due chiacchiere

La stessa iniziale

Spulciando con il mio fedele lettore RSS tra i vari blog, ho visto diffondersi in queste settimane la moda del fincipit: si prende l’incipit di un libro, e lo si conclude, subito. Il grado zero della letteratura, lo zen dello scrivere. Così l’hanno definito alcuni dei partecipanti a questa gara. Personalmente, come nella migliore tradizione dei giochi di carte, non solo “vedo” ma rilancio con una nuova sfida: l’ho battezzata consofrase (ovvero tautogramma, come suggerisce correttamente Stark). Scrivere la frase più lunga che abbia tutte le parole che iniziano con la stessa consonante, ed ovviamente che significhi qualcosa.

La mia consofrase è una delle più famose nell’ambiente, rielaborata da me per l’occasione, in modo da renderla più lunga:

Prima pensa poi parla perché pensando poco puoi procurarti problemi, patimenti, perenne pentimento

variante

Prima pensa poi parla perché parole poco pensate portano pentimento, perciò porta più pazienza per poter possedere perpetua pace

Invece per quanto riguarda il fincipit, ho deciso di prendere spunto da uno dei libri che storicamente ho amato di più: Nutella Nutellae di Riccardo Cassini. Un testo di cui non si ha più traccia neppure su Wikipedia o altri autorevoli siti bibliotecari. Ed il cui inizio faceva più o meno così:

Nutella omnia divisa est in in partes tres:
Unum: Nutella in vaschetta plasticae
Duum: Nutella in vitreis bicchieribus custodita
Treum: Nutella in magno barattolo (magno barattolo sì,
sed melius est si magno Nutella in barattolo).

Ok, quando hai finito di tradurre la versione per il compito di domani, mi passi un po’ di pane e Nutella?

Commenti

  1. TheFullMoon
    ha scritto:

    partecipo al gioco con questo:

    Solamente sapendo salire scale sappiamo scendere senza saltellare stupidamente, sappiate salirle senza soffrire, scalino scalino, senza strapazzarsi, senza sforzi sovrumani, solo sbuffando!

    🙂

  2. stark
    ha scritto:

    Il giochino che proponi esiste da un bel po’ e si chiama Tautogramma. Trovo molto divertente farlo con un plot stabilito (proverbi, favole, romanzi), piuttosto che lanciarsi in un discorso libero che potrebbe andar avanti all’infinito.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Tautogramma

    saluti 🙂

  3. L'elefante e la luna
    ha scritto:

    Ricordare rende romantici,
    rimuginando rimorsi
    ricrei reiette rimembranze.
    Rimuovi ricordi, ridi, ridi,
    ridendo ringiovanirai.

    (con la ‘erre’ l’è un po’ dura, eh!)

    Viva te!

  4. camu
    ha scritto:

    Ciao stark, grazie per la precisazione che ho aggiunto al testo introduttivo qui sopra. Ricordo quand’ero all’università, si trattava di un gioco assai diffuso tra i geek del gruppo. In effetti non è una mia idea innovativa, il “nuovo” nel mio intervento è in riferimento al fincipit. Anche l’idea di restringere il tema è interessante, ma prima lascerei libertà a tutti… sotto Natale siamo tutti più buoni, no? Anzi, un grazie ai primi due concorrenti eh eh.

  5. ArimaneBis
    ha scritto:

    Quelle che dici consofrasi – tautogrammi, come giustamente dice Stark – sono un ben noto gioco di sperimentazione linguistico-letteraria, speculare ai difficilissimi lipogrammi (componimenti scritti senza usare una lettera).
    Qui degli esempi http://www.amicigg.it/tautogrammi/tautogrammi.php

    Te ne propongo uno tradizionale, in siciliano stretto, con traduzione; è anche un impronunciabile scioglilingua:

    Sasà si susi’ sei; su’ sei, sa si si susiu Sasà; si Sasà si susi’ sei, si susiu

    (Rosario si alza alle sei; sono le sei, chissà se Rosario si è [già] alzato; se Rosario si alza alle sei, si è [già] alzato).

    e, ancora, uno mio, in versi:

    Verso vaghe, velate, vaste valli
    volgo vista, voglia, versi, vita;
    violento, vibrando vorticoso viene
    vento veloce, violando volti, visi, vene.

  6. Gigi Massi
    ha scritto:

    certe canzoni ci cambiano, certi cantanti ci crucciano

    fa un po’ pena, non mi veniva altro (cavoli se è difficile la consofrase!)

  7. Pecchia
    ha scritto:

    Persino Poppea poppona porta Pompea per pere piuttosto potenti porterebbe più Patrizi, più Plebei,
    più popoli peloponnesici per prostrarsi, pur prostituendosi peraltro pure proni, perdenti perchè
    Pecchia Pecchiarello principe proletario padrino pazzo per padre Pela Piero (Pepi), particolare
    pensionato poco peloso pattinatore piemontese pettinato poco poco, perfida prole per Pela Pasquale.
    Poveri perdenti pattuendo patti (Pe più Patto più Pago più Patti) preludete perdite pesanti:
    Pela, pelide pennuto pappa penne piccanti, pensa prova prosa parla per punirvi!
    Pulci pezzenti provateci pure! poi però? Pascolerete pedanti poche pecore per pagare pegni,
    pescherete pochi piccoli pesci per pranzare, partorirete piccoli pittoreschi puffi punciuti,
    punterete paste pietose, produrrete presepi pessimi, pipperete pappe per poppanti, pregherete per pietà!
    Provate pure pippaioli pingui perchè poi Pecchiume procederà perpetuo, perenne..

