a quella corta. La mia domanda è…..questo amido farà male alla salute?

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