Sto leggendo in questi giorni una raccolta di brevi storie di Edgar Allan Poe. Piccoli racconti dell’orrore, disponibili in formato elettronico e scaricabili gratuitamente da Internet. Uno di questi si intitola, appunto, Il cuore rivelatore: la confessione di un uomo che uccide il suo padrone, per il semplice fatto che non sopporta il suo sguardo “maledetto”, come lui stesso lo definisce. Dopo aver finito La ragazza delle Arance di di Jostein Gaarder, un ritorno alla lettura dei classici mi ci voleva proprio. Ho già in programma, finita la raccolta, di trovare Il fu Mattia Pascal e gli altri che tu e gli altri lettori in passato mi avete suggerito, tramite il mio diario. Un modo come un altro per rimanere attaccato alla cultura italiana che, com’è ovvio che sia, si apprezza molto di più stando all’estero. Qui non si sente più l’influenza della spazzatura televisiva italiana, delle veline e delle tette al vento. Ci si può concentrare sulle cose veramente importanti che il nostro Belpaese ha saputo produrre.