    Pecchia, piede putrido peloso piuttosto puzzolente, preme per prosare poesia pippate;
    pur piovendo pioggia pesante passo per Prato pratosa provincialotta per provarci;
    passeggio per Pompei per pilotare Porsche, Punto, Piaggio, Peugeot, Primera, Panda, Prelude;
    palleggio piccoli palloncini puntinati per prendere posti (panchina) prestigiosi;
    pesco pesche primaverili polacche per Peschiera, patria particolarmente padana;
    provo preziosi Ponch, Pinot, Pill, Prosecchi per pisciare pìpì (plin plin…)
    provo pur pagando polenta, pasta, pizza, patatine, peperoncino piccante, purè pepata (per pettare)
    piselli, pane, provolone, parmigiana, pomodori pelati, piccoli pasticcini poi…pòpò piuttosto puzzolente!

    Petali per pagode, pinne per pantofole, Panthoen per Pengagono, Piazza Padova per Piazza Partigiani;
    pacchi postali per panni, punti per pestini, prosciutti per polli, pelli per pellami;
    papponi per puttane (preferisci prostitute), preservativi per profilattici, periferiche per Pc;
    pittbul per piccioni, pantaloni per pigiami, pentole per padelle;
    Penny per Pastarito, pizzaioli per portinai, parolieri per piloti;
    Pippo per Pluto, Paperino per Paperone, Paperina per Paperoga, Paperinik per Pippicalzelunghe;
    primule per papaveri, papà per Papa, Pupo per Pupa, Platone per Poseidone;
    peli per pube, prima per poi, potente per poco;
    proci per porci, pali per poli, padri per paesi…

    Possiedo pene pelato per provocare, pelle pelosa per prudere
    proferisco perfette parole per prestigiatori parmigiani
    parlo presto, parlo principalmente princìpi piemontesi particolarmente persuadenti!
    Potrei persino provocare pesantemente Pago pagano (poichè Pagani),
    pagante profumato, preciso, pettinatissimo, permaloso…
    Patto pettinato poco potrebbe probabilmente perfezionarsi.
    Pecchia, peste pasticciona, prenderebbe permessi per pronunciarsi pesantemente!

    Poeti poveri, perdenti pistolini/pistoline, pulci piccolissime!
    Penichella per Pela perfido paroliere posato potente.
    Prrrrrrrrrrr per: Peri, Pago, Patto piuttosto puniti…

    Piccola petulante Pe prova pure per Pasqua prossima (prova Posta Pay per Pai),
    perchè Pecchia piccolo perfido programmatore pc persiste…Poopopopopopopoò Poopopopopopopoò

  8. camu
    ha scritto:

    Accidenti, i miei complimenti al pecchia… questa credo le superi tutte!

  9. giuggiola
    ha scritto:

    Pecchia povera piccola pulce puzzolente pondera pazientemente parole porche per parlare più presuntuosamente, però purtroppo, perde pelo patendo pene pietose.
    Può, prendendo pillole portentose, paragonare paradossalmente Peri piuttosto pesantemente pestando pane pastoso prestando pappa per pappagalli piumosi.
    Pago però palleggia portando palle parlanti più possibilmente piccole per pestare Patto, povero pretenzioso perdente pigliolo permalo, piegato purtroppo per piccole parti preziose.
    Pistola potente per pulcini, Pecchia, prova, pur pensandosi perdente, possedendo playstation, pane, pizza, penne, patate, pecore, primeggiare pavoneggiando particolari punte poliedriche, portando pazzia, panna, pinne, pesce, piume, pece, pinte, pappette paccate.
    Patti pretende pure pene pronunciato, petto peloso, piede puzzolente, per possedere Patto, passandoselo prepotentemente prima, poi, perennemente.
    Porca puttana, parlò Peri, perchè pur pomiciando potrei partire per porti? Portos, porta piccole perette pungenti presso Patto, potrebbe prenderne parte possentemente posizionando penetranti polli puliti per pulire pavimenti pietosi; piastrelle pesanti posate perpendicolarmente possono portare persone, pulci, putrelle piegate per procacciare piaghe puzzolenti, pus, prugne, pere, purghe, pout pourri.
    Piccolo Pecchia, prete, prelato, pastore, pretore, prefetto, pasticciere, papa predetto…prepara paste pasticciate, pelati, passate piccanti pepate, peperonate però pensa potenti pippate pregiate purchè prudentemete pirotecniche.
    Peri, piede possente, porta potenti pesi pesanti per partecipare primeggiando penalizzando Pecchia, povero perdente..pimperepettenusapimperepettepa

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