due chiacchiere

Iltuohosting perde il pelo ma non il vizio

L’anno scorso di questi tempi si consumava su queste pagine una piccola “tragedia” informatica, scaturita dal mio addio al servizio IlTuoHosting, che stavo testando nell’ambito di un esperimento di distribuzione delle richieste e bilanciamento del carico, per velocizzare ulteriormente i tempi di caricamento delle pagine del mio blog. In pratica da un giorno all’altro mi ritrovai l’account chiuso, senza aver ricevuto neppure un avvertimento che stessi infrangendo una minuscola (e poco chiara) clausoletta dei termini del servizio, e darmi quindi la possibilità di rimediare. Le cose, per farla breve, si riscaldarono in fretta ed il signor Vincenzo Tarantino (trentenne titolare dell’azienda) non perse un secondo a mandarmi minacce di querele, a mettere in campo presunti “attacchi” informatici al mio blog, ed a diffidare Tophost dall’avermi come cliente. Dispiegarono persino un manipolo di utenti fantoccio, che magicamente accorsero a lasciare commenti sul mio blog spacciandosi per sedicenti sistemisti, e lodando le qualità del servizio. Ma non ci volle molto a smascherarli, anche grazie all’aiuto del mio plugin per le statistiche 😉

Alla fine fu il mio legale a mettere in chiaro la questione, con un messaggio dettagliato e puntuale, di cui riporto un passaggio:

Avrebbero dovuto contattarti, contestarti la violazione di una loro clausola e invitarti a rimuovere quei dati dai loro server. Solo tu potevi rimuoverli e mi sembra di capire che il modo di contattarti non mancasse ma hanno preferito non farlo. Così mi sembra anche di capire che hanno agito in maniera sproporzionata, arrecandoti addirittura un danno invece di cercare quel contatto diretto col proprio cliente che sarebbe stato preferibile?

E di rimborso di quanto speso nell’acquisto dei loro servizi non goduti non si è più parlato? L’aver aderito ad una promozione non può significare che il cliente perda i propri diritti e nemmeno che una qualsiasi società possa comportarsi con i clienti come se si azzerasse di colpo il contraddittorio, come se vi fosse una trasparenza tale da intravedere solo il borsello e non più l’altra persona. L’educazione e le buone pratiche commerciali sono un valore anche online. Curioso. Curioso davvero.

Commenti

  1. trapanator ha scritto:

    Potresti andare a protestare direttamente in Delaware, andando a Washington, “tanto amata da Katia” 😀

    Risposte al commento di trapanator

    1. camu ha scritto:

      @trapanator: in effetti ho visto l’indirizzo in Delaware su Google Street View, e risultano solo capannoni e camion, nessuna traccia di uffici 🙂

  2. Caigo ha scritto:

    Vai di zoom! Magari tra capannoni e camion trovi pure un camper con la scritta “Hosting” sulla fiancata! 😛

    Risposte al commento di Caigo

    1. camu ha scritto:

      @Caigo: e sull’altra fiancata “Arance fresche” 🙂

      Risposte al commento di camu

      1. Caigo ha scritto:

        @camu: Buone! Sarebbe pure meglio! 😀

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